You would kill me

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Harry

7:30

Un raggio di sole entra dalla finestra della stanza, illuminando il volto di Harry, ancora con la testa sul cucino, i capelli scompigliati e la bocca leggermente socchiusa, con il braccio sotto il cuscino. Quel raggio di sole lo fece mugugnare un po', facendogli poi passare una mano sugli occhi che si stavano aprendo. Si mise con la schiena sul materasso e sbatte le palpebre tre o quattro volte prima di aprire completamente gli occhi e trovarsi a fissare il soffitto completamente bianco. Con un movimento lento del braccio prende il telefono ancora attaccato al carica batterie e accende il display.

"Cazzo, sono in ritardo" esclama gettando il telefono sul letto e alzandosi velocemente, si fionda in bagno, si toglie il pigiama grigio che indossa e si mette in doccia, apre l'acqua e il getto gelido gli cade sulla schiena facendolo sussultare. La doccia dura si e no 10 minuti, esce e si avvolge un asciugamano intorno ai fianchi lasciando la V quasi del tutto scoperta. Esce velocemente dal bagno con ancora i capelli gocciolanti e, entrando in camera, apre l'armadio e cerca qualcosa a caso da mettere. Alla fine opta per una felpa dell'Adidas e i pantaloni grigi della tuta. Indossa le All Star ormai rovinate dal tempo, afferra il telefono e lo zaino ed esce dalla stanza e da casa. Arrivato a scuola quasi correndo saluta Liam e James, già davanti alla porta per entrare.

"Finalmente ci hai degnato della tua presenza Styles, pensavo non arrivassi più" dice James in modo ironico e Harry gli fa una smorfia per risposta. Parlano loro due per 5 minuti mentre entrano mentre Liam sta in disparte, con la testa bassa. Harry se ne accorge così gli circonda le spalle con un braccio: "Che succede Payno?"

"Nulla Harry, tranquillo" dice alzando lo sguardo e abbozzando una smorfia che doveva essere un sorriso ma che non si avvicinava per nulla.

"Dai Liam ti conosco, c'è qualcosa che non va. C'entra Zayn?" chiede Harry. Liam a quelle parole sgrana gli occhi: "E tu che ne sai di Zayn?"

"Eddai come se fossi stupido, l'ho letto il mittente quando ti ho preso il telefono e non ci ho creduto alla storia che dovevi andare da tuo nonno, so che ci vai solo la domenica quindi presumo che vi siete visti, che è successo?". Finita la frase la campanella suona e non da il tempo a Liam di rispondere. Prendono posto al banco, Harry, appoggia il mento sulle braccia incrociate e appoggiate sul banco senza ascoltare ciò che il prof sta dicendo. Ad un certo punto la sua gamba vibra, così tira fuori il telefono dalla tasca e, senza farsi beccare, legge il messaggio che gli è appena arrivato: 'Siete invitati alla mia festa di stasera'. Harry rimette il telefono in tasca, prende un foglio dal suo zaino e ci scrive sopra qualcosa per poi passare il pezzo di carta agli amici, che si girano verso di lui e annuiscono. Dopo 4 ore la campanella che segna la fine della giornata suona e i tre si alzano fiondandosi fuori da scuola.

"Ci troviamo direttamente a casa di Logan" e si gira andandosene. Cammina per la strada, immerso nei suoi pensieri fino a quando una macchina quasi non lo prende sotto. Harry, di riflesso si butta sul marciapiede cadendo per terra. La macchina si ferma in mezzo alla strada e scende un ragazzo che doveva avere più o meno la sua età. Si china su Harry, che lo guarda riconoscendo quegli occhi.

"Oddio scusa, non ti avevo visto" dice il ragazzo con gli occhi nei quali Harry si era perso. Dopo qualche secondo rimette la testa a posto e si accorge di ciò che è appena successo.

"Ma tu e uccidermi andate d'accordo scusa? Prima al bagno della festa e ora in macchina. Ho capito che mi odi e il sentimento è reciproco ma non c'è bisogno di uccidermi" dice Harry in tono acido ma ancora fissando gli occhi profondi e blu di quel ragazzo.

"Io non voglio ucciderti Harry, anche se mi farebbe piacere ma non voglio passare la mia vita in prigione per aver ucciso uno stronzo" dice Louis in tono ironico e con un sorriso bastardo sulle labbra.

More Than This (Larry-Ziam)Where stories live. Discover now