Compleanno

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Louis

"Ciao papà" dice Louis sbadigliando ed entrando in cucina.

"Buongiorno, pronto per una nuova settimana?"

"Neanche un po'" dice sedendosi a tavola. Suo padre ha preparato una spremuta d'arancia e i muffin al cioccolato: "Erano i preferiti di mamma" dice Louis in tono triste, quasi nostalgico.

"Lo so figliolo, oggi sarebbe stato il suo compleanno"

"E' vero, però papà ti prego, non bere come l'anno scorso"

"Tranquillo non lo farò. Stasera lo passiamo insieme?"

"Certo, dopo scuola esco con i ragazzi e poi vengo a casa". La conversazione finisce così, nessuno dei due ribatte, nessuno dei due parla. Gli unici rumori che si sentono sono quelli dei loro respiri e quello del cibo che viene sminuzzato dai denti. Appena finiscono la colazione suo padre sparecchia mentre Lou va a farsi una doccia. Il bagno è piccolino, però la doccia è molto moderna. Si leva il pigiama rimanendo completamente nudo, i capelli scompigliati, i tatuaggi in piena vista e gli addominali che sporgevano. Entra e accende l'acqua, che gli cade sulle spalle. All'inizio il getto è lento, per poi essere più veloce. L'acqua non è né troppo calda e né troppo fredda. Mette sotto il getto la testa e comincia a bagnarsi i capelli. Poi apre lo shampoo al cocco, se ne mette un po' sulla mano e comincia a lavarsi la testa. Fa due lavaggi, di solito. Poi prende la spugna e il bagnoschiuma e si lava il corpo: il collo, le braccia, il petto, le gambe, le parti intime, dopo si sciacqua. Il bagnoschiuma scivola sulla sua pelle insieme all'acqua, lasciando solo il profumo di vaniglia. Chiude l'acqua e prende l'asciugamano, esce dalla doccia e comincia ad asciugarsi. Poi si veste con un paio di pantaloni della tuta neri e una felpa bianca. Prende, poi, il phon e si asciuga i capelli. Esce dal bagno, si mette le scarpe, prende lo zaino, saluta suo padre ed esce. Niall è già fuori da scuola. Strano che arrivi prima di Louis, di solito è sempre in ritardo.

"We Tomlinson, oggi andiamo al bar, voglio sapere perché Virginia non è venuta"

"Va bene ma io dovrò essere a casa per le 18, oggi sarebbe stato il compleanno di mamma e papà lo vuole passare con me"

"Va bene, non c'è problema, come sta?"

"Chi? Papà?" chiede, Niall fa un cenno di affermazione con la testa "Beh diciamo che l' ultima volta che ha bevuto è stata quando siete venuti voi quella sera. Ero molto arrabbiato, ecco perché, penso abbia smesso, però oggi mi ha promesso che non berrà più. Non so se credergli" Nel frattempo Zayn è arrivato e, anche se a metà discorso ha capito subito di cosa stavano parlando. La campanella suona e i ragazzi si avviano in classe. Alla prima ora hanno filosofia.

"Studiato per il recupero?" chiede Zayn di fianco a Louis.

"Si, so tutto, spero che vada bene questa volta. Tu invece? Studiato?" chiede Lou e Zayn fa un sorrisetto che fa intendere a Lou la risposta: "Non so neanche perché te lo chiedo". Entrano in classe e la professoressa, sempre con i suoi tacchi a spillo e la sua valigetta nera, è già seduta alla cattedra. I tre amici si siedono ai loro posti, chiacchierando nei 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni. Zayn prende il telefono e scrive un messaggio.

"A chi scrivi?" chiede Niall cercando di sbirciare sul telefono del suo amico ma, quest'ultimo, gira il telefono dall'altra parte per non farglielo vedere.

"A nessuno" dice. La campanella suona, senza dare il tempo a Niall di rispondere.

"Bene ragazzi, oggi faremo il recupero" e comincia a dire tutti i nomi di chi ha preso insufficiente.

"Malik, Tomlinoson...." e gli consegna il test. Il test dura un' ora e venti. Louis conclude alla fine del tempo e lo consegna alla professoressa. Le ore dopo passano abbastanza in fretta e l'ultima campanella suona. I ragazzi prendono gli zaini, le giacche ed escono. Si dirigono al bar "Rolling Stone" ed entrano. Niall intravede Virginia che sta preparando un caffè.

"Dai innamorato, prendiamo un tavolo" dice Zayn cercando di far togliere lo sgurardo incantato di Niall verso Virginia.

"Sisi arrivo" e tutti e tre si siedono al tavolo.

"Come è andata filosofia" chiede Zayn a Louis.

"Bene, credo. Ho risposto a tutto"

"Ciao ragazzi" una voce timida e femminile viene verso di loro. Era Virginia, che guarda prima tutti e tre per poi fermarsi su Niall: "Scusa se non sono venuta sabato, mi avrebbe fatto molto piacere ma mia nonna non è stata bene"

"Non ti preoccupare, sarà per la prossima" dice Niall in tono calmo e confortante "E ora come sta?"

"Un po' meglio ma è ancora a casa malata, oggi dopo il lavoro vado a trovarla, comunque, cosa vi porto?"

"3 caffeè normali" dice Niall senza smettere di guardarla. Lo sguardo è uno di quelli innamorati, dolci, persi. Virginia ricambia lo sguardo e poi va verso il bancone dicendo un semplice "Arrivano".

"Sei proprio innamorato eh" dice Zayn, al quale arriva un messaggio.

"E tu invece? Cosa ci nascondi? È da stamattina che ti arrivano messaggi in continuazione, non è che hai la fidanzata e non ce lo hai detto?" risponde in tono sfacciato Niall.

"Io la fidanzata? Ma sei pazzo"

"Beh allora chi è che ti scrive?" chiede Lou intromettendosi.

"Ma....è...mia...si mia sorella. Ha bisogno di aiuto per un ragazzo che le piace e mi sta scrivendo"

"Sisi certo" dice Lou.

"Ecco i caffeè" dice Virginia guardando Niall "Senti Niall, stavo pensando, ti va di accompagnarmi da mia nonna dopo e poi fare un giro?"

"Si, cioè, perché no? Si, assolutamente"

"A dopo allora" dice guardandola intimidita.

"A dopo" risponde Niall guardandola andarsene e bisbigliando: "E' bellissima"

"Si Niall, sei cotto. Comunque ragazzi io devo andare, mio padre mi aspetta" dice Louis alzandosi e avviandosi verso casa. Arriva davanti alla porta, la apre e un profumo di lasagne gli inonda le narici.

"Papà sono a casa" dice ciudendosi la porta alle spalle e entrando in cucina. La tavola era già preparata per tre. Lo fa sempre. Apparecchia anche per sua mamma quando è il suo compleanno.

"Ciao figliolo, siediti che è quasi pronto"

"Hai fatto il piatto preferito di mamma"

"Si" dice mentre tira fuori dal forno la teglia di lasagne. Prende una spatola da cucina e mette un pezzo di lasagna nel piatto di Lou e, dopo, nel suo. Si siede e cominciano a mangiare, chiacchierando e sorridendo come non facevano da tempo, con il pensiero di sua mamma nella testa esclama: "Mi manca"

"Anche a me" risponde il padre.

More Than This (Larry-Ziam)Where stories live. Discover now