v. Uragani e farfalle

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Un androide subisce programmazione e attivazione al solo scopo di migliorare le condizioni dell'umanità, atto a servire e implementare l'efficienza di ogni apparato antropico

Un androide può essere violato, danneggiato o demolito da un essere umano. La distruzione non giustificata di un androide è un reato perseguibile penalmente [vedi: DPR - Manuale Diritto Penale Robotico]⸫

⸫Un androide può somministrare piacere fisico/psichico/supporto vitale a un essere umano; non è autorizzato a modificazione per operare l'inverso⸫

Le tre leggi della RR - Robotica Ricreativa, rappresentavano la riformulazione dei principi fondatori del progresso tecnologico: il grande Padre Asimov.

La RR era un colosso mondiale, un ente non governativo ma capitalistico, i cui tentacoli rientravano in quasi tutti i campi della tecnologia: dalla domotica ai viaggi turistici nell'esosfera.

Sahara taceva, nel più totale imbarazzo. Come ho potuto pensare che SETte fosse un malintenzionato? Forse perché lui appartiene a una generazione addirittura futura di androidi, e quindi terribilmente diverso da quelli attualmente in circolazione... Rimuginava, muovendosi a disagio contro il sedile.

Tuttavia, le tre leggi dell'antico Asimov erano da sempre impiantate come parte integrante di ogni robot nel Cor, il nucleo positronico di ogni androide appartenente a qualsiasi generazione. Un androide non avrebbe mai neanche potuto formulare una sola stringa di "pensiero" contro un essere vivente. Nel mondo, non era mai stato registrato alcun caso di criminalità robotica, tantomeno aggressione fisica. Sul fronte opposto, la sezione industriale della Robotica Ricreativa a luci rosse aveva liberato gli istinti più violenti e irrazionali dell'animo umano e li aveva circoscritti nei bordelli statali, legali e fonte di enorme profitto. SET era nato esattamente per tale scopo, ma qualcosa nel suo algoritmo aveva virato verso quello che era il primo robot in carriera, modificato autonomamente e munito di cittadinanza, al pari di un vivente. Nessuno sapeva fin dove quel deejay di fama mondiale si sarebbe spinto.

SETte guidava il suo Linsen privato, un'auto a propulsione magnetica di ultima generazione, in totale silenzio e compostezza.

Sahara, al posto del passeggero, si sentiva nella situazione più assurda della sua vita. Si era lasciata convincere a seguirlo e non aveva la benché minima idea del perché SET la ritenesse speciale tanto da andarla a cercare personalmente. La ragazza appariva come un fagotto avvolto da una felpa larga il triplo di lei, i capelli legati in una cipolla nervosa e il sudore che colava giù per le ascelle puzzolenti per l'attività fisica. Non era il massimo dello splendore. La studentessa intuiva che l'androide non era minimamente consapevole di quanto la stesse imbarazzando e opprimendo con quel silenzio. «Ehm, so che me ne esco come i funghi sulla gelatina ma... tanto per conversare, dammi pure del tu.»

«Sono settato per dare del lei a ogni essere umano. Non ho mai avuto interesse a modificare tale impostazione

Sahara si afflosciò sullo schienale, decisa a distrarsi guardando fuori dalle pareti curve e vitree della capsula Linsen.

Exo era una metropoli dall'architettura vagamente ridondante e mostruosa, soprattutto agli estremi periferici, dove s'innalzavano tanti semiarchi quanti i punti cardinali. Quei sostegni chilometrici erano come costole che mantenevano teso il ventre gonfio e concavo delle cupole protettive a esagoni. Gli edifici avevano le forme più disparate, dai classici grattacieli vitrei di abitazioni e uffici fino all'enorme piramide nera nel cuore della capitale: l'edificio Madre. Il prestigio architettonico seguiva un gradiente concentrico, e questo valeva per ognuna delle sette metropoli mondiali: dal centro verso la periferia, le ville più o meno lussuose dei cittadini lasciavano spazio ai condomini popolari, fino alle aree industriali e le discariche, addossate contro la base parietale della cupola. Le Chiese erano disseminate un po' ovunque, facendo sì che anche i ceti più bassi fossero pervasi e controllati dall'Ordine della Sacra Simmetria, il culto mondiale incentrato sull'algoritmo della Madre.

Sindrome di LazzaroWhere stories live. Discover now