𝒞𝒽𝒶𝓅𝓉𝑒𝓇 𝟷𝟼

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"So che ti piace questa vista Y/N"

Non aveva tutti i torti, stare nella doccia con Draco Malfoy non era una cosa da tutti i giorni, ma se non avessi scoperto che era un mangiamorte probabilmente sarei stata molto più tranquilla. 

Mi si avvicinò accattivante facendomi rimanere attaccata al muro, come ormai mi era da abitudine stare. 

Osservai attentamente come l'acqua gli stesse bagnando i capelli e di come scendevano le goccioline sul corpo e sul petto, una vista così era sicuramente da film, e anche molto illegale. Si avvicinò lentamente al mio viso e disse "Hai paura vero? Lo vedo nei tuoi occhi" gli feci un no con la testa, non avevo paura di lui, ma di quello che gli aveva fatto il marchio.

Mi prese il viso con una mano e mettendo l'altra nella mia schiena facendola scivolare sempre più verso il basso, gli misi le mani sul petto e facendole passare per le spalle per poi prendergli il collo e avvicinarlo a me per baciarci. Il bacio col passare dei secondi si faceva sempre più intenso, mi mise in braccio a lui e lo facemmo, emozione unica come sempre con Malfoy.

Poco prima di venire Draco si fermò, lo guardai e dissi "Vieni Draco" e venne, la scena era alquanto bollente che non ci eravamo resi conto che l'acqua col passare del tempo era diventata fredda. 

Uscimmo dalla doccia e ci coricammo sul letto, io ero alla sua sinistra, gli strinsi la mano e gli guardai il braccio dicendo "Draco.. perchè?", mi tolse velocemente il braccio dalle mie mani e disse "Non te ne frega un cazzo Rivera", mi alzai velocemente, mi misi un felpone e dei pantaloncini corti, aprì la porta e dissi "Esci Malfoy" mi guardò confuso aggiungendo un "Perché" incazzato e gli urlai "Esci ora".

Si avvicinò a me chiudendo la porta e dicendo "Che cazzo hai Rivera, dimmelo" lo guardai e mi spostai da lui per andargli il più lontano possibile e dopo aver raggiunto una distanza adeguata urlai "Non sono il tuo giocattolo Malfoy, solo perché provo qualcosa per te non vuol dire che mi devi sfruttare in questo modo-", ma solo l'attimo dopo mi resi conto di quello che avevo detto.

"Cazzo, dimentica tutto" dissi imbarazzata, non potevo ancora credere a quello che avevo appena detto, gli avevo confessato tutto. 

Lui si avvicinò pericolosamente, torreggiando su di me disse "Ti piaccio, vero piccola?" spostandomi un capello dalla faccia, gli diedi uno schiaffo sulla faccia e dissi ad alta voce "No e non lo farò mai, vattene" e se ne andò e io rimasi lì, come una stupida a piangere su me stessa.

Il giorno dopo Draco non era venuto alle lezioni e lo cercai per tutta Hogwarts per scusarmi, ma non lo trovai da nessuna parte, ma in compenso trovai un'altra persona "Cosa cerchi Rivera? Qualche cazzo da ciucciare?" la spostai velocemente per passare e dissi "Non mi chiamo Pansy Parkinson tesoro" e me ne andai. 

Era veramente irritante, una persona come lei non si poteva sopportare.

Prima di andarmene del tutto, tornai indietro e chiesi "Senti Pansy, sai dov'è Draco?" rise e mi rispose "Certo che lo so, ma non te lo dirò mai" e allora per provocarla le dissi "Beh che peccato, gli dovevo parlare di quello che è successo tra me e lui ieri sera, sai com'è l'amore no?" e le mostrai l'anello, abbassò lo sguardo e la notai per la prima volta triste, sembrava aver cambiato umore in un secondo.

"Senti Rivera so cosa stai cercando di fare, e so anche che Draco ti ha regalato quell'anello per Natale, lo abbiamo scelto insieme. Si trova a casa sua con i genitori.." non pensavo che mi avrebbe detto la verità, pensavo che se ne sarebbe andata ridendomi in faccia come al solito, ma sembrava diversa dopo la mia affermazione, come se qualcosa l'avesse turbata.

"Grazie Pansy" le diedi una pacca sulla spalla, le sorrisi e me ne andai.

Passarono alcuni giorni e Draco non era ancora tornato, uscì poco dalla mia stanza, solo per le lezioni, i pasti e ogni tanto andai in sala comune a parlare con Pansy e Blaise, avevo legato un po di più con Pansy in quei giorni e il mio rapporto con Blaise continuò a migliorare, ed in tutto questo il mio compleanno era vicino, un diciottesimo non si festeggia tutti i giorni.

Organizzai tutte le cose per la festa, affittai una sala, ordinai una torta, presi un bellissimo vestito nero da principessa, un diadema, dei tacchi alti e tutto il resto. Mancava veramente poco al mio compleanno e mi misi a fare i biglietti d'invito, ovviamente non invitai tutta Hogwarts ma solo le persone che conoscevo:

Harry, Ron, Hermione, Luna, Ginny, Blaise, Cedric, Fred e George non sapevo se invitare Draco e Pansy oppure no, quindi andai nella camera di Pansy. 

Bussai alla porta e mi aprì, addosso aveva un pigiamino in pizzo verde scuro che le segnava bene il fisico, mi guardò stupita e disse "Invece di fissarmi dimmi perché sei qui", distolsi lo sguardo dal suo fisico e le chiesi "Se ipoteticamente dovessi invitarti al mio compleanno.. verresti?" e rimase li immobile stupita dalle mie parole.

"Si certo che verrei" disse con un bel sorriso a 32 denti, mi abbracciò e io ricambiai. Tornai in stanza e pensai ancora una volta a Draco, ero preoccupata, era dai genitori si... ma non era ancora tornato. 

Arrivò l'ora di cena e iniziai a dirigermi verso la sala grande ma mi imbattei in Draco, gli corsi addosso, lo presi per mano e lo spostai in un punto vuoto. 

"Dove cazzo eri finito eh? Ero in ansia, scusa ancora non volevo trattarti così è che a volte mi fai salire i nervi che neanche ti-" e mi interruppe "Okok calmati, ammetto che mi sei mancata pure tu, ma ho avuto cose importanti da fare" lo guardai e capì che erano cose da mangiamorte, quindi lasciai stare.

"Y/N senti, so che di solito faccio il duro, ma ho paura per te, per me e per Hogwarts, anche se odio questo posto" lo guardai confusa più che mai, non capendo cosa stesse dicendo iniziai a balbettare "M-ma cosa s-stai dicendo Draco?", mi prese le mani e mi guardò con quegli occhi grigi ed affascinanti che allo stesso tempo erano spaventati. 

Non riusciva a parlare e aveva iniziato a tremare leggermente, se Draco faceva così significava solamente che aveva paura, e non era un buon segno. Si guardò intorno assicurandosi che non stesse passando nessuno e mi sussurrò

"La guerra sta arrivando Y/N"

The Words That I've Never SaidWhere stories live. Discover now