#55

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Sono di nuovo in quel periodo dell'anno in cui ascolto solo Melanie Martinez.

Dopo aver rigettato il pranzo, la colazione e la cena della sera prima, nell'aria era rimasto, oltre un odore poco gradevole, un familiare senso d'angoscia. Pulisti veloce il bagno e ti lavasti i denti due volte, per poi aprire la finestra. Appoggiasti i palmi delle mani al bordo del lavandino per sorreggerti. Alzasti lo sguardo verso il grande specchio. Le tue occhiaie erano più visibili del solito e le guance erano arrossate, come se fosse passato qualcuno a stropicciarle. Ti gettasti dell'acqua ghiacciata in viso ed esalasti rumorosamente un sospiro malinconico.

"Se solo all'esame non mi fossi messa a litigare..."

Esclamasti asciugandoti il viso.

"Però se l'è cercata."

Dicesti tornando in camera. Per paura delle chiamate non toccavi il tuo telefono da due giorni. Ovviamente ti aspettavi sarebbero venuti a cercarti, ma al momento dell'esame non eri capace di gestire tutte le emozioni che ne sarebbero derivate, così preferisti spengerlo. Decidesti di accenderlo in quel momento. Premendo il pulsante laterale accendesti il dispositivo, facendolo vibrare. Quando si accese, la barra delle notifiche sembrava impazzire.

La prima cosa che facesti, dopo aver imprecato, fu cancellare la cronologia chiamate, eliminando così bel 97 chiamate. Ti spostasti su Instagram. Le ragazze, quasi tutte tranne Ochako che non aveva uno smartphone, ti avevano inviato qualche meme o post divertente. Apristi whatsapp e, con tua sorpresa, t/nf non era il solo ad averti scritto. I tuoi occhi si fiondarono sulla chat del biondo.

Ieri, 18:47

Katsuki

Come lo vuoi il ramen?

Ieri, 18:49

Katsuki

Oi

Ieri, 19:16

Katsuki

Sto per portarti la cena, aprimi

Sorridesti come una scema pensando a quello che era successo la sera prima. Avevate mangiato il ramen insieme, avevate scherzato e avevate passato del tempo insieme. Involontariamente, tornasti indietro col pensiero a poco dopo la cena, ricordando quello che successe poco dopo aver mangiato. Ti tornò in mente il suo tocco caldo sulla tua pelle, le sue morbide labbra rosee che si poggiavano sulle tue, la sua presa sui tuoi fianchi e- Smettila t/n, stai sbavando. Pensasti schiaffeggiandoti.

Sentisti qualcuno bussare alla tua porta. Ti guardasti velocemente allo specchio e andasti ad aprire.

"Professore?"

Esclamasti perplessa alzando gli occhi all'altezza del suo volto. Aveva una pila di fogli in mano e l'aria stanca.

"T/c, sono venuti in presidenza i tuoi genitori e ti stanno aspettando, sarebbe meglio se ti dirigessi lì seduta stante. Posso mandare qualcuno ad accompagnarti se non sai dov'è la presidenza."

Annuisti, ingoiando rumorosamente.

"Va tutto bene? Vuoi dirigerti in infermeria?"

Chiese, abbassando lo sguardo.

"No, non importa, grazie. Mi dirigo subito lì, scusi il disturbo."

Scuotesti la testa sputando fuori parole confuse e veloci, dopodiché ti chiudesti la porta alle spalle e ti dirigesti in presidenza. Dopo circa dieci minuti ti trivasti davanti alla grande porta in legno. Il silenzio che vi era fu rotto dal tuo bussare.

Bora~bakugokatsukixreaderWhere stories live. Discover now