SNOW

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Buon lunedì miei lettori e benvenuti in questa seconda parte della storia!♥️

Mi odierete già per la fine di questo capitolo, lo so.. Ma si inizia con il botto; sapete che la mia specialità è mettere ansia!😂♥️

Buona lettura!

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È passata già una settimana dagli esami e dalla gente che si salutava a King's Cross.

Mi trovo a Shell Cottage.
I miei piedi nudi toccano la sabbia.
La mia pelle viene illuminata dal sole caldo e odora di protezione solare, ci sono venticinque gradi e mi sento bruciare.
Cammino e cammino, spostandomi sulla riva del mare, bagnandomi i piedi.
Vorrei sentire questa sensazione per sempre, di libertà.
Il mare mi ha sempre dato questa sensazione.

L'anno scorso, dopo che Tom mi è entrato dentro mi sedevo sempre su questa sabbia, a guardare il mare e i suoi movimenti.
Ricordavo quando ero bambina e il mondo mi sembrava così giusto, così bello; avevo tante aspettative e tanti sogni.

Adoravo raccogliere le conchiglie che più mi piacevano, di strano colore e di strane forme, e le portavo sempre in camera mia; la mia stanza è ancora piena di quelle conchiglie.

Facevo castelli di sabbia, fino a che, crescendo, quel mio castello divenne Hogwarts; il più bel castello che io abbia mai visto.
Non era di sabbia, era reale, magico.

Non avrei mai pensato che quel castello mi avrebbe tolto la felicità, un giorno.

Un anno fa, sedendomi su questa sabbia, pensai che non ero più una bambina, che la vita ti porta a crescere, che certe situazioni ti fanno crescere e non puoi più tornare indietro.
Il mare non aveva più lo stesso fascino.
Non cercavo più le conchiglie.
Non toccavo più la sabbia.
Era tutto spento.

Non ero più libera, nonostante la libertà l'avessi davanti, ma quando non senti di esserlo dentro, non lo sei.

Mi siedo sulla sabbia anche adesso, precisamente dopo un anno.
Neanche questo anno è stato semplice.

Il mio carnefice mi ha lasciata in pace e ho ripreso la mia rivincita; sarò folle ma sarò sempre fiera di quella cicatrice che gli ho lasciato sul petto.
Dovrà sempre ricordare cosa mi ha fatto.
Non penso che gli importi ma ha scatenato troppi casini per farmi credere che non gli sia mai importato, neanche per mezza volta.
Tutti hanno un'anima, almeno per un secondo.

Ora che ci penso, forse lo intimorivo.
Forse pensava che con l'arma più potente al mondo avrei potuto superarlo, ma io non userò mai la mia arma, se non necessario.

Non sarò mai come mio padre.
Non mi interessa del potere.
Sono ancora quella ragazza che non voleva uccidere quel piccolo ragno nella stanza delle necessità, ma sono anche quella che, essendo provocata, l'ha fatto.
Sono questo, bianco o nero e mi sto accettando.

Non lascerò più a nessuno di manipolarmi.
Non lascerò più a me stessa di placarmi, voglio essere quello che sono, senza dover dare spiegazioni a nessuno.

~
*Flashback.
"Sei una troia."
~

Si.. quello fa ancora male, nonostante faccia finta che non me ne faccia.
Ma sono qui, di fronte al mio piccolo pezzo di mare e mi sto mettendo a nudo, a me stessa e sto piangendo, tanto, come non ho mai fatto, da sola, dandomi forza da sola.

TOXICWhere stories live. Discover now