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Harry

Sapeva che se ne sarebbe andato, lo sapeva benissimo, ma dall'averne la consapevolezza a vederlo era tutt'altra cosa. Gli fece male, più male delle parole che gli aveva rivolto dopo quel pomeriggio, più male di quanto gli avevano fatto i vetri dello specchio alla mano, ora fasciata con delle garze. Lo sapeva e lo aveva visto, aveva visto la seconda persona che ha amato e ama sparire come fumo. Non era stato semplice aprirsi con lui, non era stato semplice vedersi di nuovo, gli sembrava di essere tornato a quel giorno, a quando era diventato un assassino e non biasimava Lou, avrebbe fatto la stessa cosa se fossero in posizioni invertite. Anche lui se ne sarebbe voluto andare e scappare da se stesso, sapeva che forse era meglio così, sapeva che Lou aveva fatto la scelta giusta anche se questo lo distrusse. Non lo avrebbe costretto a rimanere o tornare, non lo avrebbe costretto a rivederlo, voleva che fosse libero, felice e lontano dal mostro che era diventato.

Si sentiva terribilmente solo in quella stanza di ospedale. I giorni passavano e ogni volta che i ragazzi entravano nella sua stanza sperava di vedere con loro anche Lou ma una parte di lui, la più grande e la più razionale sapeva che non avrebbe più rivisto il blu profondo di quegli occhi che l'avevano fatto innamorare. Gli mancava come manca l'ossigeno sott'acqua, come manca l'acqua alle piante in una afosa giornata d'estate e quel giorno non fu diverso, per niente.

I suoi amici entrarono nella sua stanza, Zayn e Liam mano nella mano. Aveva saputo cosa era successo con la famiglia di Zayn ed era felice che ora fosse tutto risolto, ed era ancora più felice di sapere cosa Liam aveva in mente. Li adorava insieme ma la parte meno razionale di lui era invidioso, invidioso che con Lou non fosse andata come sperava, invidioso che loro si potessero amare, invidioso del fatto che entrambi erano perfetti, nessuno dei due era un mostro, nessuno dei due avrebbe mai ferito l'altro di proposito. Non si sarebbero allontanati neanche con un uragano in città e sapere di non poter fare lo stesso con il suo Lou, beh, lo faceva stare male anche se sapeva che era solo colpa sua.

"Hey Styles, come stai oggi?" chiese Zayn. Notava l'acidità nel suo tono, probabilmente aveva visto e parlato con Lou, gli aveva raccontato la sua storia, gli aveva detto come stava male per colpa sua. Probabilmente era Liam che lo tratteneva dal prenderlo a pugni ma glielo avrebbe lasciato fare perché aver ucciso Melody e, ora, fatto del male e aver perso Lou lo stava logorando dentro ogni giorno, forse con i pugni del mulatto sarebbe stato meglio.

"Una merda"

"Beh, devi essere felice, domani sarai dimesso" disse Liam.

"Sai che non posso essere felice neanche volendo" poi spostò lo sguardo verso Zayn e, un po' tremolante, glielo chiese: "Come sta Louis?"

"Beh Harry, sarò sincero. Non lo vedo da quella sera, l'ultima che è stato qui. Non risponde al telefono né ai messaggi, non esce di casa nemmeno per venire a scuola e, per non pesare, sono andato a dormire da Liam in questi 3 giorni quindi non sta bene, per niente". Quelle parole gli fecero pizzicare gli occhi, non voleva che Lou stesse male per colpa sua ma doveva pensarci prima di avvicinarsi troppo pericolosamente e di innamorarsi.

"Mi-Mi dispiace davvero Zayn, non avrei voluto fargli del male perché-perché io lo amo e l'ultima volta che avrei voluto fare era ferirlo. Ho tentato di allontanarlo facendo lo stronzo ma si avvicinava sempre di più e io mi stavo innamorando così ho iniziato a lasciarmi andare finchè non mi ha detto 'ti amo'. Ho avuto paura e mi dispiace, davvero". Eccole lì, le lacrime per un amore che non si sarebbe potuto vivere, per una storia mai iniziata ma già finita, per colpa di quello che era successo in passato. Era cambiato, sì e non avrebbe mai potuto fare del male al suo lui come aveva fatto a Melody ma la paura era più forte. Usava le mani solo quando qualcuno feriva ciò o chi amava e non avrebbe mai più usato la violenza sulla persona che amava ma la paura del mostro che era stato e che ancora viveva dentro di lui lo faceva rabbrividire.

More Than This (Larry-Ziam)Where stories live. Discover now