FUOCO

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Indietreggiai..
Lui si avvicinò, chiudendo la porta.
Il mio cuore batteva all'impazzata.
Iniziavano a sudarmi le mani e quasi, a tremare.

Cerca di essere forte.

-"Che vuoi Tom?"
Si sedette sopra la mia scrivania, poggiando le mani su di essa e scrutò la mia stanza.

-"Che vuoi Tom?"Si sedette sopra la mia scrivania, poggiando le mani su di essa e scrutò la mia stanza

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-"Dimmi una cosa..
Sei andata a letto con Draco?"
Non aveva pudore, mai.
Aveva fatto quella domanda come per dire "Oggi hai mangiato il latte a colazione?"
Sapevo benissimo che la sua domanda, era pensata, elaborata, studiando i comportamenti di Draco e i miei di questi giorni.
La sua non era una vera domanda perché già sapeva la risposta, il suo, era un avvertimento.

-"No." provai a mentire.

Smise di guardarsi attorno e si voltò verso di me.
Abbassò lo sguardo e potei intravedere un sorriso malefico sul suo viso mentre si avvicinava.
Adesso, si trovava davanti a me e con una mano mi spostò i capelli dal viso e vi assicuro che non era un gesto "dolce."
Con l'altra stava per prendere la sua bacchetta; non feci in tempo a difendermi che me la puntò dritto sulla guancia, fissandomi e serrando gli occhi -"Sei sicura di quello che dici?"
-"Si."Continuai a mentire, cosa altro potevo fare?
-"Adesso lo vedremo.. LEGILIMENS."

Ha visto tutto.
Gli occhi di Draco.
I baci.
Le sue mani sul mio corpo.
Io che gli stringo i capelli.
Il mio ansimare.
I miei pensieri.
Tutto.

Mi tolse la bacchetta dalla guancia.
-"Sei bugiarda, tesoro." il suo sguardo era gelido.
-"Credi davvero che Draco sia diverso da me? Sai dove è adesso?" si prese beffa di me.

Lo sapevo bene, potevo anche pensare che non stesse succedendo niente in quella stanza con Pansy e Astoria, ma sapevo che non era così.

-"Sei ingenua cara Helena e sai cosa facciamo noi con quelle come te? Le usiamo solamente." aveva il suo solito sorrisino in faccia ma con tanta rabbia negli occhi.
-"Si Tom? E allora perché sei qui?"
Smise di sorridere -"Questo coraggio da dove l'hai preso? Ti avrò forse aiutata ad ottenerlo tesoro?" mi toccò il mento.
-"Non chiamarmi così." gli tolsi la mano.
-"Non dimenticare chi sono io, per te." mi prese il collo, stringendolo.
-"Non lo potrò mai dimenticare."
Annuì, compiaciuto.
Piano, piano lasciò la presa sul mio collo e indietreggiò, voltandosi di spalle e lasciando la mia stanza sbattendo la porta.

Tirai un sospiro di sollievo..
Mi buttai sul letto, fissando il soffitto.

Ma sono davvero io che mi caccio in queste situazioni?
Forse si.
Forse mi piacciono, non so..
Quello che so era che lui aveva ragione, ero cambiata davvero.

Devo ancora realizzare il fatto che Tom mi abbia letto la mente; come può un ragazzo di quell'età avere questa abilità?
Come potrei mai bloccarlo?
E se lo rifacesse?
Dirà qualcosa a Draco?
Gli farà del male?
Perché voleva sapere di noi?
E a proposito, cosa starà facendo?
Sono qualcosa per lui o sono solo un gioco?
Magari un gioco capitanato proprio da Tom..

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