capitolo 43

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Niall era agitato, il piede continuava a battere a terra allo stesso ritmo accelerato del suo cuore.
Ancora pochi minuti e sarebbe stato ufficiale, la band avrebbe preso una pausa.
Non sapevano neanche loro quanto questa sarebbe durata, ma in quel momento ne avevano bisogno tutti.
Niall in particolare aveva bisogno di dedicare del tempo alla sua famiglia, ad Allyson, a Luke.
Ma non avrebbe smesso comunque di scrivere, la musica era la sua vita.

16.59, un minuto.
Stringeva nervosamente il telefono nella sua mano sinistra, mentre con la destra teneva saldamente sua figlio, seduto sulle sue gambe, stretto a se.

17.00.
L'annuncio era online.
I One Direction erano ufficialmente in pausa.
Come avrebbero reagito i fans?
Era quella paura più grande dell'irlandese.
Sarebbero stati delusi?
Avrebbero capito?
Si sarebbero dimenticati di loro con il passare del tempo?
Li avrebbero supportati nonostante tutto?
Niall ci sperava.
Ora più che mai avevano bisogno del loro supporto.

Face un sospiro profondo per poi aprire Twitter.
"One Direction" era già in tendenza.
Niall ci cliccò sopra.
Iniziò a leggere i tweet, andavano dalla più totale disperazione al pieno appoggio.
Questo lo faceva sentire un po' meglio.
Qualcuno li capiva.
Rimase alcuni minuti sul social e poi bloccò il telefono.
Chiuse gli occhi per qualche secondo ma poi lo riaprì di scatto quando una manina si poggiò sulla sua guancia ruvida.

Un sorriso dolce comparve sul suo viso.
"Che succede, Luke?" Disse prendendo la piccola mano e portandosela alle labbra, baciandola più volte.
Il bambino guardò sua padre con quei occhioni celesti, proprio come quelli dell'uomo più grande.
Un verso divertito uscì dalle sue labbra prima di allungarsi e cercare di prendere il telefono di Niall.
"No" disse severo prima di spostarlo il più lontano possibile, gliene aveva già fatto fuori uno buttandolo a terra.
Questo non fece altro che far imbronciare suo figlio che inzio a protestare e divincolarsi tra le sue braccia.

"Luke" lo richiamò mettendolo in piedi sulle sue gambe.
Ma l'attenzione del piccolo fu subito richiamata da una figura che piano, con l'aiuto della sua stampella, stava scendendo le scale.
Un urlo riempì la stanza quando i suoi occhi su posarono su sua madre.
Allyson era crollata un'oretta prima, le terapie la stancavano particolarmente.

La ragazza sorrise e poco alla volta raggiungse i suoi uomini per poi sedersi accanto a loro.
Niall si sporse per baciarla per ottenere solo versi di protesta da parte di suo figlio che si era letteralmente gettato tra le braccia della madre.

"Amore mio" disse Allyson ridendo e afferrandolo al volo.
Luke non ci pensò due volte e si accocolò sul suo petto, il suo posto preferito.
"Ben svegliata, amore" disse invece Niall, accarezzandole la mano.
La sua ragazza gliela strinse forte.
"Andata?" Chiese poi.
Sapeva perfettamente che giorno era, avrebbe voluto essere accanto a lui nel momento esatto in cui l'annuncio era stato pubblicato, ma si era addormentata senza neanche accorgersene.
Niall annuì.
"Andata"

Ally di risposta gli circondò il collo con un braccio e per quello che poté lo strinse a se e gli baciò la guancia.
Lei era lì per lui, e lui lo sapeva.
Le parole non servivano.

                            *******
Allyson stava appoggiata alla porta del soggiorno a guardare il suo ragazzo strimpellare al piano.
Nonostante fosse passata appena una settimana dall'annuncio della pausa, Niall non riusciva a stare con le mani in mano, aveva la testa piena di idee e doveva metterle su carta.
Queste però non erano canzoni per la band, erano canzoni solo sue, aveva iniziato a scriverle già da prima che gli One Direction annunciassero la pausa.
Sentiva il bisogno esprimere i propri sentimenti così.

La ragazza iniziò a camminare per raggiungerlo, era sicura che Niall l'avesse sentita ma non aveva smesso di suonare, fino a che lei non gli fece scivolare le braccia intorno alle spalle, da dietro.

Niall sorrise e fermò le dita che si muovevano veloci sui tasti.
Girò di poco il viso giusto per lasciarle un bacio sul braccio.
"Dorme?" Chiese l'ormai castano.
Aveva smesso di tingersi da un po'.
Allyson annuì.
"Perché non ti stacchi da qui e vieni un po' in giardino con me? È una bellissima giornata qui a Lis Angeles"
Niall ci pensò un po' "si va bene".

Allyson lo lasciò quindi andare per farlo alzare, e quando lui lo fece la prese in braccio, facendola ridere.
"So ancora camminare, Niall" protestò .
Ma il ragazzo semplicemente la portò in giardino così, sedendosi su una delle poltroncine e piazzandosela addosso.

