Capitolo 3

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GAARA POV
Aprendo la porta rimasi un po' di stucco, credo quasi di essere arrossito. Osservando meglio mi resi conto che quel Naruto di cui parlava Tsunade era proprio il ragazzo dagli occhi col cielo ricoperti di lacrime con cui mi ero scontrato. Abbassando lo sguardo in modo imbarazzato mi resi conto dei numerosi tagli che si ritrovava sulla braccia rimasi lì per quasi 8 secondo per poi venire svegliato dal mio stato di trans. Davanti a me avevo un dio greco coperto da un asciugamano legata in vita e una sulle spalle che lasciava intravedere una folta chioma bionda. Preso dal panico gli abbassai la testa andai a posare le cose sulla scrivania e dissi
"mettiti qualcosa di sopra perfavore"
Lui confuso e stupito dopo qualche istante rispose con un affermativo "si, scusa"
Dopodiché decisi di prendere il mio telefono e buttarmi sul mio letto.
Udì la porta del bagno aprirsi per poi sentire un tonfo sul letto vicino al mio. Poi la persona in questione si giro a pancia su per sospirare in modo rumoroso come se si stesse preparando psicologicamente nel avere un dialogo con me.
"sono Naruto Uzumaki, scusami per gli imprevisti che sono capitati in questi Lassi di tempo, non ci siamo presentai prima ma spero di poter andare d'accordo con te mi abri una persona davvero interessante" al che deciso e invaghito dai suo sguardo quasi ipnotico di presentarmi.
"mi chiamo Gaara No Sabaku, spero di non farmi odiare" mi maledissi per le mie ultime parole e mi girai verso il volto un po' stupito del mio coinquilino. Come risposta ricevetti un sorriso a 32 denti e una "non ti preoccupare, non mi piace litigare con gli altri poi mi sembri una persona tranquilla".
Quel sorriso, quel maledettissimo sorriso mi ha completamente fottuto, mi sentivo in un altro mondo, mi sentivo diverso, come su una nuvola. Dopo quei secondi interminabili il biondino guardo l'ora e riaprendo bocca disse
"ti va di fare un giro per la scuola così ti ambienti un poco? magari andiamo anche fare la spesa perché ho mangiato l'ultima cosa commestibile della nostra dispensa, ho bisogno del mio ramen" al che ridacchiai e risposi "oke".
Quel ragazzo era capace di sotterrare il mio umore nero con un semplice sorrioso, mi sentivo spaesato ma allo stesso tempo leggero, non ho mai provato questo ma mi piace sentirmi così. Fu questo quello che pesai mentre indossavo le mie scarpe per dirigermi alla destra del mio compagno di stanza

TIME SKIP (AL SUPERMERCATO)

"come hai potuto vedere la nostra scuola non è difficile da memorizzare e poi se dovessi avere bisogno puoi chiedere tranquillamente a me " disse il biondino al rosso mentre metteva nel carrello delle confezioni di ramen istantaneo come se l'unica cosa commestibile in quel market. Al che il rossiccio chiese "che cosa sei ramen vivente? " e ricevette come risposta una risata sonora accompagnato da un movimento di testa che intendeva un si. Qualche metro più avanti Gaara vide la cosa che stava cercando da tutti i reparti e con uno scatto furtivo allungò la mano e prese ben 5 barrette di cioccolato, naruto vedendolo si mise a ridere e ricevette una risposta ancora più buffa dal rosso che con un piccolo broncio disse "non c'è nulla da ridere la Cioccolata e buona" al che Naruto alzo le mani e rise ancora più sonoramente.
Mentre camminavano tra i reparti e gli scaffali si porgevano qualche domanda stupida per rompere il silenzio e piano piano il carrello si riempiva di schifezze roba surgelata qualcosa di commestibile e potenzialmente salutare e ramen istantaneo che a quanto pare anche a Gaara piaceva molto. Prima di arrivare alla cassa cassa Naruto domando al compagno di stanza se gli andasse di vedere un film dato che la mattina era stata montata l'antenna della TV fornita dalla scuola agli studenti per svagarsi nel fine settimana, al che il rossiccio annuì con un piccolo ghigno di interesse.
Tornati nella stanza di dormitorio decisero di preparare una cena che era ovviamente qualcosa di semplice e istantaneo(spoiler: ramen), e con un po' di storie da parte di Gaara, unirono i due letti separati da quel metro di distanza e mangiarono con un film proiettato nella TV, era attaccata ad un braccio meccanico che permetteva di poter essere spostata sia verso il tavolo che verso i letti per avere una visione in tutta la stanza.
Gara si sentiva a suo agio come Naruto d'altronde, tanto che rimasero svegli tutta la sera a parlare del più e del meno mentre diversi film noiosi scorrevano sulla TV che ancora non aveva il dannatissimo abbonamento Netflix fargli scegliere qualcosa di discutibile. Ad un tratto il rosso fece una domanda scomoda biondi gli chiese della sua famiglia, Naruto sbianco deglutendo rispose "sono rimasto orfano all'età di circa 8 anni e mio zio che aveva la mia custodia cautelare e morto ieri, tu?" mentre lo diceva Naruto cercava di trattenere le lacrime e sembrare neutrale inutilmente perché il suo viso si stava già rigando dalle goccie salate , mentre gara con molta timidezza e ripentimento per la domanda rispose con una introduzione della sua situazione familiare e del rapporto tra lui e il padre. Naruto preso dalle emozioni che in quel momento presero il sopravvento lo abbraccio istintivamente e lo rassicuro sussurrando che prima o poi la sofferenza per quanto forte fosse sarebbe svanita con qualcosa che avrebbe stravolto la sua vita. Il rosso si trovava spogliato dalla sua corazza, si sentiva vulnerabile ma dentro quelle braccia sapeva di poterlo essere tanto che inizio a piangere stringendo forte la persona che era riuscito a fare tutto ciò alle sue emozioni. Rimasero abbracciati senza sapere il perché ne il come si sentissero così tanto accomunati, ed esausti si addormentarono tra le lacrime e le rassicurazioni senza neanche rendersene conto ...

HEY HEY HEY GENTE. COME GIÀ HO DETTO E LA. MIA. PRIMA STORIA E STO CERCANDO DI FARE IL MIO MEGLIO. QUESTO CAPITOLO NON MI CONVINCE MOLTISSIMO MA HA IL SUO PERCHÉ. SPERO VI POSSA PIACERE.

Ho bisogno di te (narugaa/gaanaru)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang