TRAPPOLA

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Buon lunedì miei lettori,
se un buon si può chiamare dopo questo capitolo😂

Vi arrabbierete, già lo so,
ma spero di aver reso l'idea🤭

Buona lettura🤍
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8 Gennaio.
Ore 9:00.
Giorno dell'udienza.

-7 ore all'udienza.

Mi sveglio, apro la finestra e faccio arieggiare la stanza.
Oggi il cielo è cupo, proprio come le mie emozioni.

Non so cosa aspettarmi da questo giorno;
a scuola non ci hanno mai insegnato come difenderci da un'udienza,
non so cosa dire, non so cosa fare.
Non so se sia giusto dire tutta la verità,
non so se sia giusto dirne mezza,
quello che so è che io e Regulus dobbiamo essere coordinati e più trasparenti possibili.

Effettivamente adesso vorrei proprio essere trasparente..

Do uno sguardo alla mia stanza,
mi alzo dal letto e guardo le foto appese
sul mio armadio.

Sei la stessa ragazza di qualche anno fa?
No..
Non lo sei affatto..
Anni fa l'unico tuo problema era:
"Cosa dovrei mettere per il ballo del ceppo?"
Quest'anno invece le domande erano:
"Dove sei Reg?"
"Tom mi ucciderà?"
"Draco, starai al sicuro?"
"Riuscirò a salvare Regulus?"
Come può una ragazza di 19 anni
farsi queste domande?
Ho portato tutte le persone che amavo a farsele;
Regulus che ha sempre voluto proteggermi.
Draco che ha fatto di tutto per aiutarmi.
Mia madre che ha avuto paura che non ritornassi da quella cava, come l'ho avuta anch'io..
Charles che si sarà sentito impotente, un peso.
I miei amici che non sono più riusciti a capirmi ma io non sono più l'Helena di una volta..
No..
Io volevo solo essere Helena Davies,
la ragazza semplice, con una vita semplice.
Non volevo essere Helena Grindelwald, in possesso di una potente bacchetta che ha dato l'inizio di tutto questo strazio.

Non voglio neanche dare spazio alla mia mente a Gellert perché penso che potrei letteralmente impazzire; è come se fosse un rifiuto, lo so.
Mi rifiuto di pensare al mio vero padre.
Forse sto sbagliando ma se cerco di non pensare al problema, alla realtà delle cose, è come se i problemi non ci siano no?

Beh..
No..
So che la risposta sia no.
Ma faccio finta che sia positiva.
I problemi li sposto sotto il tappeto,
così che i miei occhi non possano vederli.

Apro il mio armadio.
Adesso la domanda è un'altra:
"Cosa metterò per l'udienza di oggi pomeriggio?"
Passo il dito sui miei vestiti e scelgo un pantalone nero,
camicia color panna e giacca aderente grigia.
Mi dirigo verso la scarpiera e scelgo una scarpa con il tacco, non troppo alto di colore nero lucido; devo essere il più formale possibile.

Mi siedo sul letto e lascio cadere il mio busto su di esso, guardando il soffitto.
Non c'è niente che mi impedisca di scendere al piano di sotto, dai miei genitori, fare colazione, o almeno bere un bicchiere d'acqua, tranne che il coraggio.
Nell'eventualità.. dovremo salutarci?
Cosa dovrei dirvi?
Non sono pronta a questo..
Io vorrei solo parlare
delle vacanze estive con voi..
Dell'ultimo anno di scuola..
Del futuro..

Futuro..
Cosa sceglierai per me?

Vorrei chiudere questa porta a chiave e buttarla, rifugiarmi in questa stanza per sempre, ascoltando musica e allontanando tutti i pensieri negativi, tutti i doveri.
Vorrei vivere nel mio "paese delle meraviglie" come ha fatto Alice, ma anche lei prima o poi ha avuto il bisogno di ritornare alla realtà.

TOXICWhere stories live. Discover now