𝒞𝒽𝒶𝓅𝓉𝑒𝓇 𝟸𝟷

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"Sto tornando Hogwarts"

e mi rilassai. Mi sentii come se stessi volando e ad un tratto vidi una luce bianca. 

In quel momento aprì gli occhi e vidi Draco davanti a me con le lacrime agli occhi ma con un sorriso sollevato, ma vidi anche la guerra svolgersi alle nostre spalle. 

Lo abbracciai contenta e gli piansi addosso, lui mi strinse forte a se e mi disse "Piccola ci sono sempre per te" e lo baciai. In quel periodo fuori dalla DR mi era mancato tantissimo, le sue coccole, i suoi baci rubati e tutto quanto di lui e di Hogwarts.

"Ok Draco, abbiamo molto di cui parlare... ma non prima di aver finito questa guerra" gli diedi una carezza veloce sulla guancia, presi la bacchetta dalla mia tasca posteriore e mi alzai in piedi per vedere Harry e Voldemort combattere, in quell'istante mi resi conto che probabilmente Harry non ce l'avrebbe fatta.

Non eravamo nel film, era tutto diverso.

Quindi decisi di intervenire e urlai "AVADA KEDAVRA" e vidi Voldemort sparire in tante e piccole particelle, che si spargevano nell'aria fino a scomparire quasi del tutto, Harry mi corse addosso e mi abbracciò fortissimo.
"Sapevo che ce l'avresti fatta Y/N" mi staccai dall'abbraccio e gli presi le mani, mentre mi scorreva una lacrima sul viso risposi "No Harry, ce l'abbiamo fatta" e ridacchiammo appena.

A noi si avvicinarono tutti quanti, applaudendoci e urlando di gioia. Mi voltai verso i miei amici, Ginny, Hermione, Luna, Ron, Cedric, Fred e George, e tutti gli altri, iniziai a piangere fortissimo, non potevo credere di essere di nuovo lì, a casa mia. 

Hermione mi abbracciò calorosamente e ricambiai, al nostro abbraccio si unirono pure Harry e Ron, loro non erano il Golden Trio, eravamo il Golden Quartetto. Avevamo passato così tanto insieme, dal primo anno fino all'ultimo, loro c'erano sempre stati per me come mai nessuno prima d'ora.

Mi staccai dall'abbraccio e guardai Draco, mi avvicinai lentamente a lui, gli presi le mani sempre gelide e gli diedi un bacio sulla guancia, dopo mi guardò negli occhi, mi faceva sentire così piccola con il suo sguardo.

Dopo un intenso sguardo, ritornammo tutti nei dormitori per prendere le nostre cose, purtroppo non potevamo più rimanere lì, Hogwarts era distrutta e non era sicura. Preparai le valigie molto lentamente, volevo trascorrere ancora del tempo lì, in quella cameretta ormai malandata, che mi aveva accompagnato in tutti quegli anni della mia DR.

Era incredibile come tanta immaginazione poteva essere reale.

Finite le valigie, guardai di nuovo il mio anello e mi ricordai. Corsi immediatamente a recuperare Draco che mi guardò stupito dalla mia fretta, gli presi la mano e corsi il più veloce possibile nell'ufficio di Silente, che era ancora vivo.

"Mi dica signorina Rivera" lo guardai con audacia e mi appoggiai rumorosamente contro la sua scrivania e davanti a lui.
"Carissimo Silente mi dica, come fa a saperlo" dissi mostrandogli l'anello che in quel momento mostrava la mia cameretta, rise appena prima di iniziare a parlare e a fare i suoi soliti discorsi.

