Capitolo 1

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GAARA POV
sono appena sceso dal mio taxi e sto varcando la soglia di quello che sarà la mia nuova "casa" nonché scuola.
Vedo una signorina seduta in una scrivania rivolta verso l'entrata e così deduco sia una segretaria scolastica.
Mi sporgo da lei e con la mia solita apatia chiedo le informazioni sulla mia stanza in cui alloggerò e sull'orario scolastico.
Scopro con grande disgrazia di essere in stanza con un altra persona anche se avevo chiesto esplicitamente di avere una stanza di dormitorio singola, al che mi innervosisco richiedendo più volte di controllare bene l'elenco delle stanze poiché non ho voglia di scocciature. Quando stavo per perdere la pazienza la segretaria mi lascia di stucco riferendomi che il compagno di stanza che avrei era stato spostato proprio oggi perché continuava a litigarsi con il suo vecchio coinquilino, al che stanco e stufo decido di lasciar perdere e parlare con la preside l'indomani prima delle lezioni. Nel corridoio mi scontrai con un ragazzo dagli occhi celesti incappucciato che con poca grazia mi fece cadere lo zaino che portavo in spalla. Quando si rese conto dell'accaduto mi fissò con una faccia pensierosa al che io decisi di sprecare una piccola parte del mio fiato "guarda dove metti i piedi là prossima volta" solo in quel momento mi accorsi che il ragazzo aveva raccolto il mio zaino porgendomelo, mi resi conto che stesse piangendo. Frettolosamente mi lascio la cartella e con un filo di voce disse "scusa so solo creare danni" e poi si diresse nella mia opposta direzione a passo svelto quasi correndo. Mi chiesi tra me stesso se quello che vidi poco prima fosse vero, ma scosta i miei pensieri da quelle pozze celo da cui sembrava cadere della pioggia. Mi voltai per poi dirigermi nella mia stanza dove trovai un letto disfatto con dei vestiti appallottolati sopra. Dando una prima inquadrata alla stanza mi resi conto che la parte destinata a i miei effetti personali era sulla destra, così svuotati le mie valige nell'armadio vuoto e accanto disposi il materiale scolastico e le mie cianfrusaglie tra i cassetti e i ripiani della scrivania vacante posizionata sempre sulla destra della stanza. Dopodiché mi buttai sul lettino che era difronte a me ed un po' più distante dalla parte sinistra della stanza che era occupata anch'essa, in modo specchiato, da un letto, una scrivania e un armadio. Dopo aver osservato lo spazio circostante bevvi un bicchiere d'acqua dalla cucina che si trovava accanto all'entrata della stanza, dopodiché chiamai velocemente Temari e Kankuro avvisandoli del mio arrivo e della seccatura di avere nella mia stessa stanza un coinquilino. Dopo 4 chiacchiere al telefono mi feci una doccia e dopo essermi messo il pigiama, composti da una maglietta grigia e una tuta blu, mi posizionai nel mio letto in cui mi addormentai subito per la stanchezza del viaggio avuto in precedenza.

NARUTO POV
Stavo correndo in corridoio con le lacrime agli occhi quando mi scontrai contro qualcuno. Era un ragazzo che non avevo mai visto, ovviamente come sempre combinai danni e così porsi lo zaino che avevo fatto cadere a codesta persona per poi correre via farfugliando qualcosa pur di non far vedere le mie lacrime, così decisi a fare 2 passi prima dell'orario di chiusura dei cancelli, essendo giovedì vengono chiusi verso le 9, mentre nel weekend vengono chiusi a mezzanotte. la mia testa aveva bisogno di aria dopa l'accaduto di prima. Quella stessa mattina venni chiamato da un ospedale estero che mi informo della morte di mio zio jiraya, a quanto pare aveva deciso di tenermi nascosto il fatto che lui avesse il Cancro. Lui era l'unica persona che ormai mi era rimasta, era l'unica persona che dopo i miei genitori mi aveva insegnato i valori della vita, mi aveva insegnato a non demordere a tenere i denti stretti ed andare avanti perché la felicità era dietro l'angolo, mi aveva aiutato con i miei periodi più brutti e con le mia disperazione. Se ne era andato via, quella grigia mattina lui non mi aveva telefonato per sapere come stessi, quella mattina al telefono senti il suono di una voce sconosciuta, mio zio se ne era andato lasciandomi solo. Passai tutto il pomeriggio a piangere sul mio letto mi tagliai per soffocare nel dolore che mi circondava, mi ero ripromesso di non farlo più, ma era troppo forte. In quello stesso pomeriggio venni informato che la mia Stanza sarebbe dovuta essere destinata ad un ragazzo nuovo ma che purtroppo io essendo di discordia con il mio vecchio compagno mi dovettero per forza assegnare in quella stanza poiché nessuna stanza rea disponibile, poi ci fu quel piccolo scontro in corridoio, mi chiedo chi fosse quel ragazzo. Dai capelli rossi, mi sembrava di vedere i miei occhi rispecchaiti nei suoi, in quel piccolo istante in qui lo vidi pensai a quanto il suo sguardo fosse simile al mio qualche tempo fa... Dopo la mia passeggiata, per liberare la mia mente da questi eventi, tornai in dormitorio dove decisi di fermarmi alle macchinette e prendere una soda da consumare lì davanti in modo tale che i corridoi si svuotassero dal rientro nelle camere degli altri alunni. Dopo 10 minuti in cui stessi al telefono a parlare con Shikamaru e Kiba, i miei migliori amici , tronai in stanza dove con mia sorpresa trovai il ragazzo del corridoio che dormiva, al che senza tanto stupore, capì che fosse il mio nuovo compagno di stanza, facendo mente locale sui bagagli che portava nella lunga anticamera, decisi di fare una doccia e coricarmi anche io esausto, sapendo che l''indomani non sarei partecipato a lezione avendo già richiesto un permesso di un giorno di assenza per lutto alla preside. Abbracciati il mio cuscino è mi posizionai sotto il piumone diventando una vera palla di coperte.

Hey hey hey, questo è il primo capitolo. È la prima storia che scrivo quindi perdonate gli eventuali errori e discromie. Se riesco metterò una piccola foto della stanza in questo o nel prossimo capitolo.

Ho bisogno di te (narugaa/gaanaru)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora