Lacrime amare

164 15 4
                                    

Harry

Dopo essersi cambiati si dirigono verso il campo da golf. James, anche se non lo da a vedere, ha paura per la partita di sabato contro Niall. Tutte le volte che lo hanno preso in giro da quando abita a Londra gli hanno fatto perdere fiducia in se stesso e, dopo che l'ha battuto una volta, ha paura di fare una figura di merda davanti alla sua famiglia, al suo allenatore e, se verranno, i suoi amici.

"Voi ci sarete vero?" chiede James come se avesse bisogno di un appoggio.

"Certo che ci saremo. Siamo i tuoi migliori amici, non ci potremmo mai perdere una cosa così importante" dice Liam per incoraggiare e sostenere James.

"Certo, almeno, magari, trovo anche qualche ragazza da farmi" dice Harry pensando di essere spiritoso ma né James né Liam ridono. "Ok scusate, ero ironico. Ovviamente vengo solo per te e sono sicuro che lo batterai. Ora giochiamo" e si mettono a giocare. James centra quasi tutte le buche mancandone solo 3: "Non ce la farò mai" esclama lanciando la mazza dopo aver mancato l'ultima.

"Certo che ce la farai, ne hai mancate solo 3" dice Liam guardando il suo amico e convinto di quell'affermazione.

"No, non ce la farò, l'avete mai visto giocare? il massimo di buche mancate che ha fatto è stata 1 e io? 3? Non ce la farò mai". Sentendo quell'affermazione Harry lo prende per un braccio, strattonandolo e dicendo tutto d'un fiato: "Stammi a sentire Corden, è stata una giornata di merda quindi non voglio sentire ste stronzate, tu sei forte e hai tutte le carte in regola per poterlo battere e io e Liam saremo lì a fare il tifo per te, quindi smettila e datti una mossa. Tu ce la farai". Mentre sta riprendendo fiato Liam apre la bocca e dice: "Wow, Harry Edward Styles che dice qualcosa di sensato, che strano" poi si rivolge verso James: "e comunque ha ragione, tu ce la farai, devo solo avere un po' più di fiducia in te stesso, non importa ciò che ha detto o dice la gente, tu sei straordinario e riuscirai a batterlo, e nel caso non ci riuscissi saprai di aver dato tutto te stesso". Dette queste parole riprendono a giocare, rifacendo il percorso da capo. Questa volta ne ha sbagliata solo una.

"Che cosa ti avevamo detto? Andrai alla grande" dice Harry, poi un messaggio lo interruppe: "E' mio padre, vuole che torni a casa per una cena di 'famiglia' insieme a Caroline ma non ho voglia di andarci da solo, vi va di venire con me? Vi prego, infondo fate parte della mia famiglia"

"Accettiamo volentieri" dissero in coro i due amici, così si dirigono verso lo spogliatoio, si fanno una doccia, si cambiano e si incamminano verso casa di Harry. Ci mettono 15 per arrivare e quando Harry apre la porta sente un odore di pollo arrosto e patate al forno. Subito dopo arriva suo padre: "Ciao Harry, ragazzi che piacere vedervi. Harry posso parlarti in privato" dice il padre e senza che il figlio potesse contraddire egli era già dall'altra parte dell'ingresso.

"Arrivo subito ragazzi"

"Sisi, vai pure, noi ti aspettiamo qui" dice James in modo pacato. Harry raggiunge il padre, che sembra essere sul piede di guerra: "Ti avevo detto di venire da solo"

"No, tu mi avevi detto che dovevo venire per una cena di famiglia e Liam e James fanno parte della famiglia quanto me quindi non discutere perché non li manderò via. Se vanno via loro vado via io, sappilo" e si allontana senza dare al padre il tempo di rispondere.
"Allora ragazzi, andiamo in sala da pranzo" torna Harry e dirige gli amici in una stanza con il tavolo apparecchiato alla perfezione e Caroline che aspetta dalla parte più lontana del tavolo.

"Ciao Harry, e loro chi sono?"

"Ciao" dice in tono seccato. Liam se ne accorge e gli tira una gomitata.

"Io sono Liam e lui è James, siamo i migliori amici di Harry, è un piacere conoscerti" dice Liam in tono pacato e cortese. È sempre stato così, lui è educato e sa comportarsi, Harry a volte lo invidia, vorrebbe saper essere come lui ma non ci riesce. Il padre di Harry entra dalla porta: "Prego ragazzi, sedetevi pure" e fa cenno ai tre amici di sedersi, poi si dirige verso il posto a capotavola e si siede. Caroline, che intanto era andata a prendere la cena dalla cucina, entra con un vassoio enorme, con dentro un pollo intero arrosto e contornato di patate.

