#36

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Cazzo.

Ti sbattesti la porta di camera tua dietro le spalle chiudendoti dentro. Ti appoggiasti a quest'ultima per poi scivolare a sedere coprendoti il viso. Non è successo veramente. Ripensasti agli avvenimenti recenti. Cazzo. Le mani coprivano l'evidente rossore delle guance.

"...È da tanto che aspettavo questo momento."

Ripensasti. Nella mente si ripeteva tutto in loop, come se ancora non fossi capace di processare quello che era appena successo.

Circa 10 minuti prima, camera Bakugo.

"...È da tanto che aspettavo questo momento."

Il biondo ti guardava sorridendo.

"Smettila di farmi dire cose imbarazzanti."

Gli tirasti un cuscino in pieno viso. Eri rossa d'imbarazzo e non sapevi come tirarti fuori da quella situazione. Il ragazzo afferrò il cuscino, posizionandolo dietro di lui, dove non potevi prenderlo. Il tuo viso si fece improvvisamente rosso non appena vedesti il biondo avvicinarsi.

"Va bene- Sentisti una piccola risata nervosa uscire dalla sua bocca -credo sia il mio turno di dire qualcosa di imbarazzante."

Disse avvicinandosi al tuo viso. I vostri nasi quasi si sfioravano e la sua mano era poggiata delicatamente sulla tua guancia. La sua voce era ferma ma gentile allo stesso tempo. Avevi gli occhi chiusi per l'emozione e la paura, mentre sentivi il suo fiato caldo sul viso.

"Mi piaci."

Lo sentisti sussurrare.

"Me l'hai già detto."

Riuscisti solo a bisbigliare. Eri completamente paralizzata, a tenerti in piedi era solo il tuo ego.

"Pure tu."

Disse lui, non allontanandosi.

"Ti decidi a chiedermelo o devo farlo io?"

Chiedesti scocciata, prendendolo in giro. Il biondo sorrise malizioso. Realizzasti di averlo detto ad alta voce solo dopo aver visto l'espressione sorpresa del ragazzo.

"Che c'è? Come mai sei così impaziente?"

Lo ammazzo.

"Ti conviene chiederlo prima che ti spacchi la faccia o che cambi idea."

Dicesti allontanando un poco il viso e alzando un pugno. Effettivamente minacciare un ragazzo era un metodo di rimorchio piuttosto efficace. Lo sentisti ridere.

"Vado in camera."

Dicesti scocciata, non avevi voglia di farlo divertire ancora per molto. Ti alzasti velocemente, dirigendoti alla porta. Afferrasti la maniglia per uscire ma qualcuno ti afferrò il polso, facendoti girare. Ti aveva colta leggermente di sorpresa, ma ti aveva anche fatto piacere. Non volevi veramente andare in camera.

"Vedo che ci hai preso gusto..."

Dicesti, con evidente sarcasmo.

"Allora?"

Chiese.

"Allora cosa?"

Chiedesti in tono innocente. Lo sentisti mormorare qualcosa, ma non capisti bene.

"Non ti sopporto."

Disse, guardandoti negli occhi.

"Senti-"

Iniziasti a lamentarti, ma venisti interrotta.

"Fammi finire. - Annuisti. - Non ti sopporto, e mi irriti come nessun altro."

Alzasti un sopracciglio. Grazie, lo prenderò come un complimento.

"T/n, vuoi essere la mia ragazza?"

Non ti aspettavi lo dicesse veramente. Il tuo cuore sembrò toccare terra. Il biondo continuava a guardarti, solo allora capisti di non aver ancora risposto.

"Certo che voglio."

Sorridesti e poggiasti le tue labbra sulle sue.

"Si sta facendo tardi. Sarà meglio che vada."

Dicesti, più per imbarazzo che per altro. Uscisti salutandolo timidamente, ed entrasti in camera tua. Sbattesti la porta dietro le tue spalle ed è così che ti trovasti rannicchiata vicino alla porta. Decidesti poi di andare a dormire, nonostante tutto quello che era successo dormisti come un sasso. La mattina dopo ti svegliasti alle 6, grazie alla suoneria del tuo telefono.

"Maledico te e tutta la tua stirpe."

Dicesti rispondendo.

"Buongiorno anche a te principessa."

Sentisti il ragazzo ridacchiare.

"Cos'è, ti manco così tanto?"

"Terribilmente, visto che hai scuola tutto il giorno e che non possiamo vederci a casa devo chiamarti la mattina."

Disse t/nf, mandando la richiesta che accettasto di passare a una videochiamata.

"Odio le videochiamate."

"La tua faccia al mattino mi fa alzare l'autostima."

Disse scherzando mentre si preparava.

"Ma sta zitto, sei solo invidioso perché ho ricevuto i geni buoni e tu sei finito con quella faccia."

Dicesti accendendo la luce.

"Aki mi ha chiesto di uscire."

Disse mentre si cambiava. Devi farlo per forza in videochiamata?

Sweet home Alabama

"COSA?!"

Esultasti, saltando in piedi sul letto. Vedesti il ragazzo arrossire.

"Più che chiesto, mi ha ordinato di uscire con lei."

Disse pensieroso.

"Non che mi sia dispiaciuto, intendiamoci..."

Lo sentisti mormorare e scoppiasti a ridere.

"Sei pessimo. Ora devo andare a prepararmi, parliamo dopo va bene?"

Dicesti ridendo e chiudendo la chiamata, senza lasciargli modo di rispondere. Ripensasti a quello che ti aveva detto su lui e Aki, eri veramente felice per loro. Ti vestiti e lavasti in fretta, indossando l'uniforme scolastica. Incontrasti le ragazze uscendo di camera e un braccio estremamente rosa ti avvolse le spalle.

"BUONGIORNO COINQUILINE!"

Sentisti urlare Mina.

"Se il buongiorno si vede dal mattino, sono proprio messa male..."

Mormorasti, senza farti sentire dalle altre.

"B-Buongiorno."

Sentisti dire Ochako.

"Buongiorno anche a voi."

Dicesti affrettando il passo e scampando alla presa dell'aliena.

"T/n...? Come mai ti sei fermata?"

Sentisti domandare Mina. Davanti a te si trovava il biondo, che era, a detta tua, ancora più bello. Le guance ti si colorarono di rosa al ricordo della sera prima. Come dovevi salutarlo? Un bacio veloce è troppo? E se non volesse farlo sapere in giro? Il biondo si girò notandoti. Anche le sue guance si arrossarono un poco.

"Buongiorno!"

Sentisti urlare Mina.

"Che casino..."

Mormorasti, massaggiandoti la testa.

"Che ho fatto ora?"

Chiese lei, guardando la tua espressione corrucciata.

"Parli troppo."

Dicesti, piantandole un pugno sulla testa. Il biondo sorrise e si avviò verso il plesso dove si sarebbero tenute le lezioni. Faceste anche voi lo stesso e le lezioni cominciarono. Passò così la giornata fra una chiacchiera e l'altra, così presto si fece sera.

Bora~bakugokatsukixreaderWhere stories live. Discover now