"Sei comoda? Ti fanno male le gambe così?"
Era sempre così premuroso nei suoi confronti, e nei confronti del loro bambino, volte pure troppo.
Allyson scosse la testa "sto bene, non mi fanno più male".
La ragazza si poggiò al suo petto e di istinto la mano di Niall andò a giocare con i suoi capelli.
Restarono per un po' in silenzio, l'uno tra le braccia dell'altro, a godersi quel debole sole che splendeva sulla città.

"Amore..."
Niall ruppe il silenzio.
La ragazza alzò lo sguardo per guardarlo ed incitarlo a parlare.
Era nervoso, lo vedeva.
Prese un respiro e poi parlò.
"E se pubblicassi qualche canzone? Le mie canzoni, da solo..." sussurrò.
"Penso che ti appoggerei, qualsiasi cosa tu faccia amore mio. E penso che faresti la cosa migliore, perché quelle canzoni meritano di essere ascoltate, non solo da me e Luke"
Niall si sentiva più leggero, ma sempre insicuro su questa sua scelta.
Una scelta che forse gli avrebbe cambiato la vita, ancora una volta.
Una carriera da solista, ne sarebbe stato capace?
Senza i ragazzi, senza gli One Direction.
Ma lui senza far musica proprio non ci poteva stare.

Allyson lo stava fissando e i suoi occhi erano così espressivi, trasmettevano tutte le sue preoccupazioni.
"Cosa ti spaventa, Niall?" Chiese accarezzandogli una guancia.
"La reazione dei fans, il fatto che sia passata poco più di una settimana e sto già pensando a fare musica per conto mio, la paura di passare come il traditore della band ai riflettori" rispose.

"Niall, sappiamo entrambi che la musica è la tua vita, e lo sanno i tuoi fans
Non mi sarei mai aspettata di non vederti toccare nessuno strumento per tutta la pausa della band.
Era da pazzi pensarlo.
Siete in pausa, nessuno ti vieta di prendere la tua strada per un po' e poi tornare con i ragazzi quando sarà ora.
Hai troppo talento per sprecarlo così" disse guardando quegli occhi che tanto amava, ma che in quel momento erano così spaventati.
"Così come non credo che mio fratello rimanga con le mani in mano"

E se lei avesse avuto ragione?
Nessuno gli aveva poi assicurato che gli altri ragazzi non avrebbero fatto la stessa cosa.
Un album tutto suo.
Magari un tour tutto suo, che avrebbe potuto gestire lui, così da farlo combaciare con il bisogno di prendersi cura della sua famiglia.
Fare musica senza quei ritmi così esagerati e stressanti.
Quell'idea gli piaceva, forse un po' troppo.
Ci avrebbe pensato, veramente.


                  ************

"Amore dello zio" disse Harry quando vide suo nipote sul piccolo schermo del suo telefono.
Le loro famiglie erano tornate a Londra, rassicurate dai due ragazzi, che avevano giurato di farcela anche sa soli.

"Amore, saluta lo zio" rispose Allyson alzando la manina e muovendola in segno di saluto.
Il bambino, di poco più di cinque mesi, se ne stava tranquillo appoggiato al petto della madre, si era svegliato da poco e si capiva perfettamente dalla sua faccia.
Niall rise divertito.
Suo figlio appena sveglio gli assomigliava così tanto, gli ci voleva un po' prima di carburare.

"Come state, ragazzi?" Chiese intanto Marie, seduta accanto al riccio.
"Stiamo bene, va tutto bene"
Fu Niall a parlare.
Era vero, andava tutto bene.
Quel periodo sembrava davvero andare tutto bene.
Niall qualche volta si era pure domandato se non fosse la pace prima dal tempesta, il preludio a qualcosa di di brutto.
Ma poi si era detto che doveva smetterla di essere così negativo.
Le cose andavano bene e lui doveva vivere solo la sua vita in tranquillità.

A quel punto Luke si era quasi del tutto svegliato e aggrappato alla scollatura di Allyson, aveva fame.
"Ah! Cosa fai?" Urlò quasi Harry a suo nipote.
Luke a quel punto rise come solo i bambini piccoli sanno fare.
Adorava suo zio, Allyson lo diceva sempre, ed ogni volta che lui ci giocava, Luke non smetteva mai di ridere, tanto da fargli venire il singhiozzo.
Di riflesso si gettò  di nuovo verso il seno della madre, aspettando la voce di suo zio.
"Luke!" Urlò Harry divertito.
Ed ecco di nuovo la risata del bambino.

Allyson scosse la testa divertita.
"Basta adesso, fallo mangiare" disse poi facendolo attaccare al suo seno.
"Va bene, va bene,  per stavolta hai vinto, furfante"

Niall intanto si era goduto quella scena in silenzio e con un piccolo sorriso sul volto.
Cosa c'era di più importante  della famiglia?

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Where stories live. Discover now