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Attualmente è sera, mi trovo nel letto insieme a Jimin, mi sta baciando da più di 10 minuti. Ho pensato tutto il giorno ad Ernesto, nella speranza che stanotte apparga per fare un altro piccolo patto.

Se vuole altri anni di vita, può prendersi quelli che vuole, gli umani vivono più dei gatti no?
Tant'è che si dice che i gatti hanno sette vite, ma per me dovrebbe essere tutto cambiato.

Jimin- Sei pensierosa....

Mi dice fermando i baci, e guardandomi sul viso per poi accarezzarmi una guancia.

Tu- Non lo sono, sto pregando che quel gatto apparga stanotte...

Jimin sorride.

Jimin- Anche se non dovesse apparire non importa, mi basta che qui ci sia tu.

Arrossisco alle sue parole, mentre la sua mano accarezza lentamente la mia pelle nuda. Già ormai siamo abituati a dormire nudi, quando arriva la sera i nostri vestiti non esistono più, e non mi dispiace.

Mi accarezza il petto, poi scende giù sulla pancia dove fa diversi giri con le dita, e infine traccia una linea immaginazia dal fianco al fianco, facendomi sospirare.

Tu- Che aspetti a farlo?

Jimin- Impaziente, stasera.

Tu- Sei tu che mi fai perdere la testa.

Ghigna, prima di far scivolare la sua mano in mezzo alle mie gambe, iniziando a strusciare le dita sulla mia piccola fichetta, già pregna dei miei stessi umori. Lui sorride sentendomi in questo stato, e massaggia lentamente il mio clitoride.

Jimin- Sei così bagnata per me?

Mugolo, iniziando a sentire il bisogno che vada più veloce. Lui sospira sul mio collo per poi lasciarci un bacio bagnato, mentre con le sue abili dita affonda dentro di me, facendomi fare un suono strozzato.

Tu- T-ti v-voglio...

Jimin- Mi avrai, per sempre.

La sua promessa mi rimbomba nelle orecchie, mentre lui scivola tra le mie gambe, e si prepara ad entrare, ma prima si china su di me con il viso e strofina il naso con il mio, e poi mi bacia mentre con il suo membro affonda lentamente dentro di me, riempiendomi quasi del tutto.

Quanto lo amo.

Jimin- C-ci pensi, è qu-quasi un anno c-che st-stiamo in-insieme...

Dice portando la sua fronte alla mia, e guardandomi negli occhi, sognanti.

Tu- E t-tu c-che a-avevi p-pa-paur-ah...

Stringo le mie gambe attorno ai suoi fianchi, mentre con le mani sgraffio la sua schiena, mentre lui mi morde il collo, mi bacia fortemente le labbra e affonda sempre più velocemente in me.

Nel momento in cui arrivo al culmine, Jimin non si ferma, mi gira a pancia in giù, e affonda sempre di più, cercando di venire anche lui. Lo lascio fare, poiché sono sfinita di muovermi, ma urlo di piacere, stringendomi attorno a lui fino a farlo sgusciare via da dentro di me.

Ed è allora che, mi accorgo che Jimin non ha usato il preservativo. Rimango immobile, con la testa spiaccicata sul cuscino, con le lacrime agli occhi e il fiato corto. Lui se ne rimane lì a osservarmi, con occhi pieni d'amore.

Jimin- Scusami, ti ho fatto male?

Si stende accanto a me e mi prende il volto tra le mani, asciugandomi le lacrime.

Tu- Va tutto bene, Jimin.

Porto la mia mano sulla sua guancia e gli accarezzo lo zigomo con il pollice.
Tante volte ho pensato come sarebbe stato avere dei gattini con Jimin, e non mi sarebbe dispiaciuto per niente...è un sogno nel cassetto che vorrò far uscire quando sarà il caso, e per ora meglio di no.

Jimin si guarda intorno, cercando qualcosa che non so, lo guardo incuriosita e divertita dal suo faccino.

Tu- Che c'è?

Jimin- N-non ho utilizzato il preservativo?!

Dice allarmato.

Si alza dal letto velocemente, mostrando il suo corpo perfetto tutto teso. Mi alzo anche io, avvicinandomi a lui, che attualmente è in procinto di strapparsi i capelli.

Jimin- Che coglione... Scusami, Micetta.

Tu- Jimin...

Jimin- Sono sempre cauto su queste cose!

Si porta una mano sul volto.

Tu- Jimin.

Jimin- Dovrei avere la pillola, vado a controllare.

Lo afferrò per il polso, e lo giro verso di me, gli prendo il volto tra le mani e lo faccio concentrare sulle mie parole.

Tu- Jimin, calmati. Può succedere, non è la fine del mondo. Respira e vai a prendere ciò che mi serve.

Jimin si addolcisce e chiude gli occhi per poi respirare.

Jimin- Okay, aspettami qui.

Lo lascio andare, intanto mi rimetto sotto le coperte.
Dopo poco ritorna con un bicchiere e una piccola pillola, me le porge e aspetta che la prenda.

Tu- Jimin.

Dico alzando lo sguardo dalle mie mani, contenenti il bicchiere e la pillola.

Jimin- Dimmi, Micetta.

Tu- Se un giorno rimanessi incinta, saresti felice?

Rimane un po spiazzata da questa domanda improvvisa e così importante, poi però si intenerisce, mi prende il volto e mi da un piccolo bacio sulle labbra.

Jimin- Assolutamente! Ne sarei più che felice. Ma adesso non mi sembra il caso, mh?

Annuisco, per poi prendere la pillola.
La butto giù, consapevole che quel piccolo vermicelli che si era intrufolato dentro di me, probabilmente sarebbe potuto essere il mio piccolo micetto, sangue del mio sangue. Perciò butto giù una lacrima.

Jimin- Hey...

Mi porta tra le sue braccia e mi coccola.

Jimin- Prometto che avremo dei bambini, te lo prometto.

Mi bacia la fronte, e infine si sdraia con me, portandomi il più stretta possibile a sé.

Jimin- Ti amo, Micetta.

Tu- Ti amo anch'io, Jimin.

<I purple you.>

sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴOnde as histórias ganham vida. Descobre agora