xi. Scottature - parte due

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Piramide


«Le piogge acide che stanno imperversando sull'apparato antropico negli ultimi giorni hanno compromesso lo stato ossidativo degli anelli di ancoraggio, esterni alla cupola di Exo. Sedici squadre di tecnici piramidali sono in viaggio per le procedure di risaname

Con un moto di stizza, lo scienziato spense l'ologramma del notiziario e tornò a guardare pigramente il suo collega, intento ad accarezzare il vetro di un incubatore.

«Sa solo definirlo "esotico", Dottor Venn? Milioni di bit... Una nuova generazione di palombari per l'Intelligence, submetanei* d'esplorazione» una mano grassoccia si schiacciò contro la superficie convessa. «Quel cane del Dottor Idra ha fatto i salti mortali per questo pezzo, poi l'ha mandato qui a far cosa? Lo chiarirà agli investigatori. Mŏdis Idra... creatura magnifica. Un esperimento fallimentare, troppo costoso da portare avanti.»

Nessuna gravità teneva il corpo dell'ittioide, immerso in una larga vasca cilindrica, alta più di un uomo. Le voci sarebbero giunte distorte e ovattate nel mezzo in cui era immerso, molto più denso dell'acqua, se solo Mŏdis fosse stato cosciente. L'ittioide aveva dei capillari cavi infilati dalle branchie, sottopelle, fino agli alveoli polmonari: portavano ossigeno al cuore, dato che si trovava lì già da diverse ore.

«No, caro Regan,» precisò l'altro «Mŏdis è un prodotto bio-ingegneristico perfettamente riuscito. Anni fa, è fuggito dagli Hub dell'Intelligence dopo aver sgozzato sei o sette dello staff. Finché si prostituiva al bordello con la memoria azzerata non era un problema, ma ora guardalo... Forse, non ha mai smesso di essere un soggetto potenzialmente letale.»

Il Dottor Regan si voltò verso la figura alta e gobba di Venn, il caporeparto della sezione d'incubazione piramidale. «Mŏdis appartiene a una nuova specie?»

Il responsabile si lisciò la barba folta e appuntita, le sue iridi baluginavano dietro agli occhiali da vista un po' unti. «No, l'indice genetico di Privia** conferma solo che fa parte di una sottorazza***. Non è un mostro, è meno modificato di quanto si pensa: ad esempio, per quelle protobranchie è bastato disattivare gli inibitori degli archi branchiali, presenti naturalmente nei primi stadi embrionali umani. Mŏdis ha ben pochi geni anfibi, ma molto costosi» il dottor Venn ponderò quella rivelazione, per poi dichiarare: «Pensare che è Ivon Idra, il vero fenomeno da baraccone genetico.»

«Ovvero?» Regan si decise a voltarsi verso la figura alta e curva di Venn, lenta per via dei chili di troppo.

«Basta dare un'occhiata alla sua fonte genica: il signor Tres Idra ha progettato una nuova specie umana e l'unico esemplare è suo figlio. Ha usato la sintetizzazione di Ivon come argomento per la sua tesi di laura magistrale in Eugenetica. Egocentrismo e soldi: la diade perfetta.» Venn si diresse verso la parete attrezzata del laboratorio, settò la revisione dei parametri vitali della cavia e iniziò ad accedere alla nuvola sinaptica di Mŏdis, trovandola un caos di nano-pixel praticamente illegibile. «Dannazione... Perché mai Madre si è lasciata violare in questo modo? Forse sapeva che la mente di Mŏdis non avrebbe retto e non ha sprecato un briciolo di energia per difendersi. L'ittioide ha assorbito un dataset inaccessibile agli umani. Solo Madre può contenerlo e leggerlo...»

Nel frattempo, Regan era rimasto sconvolto dalla vera natura di Ivon. «Che... che ha di tanto diverso da noi, il Dottor Idra?»

Mentalmente, Venn trovò inutile il cancellare la memoria di Mŏdis. Assicurandosi che le onde mnemoniche dell'ogm fossero effettivamente alterate e non interpretabili, decise di non avviare la procedura di elettroshock. Sovrappensiero, rispose alla domanda di Regan: «Piccolezze, ma abbastanza mirate da isolarlo riproduttivamente dal resto dei cittadini. Idra è fertile, "Homo folgarii" è il nome del brevetto. Modesto, il signor Idra, vero? Peccato che suo figlio non può fecondare una donna comune. E Tres non ha più le risorse per sintetizzare una donna folgarii! Ahahah!» una risata grassa gorgogliò dalla trachea dello scienziato, che ultimò le procedure di monitoraggio amniotico.

Sindrome di LazzaroWhere stories live. Discover now