Capitolo 31

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"Amore, piange" Mugolò Niall affondando di più la testa nel cuscino.
"Lo sento..." Rispose Allyson ancora addormentata "Perché non vai tu?..."
"Vuole te, ha fame..." Disse il biondo disperato e assonato.
Era la quarta volta quella notte.
La ragazzo sospirò accendendo l'abat jour si alzò molto lentamente.
Il loro bambino di appena una settimana piangeva disperato nella culla vicino al loro letto.
"Ehi piccolo, che succede?" Chiese dolcemente Allyson prendendolo in braccio.
"Va tutto bene... La mamma è qui" Sussurrò e tornò a letto accanto al suo ragazzo.
Luke continuò a piangere finché Allyson non tiro fuori quella che per quel piccoletto era la cura ad ogni male.
Con un gesto veloce si attaccò al seno della madre e inizio a mangiare.
Allyson e si poggiò alla testiera del letto facendo in modo di non disturbare il principino.
Si accorse solo in quel momento che Niall teneva solo un occhio aperto e li guardava.
Gli passò una mano fra i capelli biondi spettinati.
"Ehi" Disse la ragazza poggiando anche la testa alla testiera.
Era stanca morta, non si faceva più una dormita come si deve da prima che nascesse il bambino.
Niall richiuse gli occhi, per un momento, a quel gesto e mugolò qualcosa di incomprensibile.
Le sembrava di essere la madre di due bambini.
"Mangia?" Sussurò il ragazzo allungando la mano per accarezzare il piede nudo di suo figlio.
Luke si lasciò accarezzare, troppo preso dal mangiare e spinse di più il piede nella mano di suo padre.
"Sei un piccolo furfante, vedrai quando avrai 16 anni quanto mi divertirò io a non farti dormire" Gli morse il piede piano ma questa volta Luke, contrario, cercò di scanzarlo.
Allyson sorrise e scostò un po' il bambino "Lascialo mangiare in pace, vorrei vedere te"
Luke, a pancia piena, si staccò in quel preciso istante e tornò ad essere il bambino pacifico che era per la maggior parte delle giornata.
Allyson lo sistemò e diede un piccolo pugno sulla spalla di Niall che era tornato a sonnecchiare.
"Mh?" Rispose.
"Mettiti sulla schiena"
Niall fece quello che la sua ragazza gli aveva chiesto, confuso ma troppo stanco per ribattere e lei posò il bambino sul suo petto.
Il ragazzo allora capì all'istante e accarezzò suo figlio.
La bionda si stese accanto a lui e posò la testa anche lei sul suo petto.
"Non ho voglia di alzarmi" Spiegò chiudendo gli occhi.
Niall le baciò la testa annuendo e nel giro di poco caddero entrambi fra le braccia di Morfeo.
Essere genitori ed essere responsabili di un'altra vita era davvero stancante.

Allyson aprì gli occhi lentamente.
Il suo ragazzo non era più a letto con lei ma al suo posto c'era il suo bambino circondato da mille cuscini.
Gli ci volle un attimo per connettere e capire che era mattina e che Niall era andato in studio.
Era talmente stanca che non lo aveva neanche sentito uscire.
"Ah..." Mugolò Luke già sveglio mentre si guardava intorno.
"Amore mio" Disse Allyson sfregandosi un occhio.
Sì avvicinò e gli baciò le labbra.
Per sua grande gioia quella notte non si era più svegliato e le aveva permesso di dormire per...
Allungò la mano per prendere io telefono e vedere l'ora: le 9.00am.
Le aveva permesso di dormire per 4 ore di fila, un record.
"È ora di alzarsi, peste" Amava chiamarlo così, era la sua piccola peste.
Luke la guardò e aprì una manina.
La ragazza sorrise e gliela accarezzò "Che succede?"
Il bambino fece una smorfia che sembrò un sorriso.
"Papi è già uscito, eh?" Lo prese in braccio e si alzò con lui.
Fece un grande sbadiglio prima di poggiarlo sul fasciatoio e così fece anche lui.
"Abbiamo ancora sonno?" Gli chiese baciandogli il naso.
Profumava da morire, neanche lei sapeva di cosa ma era un odore così buono.
Lo guardò innamorata.
La sua pelle era così lattea, i capelli mori, tutti arruffati, le labbra rosee socchiuse e gli occhi, grigi, seguivano attentamente tutti i suoi movimenti.
Ne approfittò per scattargli una foto e mandarla a Niall come buongiorno.
Era sempre più convinta che quel bambino sarebbe diventato la fotocopia del padre.
Lo cambiò velocemente e poi scese di sotto, dove Maura e sua madre la stavano aspettando.
Quelle due erano sempre nei paraggi e la ragazza non ne poteva essere che grata, erano davvero un grande aiuto per lei e per Niall sempre impegnato e fuori casa.
Tra lo studio, l'imminente partenza e l'organizzazione di alcuni eventi di beneficenza non sapeva più dove sbattere la testa.
La settima prossima avrebbe dovuto, difatti, partecipare ad una partita di calcio di beneficenza.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Where stories live. Discover now