Capitolo 47

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Un brusco rumore di vetri rotti fece svegliare Allyson di soprassalto.
Si mise a sedere di scatto e afferrò il telefono, erano solo le quattro del mattino.
Pensò subito al peggio, era forse entrato un ladro? Ma non poteva essere, Niall aveva fatto istallare allarmi ovunque e non si scordava mai di inserirli la sera prima di andare a dormire, avrebbero suonato.
L'istinto la fece alzare e cercando di fare il meno rumore possibile raggiunse la camera del suo ragazzo.
Erano tornati a casa si, ma ancora non se la sentiva di tornare a dormire con lui come se nulla fosse.
Trovò il letto vuoto e una smorfia di confusione apparve sul suo viso mentre altri rumori provenivano dal piano di sotto.
Che fosse Niall? 
Allora prese coraggio e scese in salotto, ma mai si sarebbe aspetta di vedere quella scena.
Niall era seduto a terra, in lacrime, contro il divano, mentre una bottiglia di liquore era rotta accanto a lui.

"Niall..." sussurrò la ragazza prima di correre ed abbassarsi accanto a lui.
Niall solo in quel momento si accorse della presenza della sua ragazza accanto a lui e senza riuscire a dire nulla incominciò a singhiozzare di nuovo.
"Niall, che hai fatto? Che succede?" chiese terrorizzata, non aveva mai visto Niall in quelle condizioni.
Il ragazzo  non riusciva a parlare, piangeva e basta, respirando a fatica mentre con la mano stringeva il suo cellullare.
"Niall, devi dirmi che succede o non posso aiutarti" disse mentre prendeva il visto del suo ragazzo tra le mani per guardalo negli occhi.

Il moro non riuscì a far altro che porgergli il telefono.
Ally lo prese in fretta per poi leggere.
Rilesse quelle parole per almeno cinque volte, il suo cervello si rifiutava di dargli un senso, non era possibile eppure era scritto nero su bianco "compatibilità al 100%".
Quello era l'esito del test del DNA ed era positivo, quello era il figlio di Niall.
In quel momento anche Allyson si mise a piangere in silenzio, al contrario di Niall che, accanto a lei, non riusciva a calmarsi.
Alzò piano lo sguardo per incontrare quello pieno di lacrime del suo ragazzo che non aveva smesso un secondo di fissarla.

"Non è mio" si lasciò scappare tra un singhiozzo e l'altro.
No, non era suo e lui lo sapeva, ma sul maledetto foglio c'era scritto altro e lui non se ne capacitava.
Allyson era rimasta immobile così, con il telefono ancora in mano e gli occhi puntati su quelli del ragazzo.
"Amore, ti prego" aggiunse "Amore, credimi" le prese la mano, era a pezzi, era distrutto, quello era un incubo che non solo stava facendo del male a lui, ma ad una delle persone più importanti della sua vita.
La ragazza non tirò via la mano, forse troppo scioccata, stava tremando e neanche se ne era accorta.
Guardava Niall distrutto davanti a se, ubriaco e singhiozzante senza riuscire a dire nulla, che doveva fare ora? Scappare? Andarsene via da li? Quelle era la conferma che l'aveva tradita.

Niall, preso da un raptus, si alzò in piedi e iniziò a buttare a terra tutto quello che si trovava davanti.
La ragazza fece un balzo all'indietro prima di alzarsi di corsa per cercare di fermarlo.
"Niall, basta" cercò di prendergli le mani senza grandi risultati.
"Niall, c'è tuo figlio di sopra, ti prego" gli disse piangendo e forse fu proprio l'aver nominato Luke a farlo fermare di botto.
Allyson lo abbracciò da dietro, cosa che il ragazzo non si aspettava e subito poggiò le mani sulle sue più piccole.

Un pensiero iniziò a farsi sempre più forte nella sua mente, perché un ragazzo colpevole avrebbe dovuto avere quella reazione?
Era Niall, lo conosceva come nessun altro e mai, in vita sua, l'aveva visto reagire in quella maniera, anche quando aveva scoperto di Luke aveva reagito male, ma quello non era solo reagire male, quello era qualcosa di diverso.
Niall non era uno che si lasciava andare alle emozioni così, perfino con lei lo faceva raramente, doveva davvero star male per esplodere così.
Perchè, poi, continuava a ripetere di non sapere chi era lei? Forse c'era davvero qualcosa che non andava in tutta quella storia.

"Calmati, ti prego..." sussurro sulla pelle nuda della sua schiena.
Niall chiuse gli occhi cercando di calmarsi, nonostante tutto il dolore che le stava dando lei era ancora li, forse aveva ancora una possibilità di farle capire che tutto quello non era vero.
"Ti amo troppo per aver potuto fare una cosa del genere" disse con la voce ancora rotta.
La amava e questo lei lo sapeva, glielo dimostrava tutti i giorni, anche con le cose più piccole o stupide.
"Andiamo a dormire, sei stanco. Domani mattina andiamo dall'avvocato insieme..." 
Si stava convincendo anche lei che era tutto falso?
"Dormi con me..." rispose lui.
Lei annuì solo e questo a lui bastava.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Where stories live. Discover now