Capitolo 41

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Niall si era precipitato in ospedale.

Non sapeva neanche lui come aveva fatto ad arrivare così in fretta, eppure ora era li, seduto su quella scomoda sedia dove in quelle settimane era stato già troppo volte.

Seduto davanti a lui e dietro a quella enorme scrivania il dottore aveva appena preso posto.

Niall stava morendo d'ansia, aveva paura di quello che quell'uomo sulla cinquantina stava per dire, Allyson stava bene? Era successo qualcosa?

"Signor Horan, ben arrivato" disse l'uomo prendendo dei fogli in mano.
"Cos'è successo?" tagliò diretto Niall.

"Sono felice di dirle che la sua ragazza si è finalmente svegliata, è coscente e vigile" disse con un piccolo sorriso.
In quel momento Niall potè giurare di aver sentito il suo cuore battere davvero, per la prima volta, dopo giorni.
Allyson si era svegliata, finalmente.
Guardò il dottore per qualche secondo e finalmente parlò "Come sta dottore?"
Una era la preoccupazione di Niall, il fatto che non potesse più camminare.
"Sta bene, l'abbiamo già visitata e per fortuna ha sensibilità nelle gambe, potrà tornare a camminare".

Niall chiuse gli occhi per un secondo per poi riaprirli.
"Posso vederla?" chiese.
"Certo, venga con me"

I due uomini si alzarono per raggiungere la camera della bionda e dopo qualche altra raccomandazione, Niall finalmente entrò.

Allyson stava ad occhi chiusi, non li aprì neanche quando sentì il ruomore della porta, pensado fosse soltanto un'altra delle tante infermiere.

Il ragazzo si avvicinò piano e poggio la sua mano sulla guancia accarezzandola piano.
Allyson spalancò gli occhi, quel prfumo, no quella non era una delle tante infemiere, era il suo Niall.
Poteva riconoscere quel profumo tra mille.
"Amore mio..." sussorrò Niall, gli occhi lucidi come ormai troppe volte quel periodo.
"Niall..." mormorò lei di rimando e coprì la mano grande con la sua piccola e debole.

"Come stai?... Non ci credo che ti sei svegliata"
Ed ecco le lacrime scendere sulle lacrime del ragazzo, ma quella volta erano lacrime di pura gioia.
Lei era di nuovo li, con lui e Luke.
"Sto bene... indolenzita, ma bene... amore mio non piangere" disse lei quasi sussurando.
Niall non rispose, invece portò il viso nell'incavo del collo della sua compagna e chiuse gli occhi

Allyson senza dire nulla portà una mano tra i suoi capelli e li accarezzò.
Era ancora stordita da tutto.

Rimaserò così per secondi, forse minuti, fino a quando Niall non si alzò piano e si asciugò gli occhi, scusandosi.
La ragazza gli strinse la mano, con la poca forza che aveva, senza dire nulla.
Non c'era nulla da dire.

Niall la guardò negli occhi, così stanchi, ma vivi.
Ora andava tutto bene.

"Luke?" chiese poco dopo Allyson.
Doveva sapere come stava suo figlio, si ricordava davvero poco dell'incidente, i fari della macchina, le urla, ma si ricordava perfettamente che Luke non era  li con loro.

"Sta bene, sta con tua mamma in hotel, non vede l'ora di rivederti amore mio... è stato il mese più difficile della nostra vita senza di te" disse.
"Scusa" rispose lei.
Niall le strinse la mano.
"No, non dirlo. Neanche per scherzo Allyson, non ti devi scusare di nulla, non è colpa tua" rispose quasi autoritario.
Lei non aveva neanche la minima colpa.
La colpa era solo di quello stronzo che guidava ubriaco e a cui Niall aveva giurato vendetta.

La vide annuire lievemente e decise di cambiare discorso, non aveva bisogno di quello lei.

"Te lo porterò appena sarà possibile, sarà così felice di rivederti, come lo saranno tutti"
"Tutti?" chiese.
Niall annuì.
"Sono tutti qua, tua mamma, tuo fratello, i miei genitori" rispose facendole un piccolo sorriso.
Finalmente dopo mesi riusciva a sorridere di nuovo.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Where stories live. Discover now