"L'odore è delizioso cara" dice il padre di Harry guardando la sua compagna.

"Si, proprio delizioso" dice Harry, in un tono sarcastico che solo i suoi amici sono in grado di capire.

"Grazie mille Harry, mi fa piacere che l'odore ti piace" dice lei in tono quasi felice ma Harry alza gli occhi al cielo e in modo svogliato dice: "Sisi"

Dopo che ha riempito i piatti anche Caroline si siede e cominciano a mangiare.

"E' davvero buono" afferma Liam "complimenti, davvero ottimo"

"Allora ragazzi come è andata oggi a scuola?". I ragazzi si guardano, poi Harry si gira verso il padre e dice: "Sono stato sospeso"

"Harry dimmi che stai scherzando?"

"No, non sto scherzando"

"Che cos'hai fatto di nuovo?"

"Ho preso a pugni uno che ha preso per il culo me e James"

"E questo ti da il diritto di picchiarlo? Pensavo di averti insegnato meglio di così"

"Non mi hai insegnato un cazzo tu. Non ci sei mai! Ti lamenti tanto della mamma che ci ha abbandonati ma tu stai facendo lo stesso!"

"Non mi parlare così, sono sempre tuo padre"

"Padre è chi cresce i figli, e io mi sono cresciuto da solo quindi no, per me sei solo Albert"

Liam fa un cenno a James, che annuisce: "Noi è meglio se andiamo, è stato un piacere averla conosciuta" dice rivolgendosi a Caroline, poi guardando il padre di Harry dice: "Signor Styles, grazie per l'ospitalità, è stato un piacere averla rivista"

"Ciao ragazzi" dice il padre.

"Vi accompagno alla porta" dice Harry rivolgendosi agli amici.

Usciti dalla porta James si rivolge ad Harry: "Non credi di essere stato un po' crudele?"

"No James, mi sono rotto le palle. Torna un mese su 12 e pretende che gli porti rispetto e lo tratti come un padre. NO! Voi sapete cosa ho passato quando la mamma ci ha abbandonati e so che anche per lui è stato difficile ma non è una giustificazione"

"Lo so Harry" afferma Liam "Però mettiti nei suoi panni, era sua moglie e tua madre"

"E io sono suo figlio!" dice con la voce spezzata.

"Noi andiamo, mi raccomando stai tranquillo" conclude Liam e lo abbraccia. In quell'abbraccio, che per Harry è come una casa, comincia a piangere. Fa il duro ma è una corazza che cade solo con James e Liam.

"Grazie di esserci ragazzi" dice tra un singhiozzo e l'altro.

"Ci saremo sempre. Ora rientra e vai in camera tua. Cerca di riposare, ci vediamo domani dopo scuola"

"Va bene, a domani" dice asciugandosi con la manica della felpa le lacrime, poi si gira e rientra in casa. Senza sentire e guardare nessuno si dirige in camera sua e chiude la porta a chiave. Si sdraia sul letto, prende il computer e comincia la sua serie preferita su Netflix: Shadowhunters.

Ad un certo punto sente bussare alla porta: "Harry, apri, sono io"

"Papà vattene, non ho voglia di parlare" e alza tutto il volume del computer ma suo padre non si arrende e continua a bussare e a chiamarlo fino a che Harry non si stufa, si alza dal letto, gira la chiave e apre la porta. "Cosa vuoi?"

"Scusarmi. Senti Harry, so che ti manca la mamma, manca anche a me"

"A me non sembra, ti sei trovato una di 10 anni più giovane che cucina e pulisce, vai in giro per il mondo, cosa ti manca esattamente?"

"Tu Harry, e tua madre. Mi manca la famiglia"

"Dovevi pensarci prima. Buonanotte" e sbatte la porta in faccia al padre. Ritorna sul letto e fa ripartire la puntata. Senza che se ne accorge comincia a piangere: 'E' la serie tv, questa parte è molto triste' ma anche se lo ripete in continuazione a se stesso sa che non è la serie. Ha avuto un'infanzia difficile e il suo modo di sfogarsi è urlando, litigando e prendendo a pugni ma quando è da solo le emozioni vengono a galla e, anche se lui non vorrebbe, piange. Pensa che piangere sia da bambini o da femminucce ma James e Liam gli hanno insegnato che non è così. Tutti possono provare emozioni e piangere è umano. Con il computer ancora accesso si addormenta, con l'immagine di sua mamma che esce dalla porta di casa e non torna più.

More Than This (Larry-Ziam)Место, где живут истории. Откройте их для себя