"Cara Y/N, lo hai scritto tu nel tuo scriptum, ne ho una copia qui se vuoi vedere. Solo io so la tua reale provenienza, non pensi che debba saperla pure il tuo caro qua? Hai dimenticato, nel tuo scritto, di aggiungere l'amore. Le persone che si sono innamorate di te, beh è stato scelto dal destino, non hai scritto niente nel tuo testo"

Lo guardai sconvolta, non ricordavo affatto di aver scritto quelle cose, ma infondo aveva un senso. Mi girai da Draco e riposi gli occhi sull'anello, con tono provocatorio mi voltai nuovamente verso Silente e dissi "E allora questo? Lo sa già no? Non avrebbe senso" rise leggermente e aggiunse:

"Y/N, la pietra che ti ha regalato per il compleanno gliel'ho data io, il motivo penso tu lo sappia già. In ogni caso adesso non ho tempo per occuparmi di te cara, devo rimettere in sesto una scuola per gli anni futuri. Potete andare, arrivederci"

Draco mi prese il braccio e mi portò fuori, sembrava essere incazzato da morire. Mi porto nel cortile scolastico, che ormai era tutto trasandato, mi guardò arrabbiato e dopo un paio di minuti parlò, "Beh, Y/N chi cazzo sei veramente, da dove vieni" e mi strinse leggermente il braccio, ma io non sentivo molto dolore ma dovetti fingere per non dirgli la verità.

"Aia Draco mi fai male" alzò il tono di voce e continuò "Non è vero, non ti fa male proprio per un cazzo, dimmi chi sei o cosa sei" e mi scese una lacrima dalla frustrazione. 

Volevo dirglielo ma non volevo rovinare tutto quanto, non volevo rovinare il mio rapporto con Draco e nemmeno quello con tutti gli altri, non volevo perderli. Loro per me erano gli amici che non avevo avuto nella mia vita vera, perderli sarebbe stato troppo doloroso, ma dovevo dire la verità, anche se mi avrebbe portato dei rischi. 

"Draco, io non sono originaria di questo posto. Vengo da un'altra dimensione dove tu in realtà sei l'attore di un film. Mi dispiace di non averti mai detto la verità.. mi dispiace tantissimo.. è che neanche io me lo ricordavo.."

Si allontanò da me bruscamente, era visibilmente confuso e arrabbiato, talmente tanto da urlarmi contro "No.. non è vero.. Vaffanculo Rivera, sei una bugiarda del cazzo" e mi scesero altre lacrime di frustrazione. Era veramente stressante dire la verità in quel modo.

Y/N: "Pensi veramente che sia facile per me, eh Draco? Sono stata mesi e mesi a provare a tornare qui da te, lì fuori è un incubo che neanche ti immagini" 
D: "Non me ne frega un cazzo di te e delle tue cose Rivera, vaffanculo"
Y/N: "Ma per favore Malfoy, non vuoi accettare la realtà e basta, adesso andrai dal tuo papino a piangere come tutte le volte, sei ridicolo"
D: "Ok Rivera, fottiti, con te non voglio avere più niente a che fare"
Y/N: "Si ci credo, nemmeno un paio di ore fa mi hai detto che mi amavi e che volevi sposarmi, sei solo un bugiardo di merda, sai solo illudere le persone"
D: "Ok Rivera, come vuoi tu, non ti amo e non ti ho mai amata, contenta? E adesso sparisci dalla mia cazzo di vista"

e corsi via, lontana da lui e da Hogwarts. Andai a Diagon Alley, nel negozio dei gemelli per trovare un po di conforto, volevo dire la verità a Fred. Corsi immediatamente lì e come incrociai lo sguardo di Fred camminai velocemente da lui, "Fred sei tu? Non vorrei confondermi con George" ma sentii una voce da dietro dirmi "No sono io Fred principessa" mi voltai e abbracciai il vero Fred, mi scusai con George e presi la mano di Fred per portarlo via da lì.

"Fred ti devo parlare, ti devo dire la verità" gli dissi, lui con un sorriso immenso mi mise la mano sulla guancia delicatamente, appoggiai la mia sulla sua e con uno sguardo dolce mi rispose

"Sono tutt'orecchi"



The Words That I've Never SaidDonde viven las historias. Descúbrelo ahora