ix. Mondo dello spettacolo

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Pa-Dienach, quartier generale sud. Cellula R


«Beh? Ti sei buggato?»

«Parlerò quando il signore dietro avrà cessato di palparmi le natiche

Arlo non si trattenne. Con uno scatto di nervi, afferrò Den per i lunghi capelli e lo strattonò all'indietro, facendolo mugolare di dolore. «Sai rompere le palle perfino a un droide, fra'! Sarai mica ninfomane?!»

«Ho il tuo stesso dubbio...» articolò il rosso a fatica, portando le mani all'indietro per liberarsi dalla presa stringente. «Ma va bene, me ne starò buono! Molla l'osso.»

«Come promesso, ecco i risultati delle mie indagini sull'infanticidio di Eva Vorr

L'amico Gì, il capo cantiere, li aveva lasciati soli nella sala Testa. Nel dedalo della Resistenza sotterranea, la suddetta "sala" era una semplice stanza buia ed estremamente fredda; probabilmente un ex locale caldaia. Al centro di questa, su una pedana rialzata, vi era un bancone metallico e ossidato. Si disposero intorno e SET pigiò qualche tasto e, dalla superficie polverosa, cominciò a elevarsi un ologramma piuttosto disturbato. SET iniziò a mostrare una breve sequenza di riprese marcatamente pixellate, ma bastarono per creare un groppo alla gola di Arlo.

Era il quartiere dei Vorr, quello ripreso nelle immagini. Sotto il condominio fatiscente due figure incappucciate si muovevano a scatti, nei fotogrammi della cam stradale, piazzata da Arlo e decriptata da SET. L'androide alzò e abbassò il mento, confermando i sospetti dei presenti. «Sono due Accessori Speciali appartenenti alla Piramide. Eva Vorr è stata assassinata dai servizi segreti di Madre, inviati da Exo

«La Madre?! Ma che può volere una stramaledetta dea da una bambina?! Non ha senso, cazzo!» Dente sbraitò. Attirando l'attenzione di SET coprì la reazione di Arlo; un giramento di testa stava per far piegare in due l'infermiere. «Cosa... Che significa? SET! Sai altro?» sbottò il diretto interessato, mentre le sue tempie pulsavano.

«Le chiedo di rispettare i patti: mi dia il registratore vocale contenente le interviste della signorina Vorr e le dirò immediatamente se le mie ipotesi sul motivo del decesso sono statisticamente significative, correlate alle mie supposizioni

Arlo non ci pensò due volte. Frugò spasmodicamente nella tasca interna della sua giacca logora e lanciò a SET il piccolo apparecchio vintage. L'androide estrasse un sottile cavetto universale e sondò i file da cima a fondo, nutrendosi delle parole sincere della bambina. In meno di un minuto aveva estratto, elaborato e archiviato le informazioni che cercava.

«Affermativo,» risolse l'androide «come pensavo: stesso spettrogramma di una cittadina di Exo, della quale ho studiato gli schemi sinaptici del sonno. In comune con Eva Vorr, la signora Merak intercetta le stesse frequenze target degli Accessori rei di infanticidio. Gli agenti speciali sono alla ricerca di tutti i soggetti dotati di tali singolari percezioni.»

«No, no... Non sto capendo niente!» Arlo era sconvolto, il mondo sembrava perdergli di senso. C'entra la studentessa insignificante del Dottor Idra? Mi sembra si chiamasse Sahara Merak. Pensò a quante informazioni SET stesse scucendo senza remore, e cercò di venirne a capo. «Quindi, mi stai dicendo che entrambe avevano lo stesso "disturbo mentale", e Madre ha fatto fuori Eva per questo? Devi dirmi altro, dannazione, SET! Non posso sempre cavarti le parole di bocca! Se anche Sahara Merak ha questa... cosa, perché non hanno ammazzato anche lei? E come hanno fatto a scoprire chi percepiva queste frequenze?»

L'androide cercò di abbassare i toni. «Madre è in grado di intercettare anche la singola lunghezza d'onda di collasso stellare lontano millenni luce. Eva Vorr era uno spettro, la sua morte non avrebbe attirato l'attenzione né sarebbe stata punibile dalla Legge. La signora Merak è una cittadina registrata e microincisa fin dalla nascita, la sua morte improvvisa sarebbe oggetto di discussione nelle sezioni anagrafiche del Centro Statistico. Madre agisce nei limiti della Sua legalità e, attualmente, non considera Sahara Merak come minaccia poiché questa è rimasta l'unica al mondo ad intercettare le suddette lunghezze

Sindrome di LazzaroWhere stories live. Discover now