Capitolo 46

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"Io non so chi tu sia, non ti ho mai vista"
Niall continuava a ripetere da almeno mezz'ora, cercando di mantenere la calma.
Non era di sicuro un'impresa facile.
Si trovava per la prima volta faccia a faccia con la famosa ragazza, nello studio dei suoi avvocati.

La risposta era sempre la stessa "mi dispiace che tu non ti ricordi di me, ma ci siamo incontrati e poi è successo quello che è successo"

Ma Niall era sicuro, anche da ubriaco non avrebbe mai e poi mai tradito la sua ragazza.
Allyson, che non vedeva e sentiva dalla giorno prima.
Era rimasto così deluso dalla sua mancanza di fiducia verso di lui.
Si era sentito tradito.
Non gli aveva mai dato modo di dubitare di lui.

Niall a quel punto sbattè i pugni sul tavolo.
La sua pazienza era terminata dopo l'ennesima e medesima risposta.
"Niall" lo richiamò io suo avvocato.

"No, niente Niall.
Io non neanche chi cazzo sia questa ragazza e lei continua ad insistere che io l'abbia scopata, ma non l'ho fatto!"

"La mia assistita non la pensa allo stesso modo.
Grace ha anche delle prove che voi due vi conoscete, signor Horan" intervenne l'avvocato della ragazza.

"Ma questo non significa che io me la sia scopata!" Urlò di nuovo Niall.
Non potevano farlo passare per matto, aveva anche chiesto ai componenti della sua band se quella sera l'avessero visto salire con qualche ragazza, ma la risposte era stata sempre la stessa: no.

A quel punto intervenne l'avvocato del ragazzo e prese in mano la situazione.
"Chiediamo un test del DNA, poi si vedrà come procedere"
Era un richiesta più che ragionevole no?

"Dopo che sarà nato, si.
Non ho intenzione di fare qualcosa a mio figlio prima" si intromise Grace.
Niall stava per aprire bocca di nuovo, lo voleva subito, ma il suo avvocato gli fece cenno di smetterla.
Meno parlava, meglio era in quel momento.

Niall non poteva crederci, gli sembrava di essere ripiombato a quasi due anni prima, quando aveva scoperto della gravidanza di Allyson.
La differenza era una, con Allyson ci era andato a letto per davvero.

E mentre il suo avvocato insisteva per avere il test del DNA prima della nascita del bambino, Niall era uscito come una furia da quella stanza.
Aveva bisogno di aria fresca, di respirare, non poteva più stare la dentro a sentire quella ragazza insistere che fossi lui il padre di suo figlio.

Niall non riusciva a stare seduto mentre aspettava Allyson e Luke al parco.
Non vedeva la ragazza e suo figlio da due giorni, era solo riuscito a parlare con Luke al telefono.
Si era scambiato solo pochi messaggi con la sua ragazza, chiedono almeno di vedere Luke e lei aveva accettato.
Nonostante fosse arrabbiata con Niall non gli avrebbe mai impedito di vedere suo figlio, ma ad un compromesso, si sarebbero visti in uno spazio neutro: il parco sarebbe andato benissimo.
Harry si era addirittura proposto di andare al posto suo ma lei aveva rifiutato, poteva farcela.

Niall alzò di scatto il viso quando senti una vocina chiamarlò "Papà!"
Incontrò subito lo sguardo del suo piccolo che subito aveva lasciato la mano della madre per correre verso di lui.
Il ragazzo si abbassò allora al suo livello.
Luke si gettò tra le sue braccia aperte.
Niall non potè far altro che sorride ed alzarsi stringendolo.
Gli era mancato.

"Ciao, amore mio" disse baciandogli la testa per poi alzare lo sguardo e fare un cenno ad Allyson che, fino a quel momento, era rimasta in disparte.
La ragazza contraccambiò, senza però dire nulla.

Niall affranto portò di nuovo l'attenzione su suo figlio.

"Che vuoi fare, campione?" chiese mentre gli baciava nuovamente la testa.
"Gelato" rispose subito.
Niall sorrise ed annuì.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora