CAPITOLO 39

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Niall stava passando il miglior compleanno della sua vita.
Tutta la merda che aveva passato nelle precedenti settimane sembrava essere sparita.
Niall aveva accanto a se una ragazza meravigliosa, il bambino più bello al mondo e i migliori amici che potesse mai desiderare.
Era perfetto e mai avrebbe potuto immaginare che una della miglior sere della sua vita sarebbe diventata una delle peggiori.

Quella sera erano usciti tutti a festeggiare in uno dei ristoranti più lussuosi e più famosi della città.
Niall aveva voglia di divertirsi e non pensare a nulla e soprattutto passare del tempo con i suoi amici.

Dopo la lunga cena i ragazzi si erano ritrovati davanti al locale ad aspettare le macchine che li avrebbero riportati in hotel.

Allyson se ne stava abbracciata a Niall, quel momento il petto del suo ragazzo era il miglior appoggio che potesse chiedere.

"Amore, tutto bene?" le chiese il ragazzo stringendola a se.
La ragazza annuì.
"Si, sono solo un po' stanca" rispose lei.
Niall sorrise e le baciò la testa quando all'improvviso si ricordò di aver lasciato il suo amato cappello all'interno del ristorante.

"Dannazione il cappello" borbottò il biondo scocciato.
"Che succede, amore?" chiese la ragazza alzando lo sguardo e guardando il suo ragazzo.
"Mi è rimasto il cappello dentro, torno subito vado a recuperarlo" disse baciandola ed avviandosi verso la porta d'ingresso.

Ed è proprio quel momento che Niall si sarebbe sognato per settimane.

Ancora due passi, due passi e sarebbe entrato nel locale, ma Niall lì dentro non entrò.
Successe tutto in pochi istanti, quei pochi secondi che avrebbero cambiato la sua vita.

All'improvviso delle urla, una frenata ed un rumore sordo che rimbombò nell'aria.
"Allyson!" urlò Harry.

Niall si girò di scatto e quello che vide gli gelò il sangue, la sua ragazza a terra senza segni di vita.

Il ragazzo senza pensarci due volte iniziò a correre.
No, non poteva essere vero.
Quella la a terra non poteva essere la sua ragazza.

"Amore!" urlò Niall buttandosi sulle ginocchia.
"Amore, ti prego!" disse con le lacrime agli occhi, da quanto aveva iniziato a piangere?
"Chiamate una cazzo di ambulanza!" strillò ancora più forte stringendo la sua ragazza, senza sensi, tra le sue braccia.
Non avrebbe dovuto lasciarla sola, neanche un momento.

"Allyson amore mio, ti prego svegliati" sussurrò tra i singhiozzi.
Il suo viso ricoperto si sangue lo stava facendo morire dentro.
"Ti prego, ti prego fallo per Luke...." disse poggiando la fronte sulla sua e chiudendo gli occhi pieni di lacrime.
Intorno a loro il caos, urla, sirene ma lui no, non sentiva nulla in quel momento, se non il dolore insopportabile che stava provando.

Niall non sapeva quanto tempo aveva passato a piangere in quella posizione, sapeva solo che qualcuno lo aveva trascinato via a forza tra le sua urla di protesta.
Sapeva solo che lo avevano portato via dalla sua ragazza, contro la sua volontà.
Non sapeva neanche come ci fosse arrivato in quell'ospedale che puzzava così tanto di disinfettante che gli aveva fatto vomitare l'anima.

Sapeva solo che ora si trovava seduto in quella sedia con la testa tra le mani, le lacrime che gli rigavano il volto stravolto dal dolore e la camicia bisca bianca ancora sporca di sangue.
Non poteva star succedendo a lui, era solo uno stupido incubo da cui si voleva svegliare, ma perché allora non ci riusciva?
Forse perché quell'incubo era la vita reale?
Sapeva solo che se la sua ragazza non ce l'avrebbe fatta lui non sarebbe riuscito ad andare avanti, no senza di lei al suo fianco.
Non sarebbe riuscito a reagire.
Pensava a lei ed a Luke, il loro bambino, doveva essere forte per lui, ma in quel momento Niall poteva solo pensare al peggio.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora