22/05/2020

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Ciao miei lettori♥️

Questo è un capitolo molto importante che si riverserà sull'intera storia.
Gli argomenti trattati potrebbero essere forti, sopratutto se sono stati vissuti o se qualcuno che vi sta a cuore li ha vissuti.

Per qualsiasi cosa sono qui per parlarne♥️

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Domenica 30 Maggio 2020.

Cara Helena,
Devi scrivere queste parole per te stessa.
So che sarà difficile scriverle quanto rileggerle, ma hai bisogno di farlo..
Sfogati, piangi pure mentre scrivi ma fallo..

Ho immaginato da sempre il giorno in cui avrei perso la verginità.
Ovviamente pensavo al mio ragazzo ideale, anche se in realtà non ho un prototipo, ma immaginavo qualcuno che mi amasse ed io amavo, con tutta me stessa.
Lo immaginavo di sera, mentre pioveva, con le candele accese, lui che mi spoglia lentamente, che mi accarezza i capelli, scene di film romantici insomma..
Il mio film però, è stato tutt'altro che romantico.

Scriverò tutto, per filo e per segno, o almeno quello che ricordo, mi aiuterà ad essere più forte, lo so..

22 Maggio 2020.
Mi trovo in sala comune serpeverde dopo la festa di fine anno.
Sono sdraiata su una poltrona, davanti il camino, con un bicchiere di idromele in mano.
Ho gli occhi semichiusi, vedo tanta gente attorno a me ma non riesco a focalizzare i loro volti, non riesco a capire cosa dicono.
Vedo tutto sfocato, mi gira la testa, d'un tratto mi addormentai.

Aprii gli occhi, mi trovavo nella mia stanza, sul mio letto.
Non capivo come mi trovassi lì, era tutto confuso.
Ho cercato di alzarmi ma qualcuno mi ha bloccata, con forza, tenendomi i polsi.
-"T-tom?"

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Draco si mise seduto.
Respirava affannosamente.
I pugni chiusi.
Aveva paura di leggere il seguito.

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Mise una sua mano sulla bocca per non farmi parlare.
Mi resi conto dopo che non avevo nulla addosso.
Entrò dentro di me, così forte che avrei voluto urlare ma che la sua mano non mi permetteva di fare.
Cercavo di togliermelo di dosso, ma ogni tentativo era del tutto inutile.
-"Se continui a muoverti ti faccio ancora più male!"
Ma come potevo non farlo?
Avrei voluto ucciderlo in quel momento, ucciderlo davvero.

Continuavo a muovermi e lui si arrabbiò.
Ricordo ancora i suoi occhi pieni di rabbia mentre continuava con le sue forti spinte.
Andava sempre più veloce, sempre più in fondo..
Mise la sua grande mano sul mio collo, stringendolo così forte che quasi non riuscivo più a respirare.

TOXICWhere stories live. Discover now