#52

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Questo capitolo riprende dall'ultimo rigo del capitolo #51.

[...] "Lo stesso vale per me."

Disse, per poi poggiare le sue labbra sulle tue. Ti accarezzò leggermente la guancia. Anche solo un piccolo gesto del genere era capace di trasformarti le gambe in gelatina. Probabilmente se n'era accorto, perché provvide a sorreggerti stringendo un braccio attorno alla tua vita.

⚠️⚠️ Sapete cosa vi aspetta, leggete a vostro rischio e pericolo⚠️️⚠️

Decidesti di approfondire il bacio, cosa che il biondo assecondò volentieri. Sentisti la sua lingua spingere sui tuoi denti, chiedendoti il permesso di entrare, che garantisti senza pensarci due volte. Affondasti una mano nei suoi capelli, e, se possibile, spingendolo ancora più verso di te, facendo collidere i vostri corpi.

Il ragazzo si allontanò piano dalla tua bocca, per poi sorridere e ritornare sulle tue labbra. Solo questo, non solo ti fece sentire le farfalle nello stomaco, ma anche gli elefanti e il resto dello zoo, (anche se avresti voluto sentire altro nello stomaco).

Dopo questa posso suicidarmi.

Arrossisti al solo pensiero e ti tirasti uno schiaffo mentalmente per averlo pensato. Improvvisamente non sentisti più il suolo sotto ai tuoi piedi.

"C-Che stai facendo? A-attento, no-on vorrei farti male."

Dicesti, inizialmente allarmata. Le tue gambe erano attorno alla sua vita e, per la prima volta, ti trovavi in una posizione dominante rispetto al biondo, che doveva tenere la testa in alto per arrivare alla tua.

"Posso sollevarne tre di te, non sottovalutarmi."

Disse arrogante, tornando sulle tue labbra. Non ribattesti, chinasti il capo e appoggiasti una mano sul suo mento, per aggiustare la posizione della sua testa. Le sue mani, che per sorreggerti erano ferme sulle tue cosce, provocarono una scarica di brividi lungo la tua schiena.

Con due falcate attraversò velocemente la stanza, con te sempre in braccio. Ti faceva sentire ancora una bambina. Venisti appoggiata piuttosto grezzamente di schiena sul tuo letto, per poi vedere Katsuki stagliarsi davanti a te, che sembrava sempre più alto e torreggiante.

Si lanciò ancora una volta sulle tue labbra, con una mano sul tuo fianco e l'altra sulla tua guancia. Apristi e avvolgesti le gambe intorno ai suoi fianchi, per farlo venire ancora più vicino. Sentivi il suo respiro affannato sul tuo viso e il battere del suo cuore ti faceva capire che anche lui si sentiva come te. Sentisti qualcosa massaggiarti il seno da sopra la maglia, un qualcosa che identificasti velocemente come la sua mano. Aveva un ritmo costante e rilassante, che, se fossi stata fatta di cera, sarebbe stato in grado di scioglierti. Allontanò piano la sua bocca dalla tua, emettendo un gemito di piacere mascherato da un suono simile a un ringhio.

"Non hai idea di cosa mi fai."

Disse tuffandosi una volta ancora sulle tue labbra, ma quel contatto non durò molto, poiché decidesti di ribattere arrogante.

"Io invece credo di saperlo."

Dicesti capovolgendo la situazione. Ora era il biondo a essere steso sul letto, mentre te cingevi i suoi fianchi con le tue gambe. Al biondo non sembrò dispiacere. L'ultima volta che ci avevi provato non era andata molto bene, ma non aveva importanza. Questa posizione durò però poco, perché il biondo decise di muoversi.

Sentisti la schiena del biondo alzarsi, facendoti andare indietro. Appoggiasti le tue braccia attorno al suo collo, per garantirti maggiore stabilità ed evitare un'imbarazzante caduta. Questa volta ti ritrovasti seduta a cavalcioni sulle sue gambe. Le sue mani cingevano i tuoi fianchi e la sua lingua era incastrata con la tua. La sua mano destra scivolò velocemente verso la fine della tua maglia, alzandola un poco e infilandovi sotto la mano, toccando la tua schiena. Il contatto della tua pelle nuda contro la sua, anche se solo una mano, ti provocava ondate di endorfine, facendoti sentire come se fossi su un altro pianeta.

