Capitolo 19

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Era passata un'altra settimana. Gaara ormai aveva smesso di disservare lacrime, aveva riacquistato il suo comportamento scontroso e si ritrovava spesso a non mangiare nulla, la verità è che gli mancava ma allo stesso tempo gli faceva male il cuore a vederlo.
Naruto lui era disperato oramai viveva nella stanza di kiba dove ogni sera si ritrovava a piangere dentro il bagno. Il rosso si era ritrovato a dormire spesso nella stanza di Nagato che faceva gruppo con il fratello di Sasuke. Spesso parlavano del più e del meno ma quel ragazzo dagli occhi quasi lilla non era spesso nella stanza infatti gli aveva dato le chiavi a Gaara in modo tale che potesse andarci quando voleva. Vivevano in mondo separati in mezzo la rimorso, a entrambi mancava ogni piccolo gesto, tutto.

NARUTO POV

Ogni volta che entravo in quella dannata stanza mi saliva ansia, come un coglione mi ero fatto scappare la cosa più bella che mi fosse capitata in vita mia, Sasuke quel pomeriggio mi aveva confessato il fatto che gli piacevo, non mi aveva dato neanache il tempo di rispondere mi aveva spinto contro la parete della classe e mi aveva baciato, non sapevo come reagire, Sasuke io lo vedevo solo come amico e in quel momento lui aveva preso a calci la mia idea. Poi arrivò lui, la cosa più bella che il mondo mi ha portato via, ci ha visti e io non sono stato capace di dire molto. Dopo quel giorno non parlammo poi e  Sasuke si arrese alla situazione, io non lo amavo, tornammo come prima ma io stavo male, mi sentivo vuoto, avevo preso a tagliarmi di nuovo, avevo iniziato  a bere volevo dimenticare senza farlo realmente. Volevo in qualche modo spiegargli il come fosse andato realmente tutto e magari poi lasciarlo andare. Pensai solo questo per una settimana.

Andai a chiedere in giro dove potesse trovarsi e con fatica seppi che stava in una delle stanze del gruppo di itachi. Andai subito nella sua stanza dove il corvino mi fece sedere e mi disse "so quando sua difficile per te, mio fratello non si è capacità to dei suoi sentimenti ma se ora io ti dicessi dove e Gaara, tu mi devi promettere che non lo costringerà ad ascoltarti, per quello che ho visto è un ragazzo fragilissimo, io ti conosco naruto e so che lo ami ma i sentimenti sono cose delicate" annui e mi venne detto che si trovava nella stanza di Nagato con cui spesso parlavo.
Ero davanti a quella porta, mi trovavo lì a pensare cosa dire per poi inconsapevolmente bussare.
Mi trovai davanti lui con uno sguardo gelido, appena mi vide disse "cosa vuoi?" "parlare, voglio solo parlare" mi guardo male e poi mi fece entrare.
"sbrigati ho da fare"
Presi coraggio e iniziai a parlare
"sono un coglione, ma voglio lo stesso spiegarti tutto, quel giorno Sasuke mi aveva chiesto di parlare mi voleva confessare i suoi sentimenti e senza pensare mi ha baciato, io non sapevo come comportarmi, avevo paura di ferire il mio migliore amico dicendogli che io amo solo e unicamente te come persona . Poi sei arrivato, non sapevo più cosa fare ero in panico e credimi io non ti merito. Non ti sto chiedendo di credermi o di tornare con me, puoi odiarmi, devi odiarmi perché porto solo merda ma per favore non ti isolare, hai conosciuto tante persone e sono tutti preoccupati per te. Sono una merda ti ho fatto passare cose orribili quindi io adesso vado. Perf avore tu resta. "
Non lo feci fiatare e prima di uscire dalla porta gli lancia le chiavi della stanza " sono le tue chiavi "
furono le ultime parole e poi uscì dalla sua vita perdendolo

Passarono 1, 2, 3 settimane persero il conto entrambi  forse era anche un mese.
Si evitavano o nei corridoi e a mensa stavano nei lati opposti, senza toccare cibo, dormivano in stanze diverse perchè quel letto era troppo carico di ricordi per poterci dormire, quella stanza ormai era solo un deposito di vestiti. Qualsiasi cosa emanava pensieri.

