Capitolo 27

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Harry amava le montagne russe.
Amava l'adrenalina che gli procurava.
Le montagne russe, a volte, sono un po' come la vita, seguono una serie di alti e bassi.
La vita è fatta di bei momenti e momenti in cui si tocca il fondo.
Ed Harry, in quel momento, stava lentamente cadendo.
Erano ore che non chiudeva occhio, sentiva la stanchezza ma non gliene importava nulla.
Sua madre si era finalmente svegliata.
Non l'aveva lasciata sola un minuto.
Aveva fatto andare a casa Allyson, no perché voleva esserci solo lui al suo risveglio, ma aveva visto quanto sua sorella fosse stanca e non voleva che si sentisse male.
Non sarebbe riuscito a gestire un'altra emergenza.
Aveva fallito nel suo ruolo di fratello maggiore e di uomo di casa e l'aveva dimostrato cosa era successo a sua madre.
Forse se fosse stato a casa non le sarebbe successo nulla.
Magari se fosse andato a lui a prenderla a lavoro avrebbe evitato quella macchina e ora lei sarebbe a casa, la casa in cui era cresciuto.
La casa di cui aveva solo meravigliosi ricordi.
Le teneva la mano.
"Harry amore, va a casa" le sussurò la donna, senza forze.
Il riccio scosse la testa.
Non ci doveva neanche pensare "Resto qui con te, mamma"
La donna alzò il braccio debolmente per cercare di accarezzarlo.
"Mamma, non sforzarti" Le disse il ragazzo abbassandosi per aiutarla.
Anne gli posò la mano sulla guancia e lo accarezzò.
Conosceva suo figlio come le sue tasche e poteva vedere dai suoi occhi irrequietezza e stanchezza.
"Sto bene ora, sono qui con voi" si sforzò di fare un sorriso, me faceva dannatamente male tutto, perfino i muscoli della faccia.
Harry non disse nulla, spinse di più la sa faccia sulla mano di suoi madra, aveva bisogno di quel contatto.

"Mamma" La porta si spalancò all'improvviso.
"Amore mio" Anna disse sorpresa di vedere sua figlia li.
"Come stai?" Corse da lei e la abbracciò piano per paura di farle male.
"Meglio tesoro" Cercò di stringerla per quello che potè.
Era nella natura di ogni madre minimizzare per non far preoccupare i proprio figli e questo Allyson l'avrebbe scoperto molto presto.
La ragazza cercò rifugio fra le sue braccia e nascose la testa nel suo collo.
Le sembrava di essere tornata bambina, quando si faceva male cadendo e cercava la sua mamma.
La donna le baciò la testa e guardò Harry aprendo l'altro braccio invitandolo ad unirsi all'abbraccio.
Il moro non aspettò un sencondo in più e strinse a se le donne della sua vita.
"Vi voglio bene bambini miei" Sussurò fra capelli di Allyson.
"Anche noi mamma" Risposero all'unisono i due ragazzi.

"Come stai piccola mia?" Chiese poi alla bionda una volta sciolto l'abbraccio.
"Sto bene, stiamo bene" Sorrise molto più tranquilla di alcune ore prima.
"Vieni qui" La invitò ad avvivinarsi ancora di più a lei così che potesse accarezzarle la pancia.
"Ehi, tesoro" Sussurò al suo nipotino.
Tutti i presenti nella stanza sorrisero inteneriti a quella scena.
E perfino il bambino parve sentire la sua voce e scalciò.
"Oh" Sorrise la donna.
"È felice anche lui mamma che stai bene" Disse Allyson.
Se pensava alla telefonata che gli aveva fatto Harry per avvisarla di quello che era successo le veniva ancora da piangere.
Aveva temuto di perderla ed invece ora era lì davanti a lei.
"Non vi libererete così facilmente di me, pesti" Li rassicurò come solo una madre poteva e sapeva fare.

Niall, si era rifugiato in un angolo della stanza per lasciare alla famiglia un po' di privacy.
Aveva guardato tutta la scena in silenzio.
Vedere il sorriso della sua ragazza invece che le lacrime che le bagnavano quel viso perfetto lo aveva alleggerito.
Ed era anche felice che Anne si fosse svegliata, certo.
"Ehi" Harry gli si avvicinò.
"Hazz" Niall gli sorrise e gli poggiò la mano sulla schiena in segno di conforto.
Il riccio gli regalò un mezzo sorriso.
Nonostante sua madre fosse sveglia c'era ancora qualcosa che lo turbava.
E Niall se ne accorse subito.
Era uno dei suoi migliori amici ed ormai erano cinque anni che vivevano praticamente insieme, tra Hotel, Tourbus e Jet.
"Tutto bene?" Gli chiese allora.
Lui annuì.
"Hai fatto riposare Allyson?" Domandò cercando di cambiare discorso.
"Si, ha dormito e mangiato."
In realtà Niall non l'aveva solo fatta riposare, era riuscito anche a farla stare meglio e non pensare a tutti i suoi problemi per un po'.
Aveva ancora le immagini della ragazza che stava bene grazie a lui davanti agli occhi.
"Grazie" Harry ruppe i sui pensieri.
"Per cosa?" Chiese Niall, non aveva fatto nulla di particolare.
"Per prenderti cura di mia sorella"
Era buffò pensare da come Harry fosse passato dal 'Ti spacco il culo' a ringraziarlo per quello che stava facendo la per la sorella.
Niall scosse la testa.
Non aveva nulla per cui ringraziarlo.
Stava solo svolgendo il suo compito.
Quello di buon fidanzato e di futuro padre.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Where stories live. Discover now