Come la sua testa si spostò sul tuo collo anche la sua altra mano si spostò sotto la tua maglia, massaggiandogli i fianchi. Sentisti le sue labbra poggiarsi nell'incavo del tuo collo iniziando a succhiare lievemente. Stavi inconsciamente già pensando a quanti cerotti avresti dovuto mettere. Ridesti piano. Sentisti la bocca del biondo aumentare il ritmo, per poi fermarsi e allontanarsi. Si fermò un attimo, come se stesse contemplando l'opera appena compiuta.

"Posso?"

Chiese. Non riuscivi a vedere il suo viso, ma potevi immaginarti bene la sua espressione. Ti domandasti di cosa stesse parlando, finché non notasti le sue mani sotto la tua maglia, pronte a toglierla. Se possibile, arrossisti ancora di più e annuisti. Prima che potesti dire qualunque cosa, la tua- ormai non più del biondo, visto che te n'eri appropriata -maglia si volatilizzò, prendendo posto sul pavimento, dove era stata sgraziatamente lanciata dal biondo.

Portasti inconsciamente le mani al petto, cercandoti di coprirti in imbarazzo. il biondo appoggiò le mani sui tuoi polsi e avvicinò la sua bocca al tuo orecchio.

"Non coprirti."

Sussurrò, allontanando le mani dal tuo petto. Come vi passò sopra le labbra, sentisti la tua spalla inumidirsi.

La biancheria! Che indossavo oggi? Pensa, t/n, pensa! Pensasti, abbassando lo sguardo ed esultando mentalmente, notando di aver indossato uno dei reggiseni più carini che avevi. Appoggiasti le mani sulla maglia del biondo, ma prima che potesti anche solo chiedere il permesso, l'aveva già tolta lui per te. Fissasti il suo petto. Ogni muscolo, ogni vena e ogni piccola cosa di lui ti sembrava perfetta.

"Ti stai godendo lo spettacolo?"

Disse. Dal tono di voce sembrava molto sicuro di sè, ma come lo guardasti in viso notasti che la sua faccia era coperta da una mano, a nascondere il fatto che stava arrossendo.

"Anche gli occhi vogliono la loro parte."

Dicesti sorridendo e passandogli le mani sul petto, per poi baciarlo ancora una volta sulle labbra. Un bacio a stampo, casto, che dalle labbra si spostò alla mascella e che dalla mascella si spostò al collo, dove ti fermasti. Poggiasti le labbra sul suo collo, inumidendo piano la sua pelle, e iniziando a succhiare, come aveva fatto lui precedentemente.

Sentivi il suo corpo fremere di emozione e le sue braccia percorrere ogni centimetro di pelle disponibile. La nuda pelle del suo petto premuto contro il tuo, coperto solo dal reggiseno, ti faceva sentire come se mille scariche elettriche fossero appena divampate dentro di t e.

Sentisti le sue dita arrivare ai ganci del reggipetto. Ti guardò negli occhi, chiedendoti il permesso, senza parole stavolta. Annuisti abbassando lo sguardo, per non permettergli di guardarti in viso.

"A parole stavolta."

Disse sollevandoti il mento con due dita e costringendoti a guardarlo negli occhi. I tuoi occhi erano fissi nei suoi, come se da un momento all'altro sarebbero potuti diventare un tutt'uno.

Apristi la bocca per parlare, ma quando sarebbe dovuta uscire la voce, si sentì altro. Qualcuno stava bussando alla porta.

⚠️⚠️So che aspettavate questo momento da tanto, e interromperlo con questa consapevolezza mi rende ancora più felice⚠️⚠️

Qualcuno stava bussando alla porta, interrompendo quel magico momento, e riportandovi alla realtà.

Spazio autrice

io a scrivere i temi di italiano per scuola: 50 parole

io su dieci minuti di smut: 2000 parole

e niente ragazzuoli un capitolo intero di lemon🍋🍋

Bora~bakugokatsukixreaderWhere stories live. Discover now