Poi arrivo quel giorno. Naruto era scomparso, non si era fatto vedere a lezione, ne a mensa, ne nelle stanze dei compagni. Non lo trovavano da nessuna parte.
A Gaara stesso stava salendo la preoccupazione. Era il giorno della loro morte, quel giorno naruto non era capace di affrontarlo solo, senza suo zio, senza Gaara e così si era seduto sul cornicione del tetto del dormitorio, intento a guardare l'altezza del palazzo, per poi alzarsi all'impiedi. Stava guardando il celo pensando a tutta le promesse che stava per infrangere insieme ai suoi stupidi sogni, ormai era quasi ora, quando sentiva i suoi amici che gli chiedevano di scendere, lui rispondeva con fermi "no" ma poi senti dei passi svelti avvicinarsi  un dialogo troppo veloce per la mia comprensione in quel momento e qualcosa scaraventato sul pavimento

GAARA POV
Ero sotto la doccia quando shikamaru iniziò a battere fortissimo alla porta e urlare di uscire.
Con fretta tolsi tutti i residui di sapone uscì, mi vesti velocemente e apri la porta.
C'era li con lui Kiba inpanicato
"Naruto, lo abbiamo trovato sul tetto, sul cornicione, non vuole sentire nessuno, vuole buttarsi"
Sbarrai gli occhi e iniziai a correre scalzo per i corridoi salendo le scale di fretta. Arrivai davanti alla porta dove Sasuke mi guardo male mentre stava per dire qualcosa, lo zitti spingendolo via dalla mia visuale.
Arrivai lo davanti c'era lui che guardava il celo allora mi avvicinai piano e glia dissi "che cazzo fai coglione" e poi lui si giro
"me ne vado, so solo portare via le persone che mi circondano, ho perso tutto, ho perso anche te perché sono un coglione " stava piangendo e io non ero da meno, era immobile così  iniziai a camminare verso di lui che minacciava di lanciarsi giù,
"vengo con te se lo fai" fu questa la mia risposta quando ormai era a due passi da lui che si era impietrito.
Con una mossa poco abile lo tirai via da lì e lo spinsi a terra per poi dargli uno schiaffo pieno di forza "coglione, cosa credevo di fare, mi volevi lasciare solo, non fare mai più una cosa del genere brutto stronzo"
Gli stavo dando dei pugni sul petto, mentre lui mi guardava con sguardo spiazzato.
"sono andati via per colpa mia, non ho più nulla da perdere, ho perso il Tuo amore, la mia ragione, sono un disastro, non merito nulla" mi disse
E poi ricevette un altro schiaffo sonoro da parte mia "tu non hai perso nulla, qua se la vogliamo dire tutta il coglione orgoglioso sono io, forse io. Dovrei salire su quel cornicione, ma non ho intenzione di farlo perché devo tenere i piedi saldi per te. Non ho mai smesso di amarti, non ho mai smesso di desiderarti e non li farò mai, me tu sei un coglione di prima categoria per non accorgertene, qua ti vogliamo tutti tra noi, nel mondo dei vivi e non sotto una lapide su cui piangere " sputai tutto urlando urlandogli in faccia.
Aveva girato la testa dall'alto lato e si  per non farsi vedere in faccia. Ripresi lucidità e lo abbracciai con tutta la mia forza "se te ne vai ti porti via il sole, ti porti via me, ti porti via tutto"
con poca grazia gli presi quella faccia da rincoglionito e dissi "questa è una promessa, non me ne vado più, sarò per sempre al tuo fianco" poi posai le mie labbra sulle sue mentre lui era ancora scioccato, lo vidi socchiudere le palpebre e senti le sue mani sul mio viso mentre continuava o a versare lacrime.
Poggiai la fronte contro la sua e lo guardia perplesso, aveva assunto uno sguardo serio ma stupido
"hai i capelli bagnati, non te lo togli questo vizio, va a finire che te li devo sempre asciugare io"
"si rincoglionito lì devi asciugare tu" .

Non potevo chiedere di meglio se non lui, un pazzo Che dopo avere tentato il suicidio mi sgrida per i capelli bagnati, che con quegli occhi mi ipnotizza.
Sono finito di nuovo nella sua morsa ma non ho intenzione di andarmene via, si sta troppo bene.

Si, è dura pure per me.
Vi lascio il mio silenzio ...
:')

Non so se aggiornare ancora o per oggi basta così?

Ho bisogno di te (narugaa/gaanaru)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora