#51

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In questo capitolo ci sono i due capitoli della settimana, non sapevo come spezzarlo in due e quindi ne ho fatto uno solo.

Dopo il disastroso esame tornaste tutti insieme ai dormitori. Con il morale a terra e lo stomaco attorcigliato decidesti di saltare la cena e di festeggiare con gli altri in un altro momento. Qualcuno aveva provato a parlarti ma ti inventasti un mal di pancia e corresti in camera tua, in modo da evitare commenti sull'esame.

Decidesti successivamente di spengere il tuo telefono, salvaguardando la tua salute mentale e il tuo udito, visto che sentire la stessa suoneria per la quarantottesima volta non era proprio la cosa migliore. Dopo quel giorno ti annotasti mentalmente di cambiare suoneria. Joseline, la segretaria di tuo padre, aveva provato a chiamarti innumerevoli volte, ma probabilmente si arrese dopo essere stata reindirizzata alla segreteria per la milionesima volta.

Chiudesti il telefono in un cassetto e apristi Libro preferito, cercando invano un momento di pace, ma ti accorgesti presto di avere troppi pensieri anche per leggere. Frugasti tra altri libri, lasciandoli sparsi sul letto senza degnarti di rimetterli apposto. Decidesti di farti una doccia e di lavarti via tutta la tristezza e pensieri negativi. Dopo esserti lavata e asciugata decidesti di metterti il pigiama, ma l'occhio ti cascò su una maglia in particolare, piegata con precisione sulla tua sedia. La maglia di Katsuki. La prendesti e la annusasti. Profumava di cannella, proprio come lui. Sentendoti inquietante decidesti di metterla via per rendergliela come una persona sana di mente.

Per intendersi, con 'metterla via per rendergliela come una persona sana di mente' intendevi dire indossarla per non rendergliela mai più e tenerla fra i tuoi averi come tesoro nazionale.

Guardasti l'orologio. Le sei del pomeriggio. Troppo tardi per uscire e troppo presto per dormire. Sbuffasti sonoramente e ti mettesti a fare un po' di stretching per ammazzare il tempo, ma proprio nel momento in cui stavi disperatamente cercando di raggiungere la punta dei piedi, qualcuno bussò alla tua porta. Apristi svogliatamente.

"Qualcuno ha ordinato ramen?"

"Katsuki!"

Esclamasti illuminandoti. Nel tuo autocommiserarti ti era passato di mente.

"Hai vinto la scommessa. Non te ne sarai mica dimenticata, giusto?"

Chiese in tono rimproveratorio. Sorridesti colpevole.

"Non importa.- Continuò sospirando rassegnato. -Fai spazio finché è ancora caldo."

Non avevi molta fame, ma qualunque cosa facessi con Katsuki ti sembrava venti volte più bella e divertente, così decidesti di non rovinare tutto.

Ti prendesti un momento per osservarlo. Indossava dei pantaloni grigi e una maglia bianca, probabilmente a maniche corte, visto che le sue braccia erano coperte da una pesante felpa nera. Dopo aver notato la sua felpa realizzasti di avere freddo, ma non avevo voglia di cambiarti, tantomeno in presenza di Katsuki, così decidesti di scaldarti col ramen.

Spostasti i libri dalla scrivania per fare spazio e il biondo vi posò sopra il cibo. Ti squadrò attento.

"A propostito, è la mia maglia quella?"

Chiese indicando la maglia che stavi indossando.

"Ehm... No?"

Dicesti mentendo spudoratamente e coprendola con le mani. Il biondo rise.

"È comoda, non posso farci niente."

Dicesti arrossendo. Il biondo ti passò una mano sulla testa.

"Mangiamo prima che si raffreddi."

Disse soltanto. Quando sentisti parlare di cibo, il nodo allo stomaco piano piano si sciolse, venendo sostituito dalla fame. Prendesti posto accanto a lui e iniziasti a mangiare.

Bora~bakugokatsukixreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora