#13

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T'incamminasti verso camera tua e, una volta entrata, ti richiudesti la porta dietro.

"Ehi..."

Sorridesti. Il ragazzo ti si lanciò addosso, abbracciandoti.

"Quando ho saputo che eri finita in ospedale ero terrorizzato, sono felice che tu stia bene."

Sorridesti, ricambiando l'abbraccio.

Il nome del fratello lo scegliete voi, non ho fantasia, sarà indicato con t/fn.

"Non m'interessa quello che pensa nostro padre, per me sarai sempre il numero uno."

Nonostante fosse nato senza quirk, Tu e T/nf siete sempre stati insieme, mangiando le stesse cose e vivendo le stesse esperienze; finché tuo padre non decise di dare un taglio netto alla vostra relazione.

Già da un paio di anni i suoi pasti si svolgevano in una stanza diversa, dormiva in un piano diverso e andava in una scuola diversa. Era come se non fosse loro figlio.

"Un giorno, quando avrò la mia agenzia, troverò il modo di farti andare via da qui! Potresti abitare in un superattico o in una casa di campagna e fare ciò che vuoi, quindi tieni duro!"

Era quello che continuavi a dirgli. Ultimamente vi vedevate poco, a causa dei tuoi allenamenti sempre più frequenti e a causa dei tentativi di vostro padre di separarvi.

"Anche se non hai un'unicità per me sei speciale lo stesso, lo sai questo, vero?"

Dicesti.

"Non mi interessa averne una. Forse prima poteva anche interessarmi, ma ora è l'ultima cosa che voglio. Figuriamoci se mi metto ad allenarmi in palestra come fai te!"

Disse, facendomi ridere.

Era, in realtà, un bel ragazzo, e sapevi con certezza che si allenava di nascosto in palestra.

"Sono felice di avere il mio fan numero uno qui, perché ho veramente voglia di stracciarlo a qualche video-game."

Dicesti, facendolo salire sul tuo letto e prendendo un controller.

Sorrise e si sedette vicino a me.

"Stai pure certa che non mi farò battere!"

"Ma se vinco sempre!"

Dicesti, prendendolo in giro.

"Questo è perché ti lascio vincere."

Disse, facendoti il solletico.

Passaste la serata così, tra giochi e chiacchiere.

Forse, se non ci fosse stato lui, la tua vita sarebbe stata molto più triste.

Passò una giornata e tornasti a scuola.

Nella via verso la UA incontrasti il biondo, come ormai facevi ogni mattina.

"Katsuki! È passata solo una settimana, sembra di più-"

Non finisti la frase che ti piegasti in due dalle risate.

"Non ridere, ti ammazzo."
Disse secco.

"Hanno preso la piega, anche se li lavo non tornano come prima."

Non riuscisti a trattenerti più e scoppiasti a ridere ancora più rumorosamente, ricevendo un libro sulla testa, che ti fece tornare tranquilla.

"Non sono così brutti, insomma, ti stanno bene."

Dicesti prendendolo in giro, ancora con le lacrime agli occhi.

"Chiudi quella bocca."

Annuisti deglutendo. A volte ti dimenticavi di avere accanto un esplosivo camminante.

Ti mettesti le cuffiette, offrendo un auricolare al biondo, che accettò riluttante.

"Che musica ti piace?"

"Indifferente."

Facesti partire una playlist.

Arrivaste alla UA in tempo, prima di conoscere il biondo era raro vederti arrivare puntuale.

Arrivaste in classe e il ragazzo dai capelli rossi lo prese in giro, lo stesso fece un ragazzo col nastro adesivo ai gomiti.

La versione da cancelleria di spiderman.
Ridesti alla tua stessa battuta e andasti a sederti.

Dopo le ultime giornate l'incontro con Stain era ormai un ricordo, anche se notasti che Iida e Midoriya ancora sembravano tesi.

Qualche ragazzo fece commenti e ti fece qualche domanda sulla questione, ma liquidasti ogni cosa e ti sedesti tirando fuori i libri.

Ochako disse qualcosa sulla sua settimana, ma non la stavi ascoltando, ti concentrasti sulla sua espressione.

"Fai quasi paura, se mantieni quella espressione farai scappare i bambini."

Dicesti ridendo.

Lei arrossì e si mise la mano dietro la testa mostrando imbarazzo.

"Dopo andiamo al centro commerciale? Non ci sono ancora stata, invitiamo anche Midoriya e Iida visto che siete amici."

Dicesti, era raro per te proporre un'uscita in un giorno scolastica, ma avevi bisogno di una nuova borraccia, visto che avevi perso la tua.

Ti girasti.

"Vieni anche tu?"

Chiedesti al bicolore.

"Ho da fare oggi, magari un'altra volta."

Sorrise, facesti lo stesso.

"Peccato, ti perderai un sacco di dolci."

Dicesti con sguardo divertito.

"Magari... Posso venire, ma per poco."

Sorridesti.

"E tu?"

"Mh?"

"Vieni?"

"Non ho tempo per queste cose."

Disse il biondo, non ti sorprese.

La giornata andò avanti e vi ritrovaste al centro commerciale.

Non successe nulla di particolare, passaste un paio d'ore piacevoli e poi vi salutaste.

Tornasti a casa nel tardo pomeriggio e ti mettesti a studiare.

Potrei abituarmici.

Spazio autrice

Divido questa giornata in due giorni perché dell'esercitazione volevo parlarne nel prossimo capitolo, spero non vi dia noia.

Scusate se è corto ma a scuola ci stanno distruggendo, aggiornerò di nuovo martedì.

Bora~bakugokatsukixreaderWhere stories live. Discover now