Capitolo 28

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Il viaggio di ritorno fu molto più rilassato di quello d'andata.
Dopo aver salutato Anne premurosamente i ragazzi si erano messi di nuovo in marcia per Londra.
Avevano già perso troppi concerti ed il management li aveva richiesti indietro.
Anne a sua volta aveva promesso che appena si sarebbe rimessa sarebbe andata dalla sua ragazza per aiutarla a preparsi al parto, così come aveva fatto Maura con Niall.
I due ragazzi prevedevano già, che quella settimana, sarebbe stata davvero pesante.

Niall guidava tranquillo, con i finestrini abbassati e una mano appoggiata sulla coscia della sua ragazza.
"Che pensi amore?" Le chiese, vedendola pensierosa.
"Che ancora non abbiamo deciso il nome del bambino" Sì giro verso di lui per guardarlo meglio.
Niall fece in tempo ad aprire bocca che la bionda lo interruppe "E no, Conchobar non va bene"
"Cattiva" La riprese lui, mettendo un finto broncio.
Allyson sorrise.
Quando faceva così gli veniva solo voglia di riempirlo di baci, sembrava un bambino.
Ed era proprio in momenti come quelli che voleva più di ogni altra cosa  che il suo bambino fosse come il papà.
Allyson si avvicinò divertita e gli baciò la guancia "Non chiamerò mio figlio così"
"Ma è irlandese ed è bello"
La ragazza rise "Fatti venire in mente un altro nome, piccolo leprecauno"
Niall non poté far altro che farsi scappare un sorriso.
Era sempre così, non riusciva a far finta di fare l'offeso, con lei, per più di venti secondi.
Non per questo la definiva la ragione del suo sorriso.

"Tu invece, bionda, che cosa hai in mente?" Chiese Niall girando si verso di lei, approfittando del semaforo rosso.
"Oh io ho una mezza idea, in realtà" Arrossì.
Lo faceva molto spesso.
"Sono tutto orecchie" Disse lui.
"Che ne dici di Luke?" Chiese guardandolo in cerca di un qualsiasi segno nella sua espressione.
"Luke Horan..." Ripete più volte Niall a voce alta.
"Luke Horan" Sorrise "Sì, mi piace"
Filava perfettamente con il suo cognome.
"Luke Eoghan (Sì legge Owen) Horan, che ne dici?" Chiese la ragazza mentre la macchina riprese a camminare.
"Eoghan? Ma è un nome irlandese amore" Disse Niall, concentrato sulla strada.
"Lo so, forse potrei aver visitato per caso, un sito web di nomi irlandesi" Sorrise furba.
In realtà sapeva quanto Niall tenesse a chiamare suo figlio con un nome irlandese.
Non aveva mai visto un ragazzo così patriottico come il suo.
"Per caso?" Chiese lui con un sorrisino soddisfatto in viso.
La ragazza annuì.
"Ti amo, te l'ho mai detto?" Le chiese.
"Giusto un paio di volte" Ridacchiò lei rubando gli occhiali da sole al suo biondo preferito e indossandoli.
Ora che avevano anche il nome, mancava solo il loro bambino.

               ******************

"Oggi non è giornata" Borbottò Allyson sedendosi sul divano di Niall, accanto a Marie.
Erano ormai un paio di giorni che si era trasferita a casa del suo ragazzo.
Era un caldo infernale e quell'enorme pancia non la aiutava per niente.
Le sembrava di essere un elefante.
Qualsiasi cosa facesse le portava via metà delle energie e l'altra metà se le prendeva il bambino e quindi lei si ritrovava quasi sempre sfinita.
"Fa i capricci?" Le chiese la ragazza di suo fratello sorridendo.
"Solo i capricci? Sono due giorni che non fa altro che scalciare, non vedo l'ora che esca da qui" Sì indicò la pancia esasperata.
"E per di più si calma solo sentendo la voce di Niall" Sospirò.
Era stata anche dal dottore che le aveva assicurato che era tutto normale e che il bambino, semplicemente, si stava  mettendo in posizione per nascere.
Ed il fatto poi che Niall era sempre in ansia, per qualsiasi cosa, non la faceva stare tranquilla, né a lei né a Luke.
Per fortuna quella sera i suoi amici erono riusciti a trascinarlo fuori di casa ed a portalo in qualche pub di Londra ad ubriacarsi.
Gli avevano perfino "sequestrato" il telefono pur di non farlo stare perennemente a messaggiare con la sua ragazza.
Odiava vedere Niall ubriaco ma aveva davvero bisogno di uscire e svagarsi, ormai, se non era in giro per il mondo, faceva l'eremita con lei in casa con la scusa che non la voleva lasiare sola.
In quei ultimi mesi non aveva fatto altro che fare avanti ed indietro con l'aereo per poterle stare canto il più possibile, quindi una serata con i suoi amici, rigorosamente maschi, di questo Allyson se ne era accertata, se la meritava.
Si, era gelosa del suo uomo.
E poi quello che stava arrivando sarebbe stato il mese più difficile per la coppia.
Avrebbero avuto un bambino piccolo in casa di cui occuparsi, per non parlare poi del fatto che le loro madri volevano trasferirsi li da loro a settimane alterne.
Maura sarebbe arrivata a giorni.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Where stories live. Discover now