6. Mamma ti si è fuso il cervello

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"Allora Venus, cosa ti porta qui a Redditch?" Mi chiede Harry arrotolando gli spaghetti sulla sua forchetta.

"Studio al college, lettere e filosofia."

"Venus è molto studiosa, ha ottenuto una borsa di studio." Mi elogia Anne.

"È facile ottenerla quando a quanto pare il tuo patrigno è il rettore del college." Dice arrogante Harry mentre io non ho alcuna intenzione di sentire una parola in più.

"Anne, credo tu abbia compagnia per oggi, io torno in dormitorio." Mi alzo da tavola a malincuore di quella fantastica pasta cucinata ma, determinata, raccolgo la mia borsa e i miei libri ancora poggiati sul comodino dell'ingresso e vado via sbattendo la porta.

"Venus! Venus! Dai aspetta, ci tenevo tu conoscessi i miei figli. Harry è fatto così!" Anne mi viene dietro ed io decido di risponderle costretta dalla buona educazione che mi è stata impartita.

"Anne, che tuo figlio faccia tour mondiali a me non frega proprio niente. Forse la me quattordicenne si sente intimidita da lui e la sua What makes you beautiful, ma io no. Ho passato una vita a Roma sentendomi dire da tutti che fossi solo una ragazzina capricciosa e viziata solo perché mio padre è pieno di soldi. Non è servito a nulla impegnarmi politicamente, essere una volontaria per la carità, andare in Chiesa ogni domenica, non è servito a nulla neanche trasferirmi qui perché tutti conoscono mia madre e io fuggo da questi pesi da una vita. Non mi piace che le persone mi giudichino Anne, non mi è mai piaciuto e mi vedo costretta a licenziarmi pur di non stare al suo sguardo da giudice."

"No Venus, lui andrà via entro questa sera, non lo vedrai più ne sono certa, sei l'unica ragazza normale che mi è capitata."

"Anne, sono dispiaciuta. Davvero tanto, devi credermi, ma ora devo andare." Lei mi guarda sconsolata e per un attimo mi sembra una ragazzina che litiga con la sua amichetta del cuore.

"Okay se sei convinta allora passa domani così ti firmo comunque l'assegno dello stipendio."

"Non lo farò mai, non ho lavorato un singolo minuto con te Anne, mi piace vederti come un'amica, un'amica vera. Ci si vede." Le sorrido, mi volto nuovamente e mi incammino verso la fermata del bus per aspettare il prossimo che mi porti in centro.

Harry's POV

"L'hai fatta andare via! Harry! Ma che diavolo! Te l'ho insegnata la buona educazione!" Mia madre rientra in casa gridando come una furia.

"Mamma non capisco dove sia il danno, rimetti un annuncio e ne troverai un'altra, ce ne sono mille là fuori."

"Harry, nessuna è lei. E te ne saresti accorto se solo tu ti fossi impegnato a conoscerla, non dico che ti sarebbe stata simpatica per come sei fatto, ma di sicuro l'avresti accettata."

"Assumere la figlia di Katie Leroy non mi farà cambiare opinione su questa pagliacciata che fai ogni due settimane."

"Hai ragione, non ho intenzione di assumere nessun'altro." Mi guarda beffarda e so che cose poco carine le frullano per la testa.

"Adesso ci vai tu nel campus e le vai a chiedere scusa personalmente e la implori a tornare qui se necessario." Continua.

"Oddio mamma ti si è fuso il cervello."

"Harry, va da Venus fottuta Giove e riportamela qui."

"Ho cose ben più importanti di occuparmi di una ragazzina e poi non posso andarmene in giro così per un campus, sarei assalito. Pensaci tu a lei se ci tieni."

"Beh allora trova il modo, sei Harry Styles, troverai il modo per incontrare quella ragazza. Perché io in casa voglio lei, solo lei." Sbuffo.

"Mamma sono venuto qui per passare una giornata in tranquillità con te."

"E io ti ho invitato per passare una bella giornata con te, ma anche con lei. Harry, tu e Gemma non abitate qui da molto ed io sono sempre sola, Venus per me è una manna dal cielo; non mi ha parlato di te neanche una volta! Harry devi credermi, quella ragazza ne vale la pena."

"Non accetterò la cosa solo perché è la figlia di Katie Leroy."

"Oh, io questo nemmeno lo sapevo quando mi ha chiamata e non è stata neanche la prima cosa che mi ha detto, anche di lei parla come se fosse semplicemente sua madre. Venus è fatta così, per lei le persone sono tutte semplici esseri umani, è una ragazza semplice."

"Allora perché Venus Giove dovrebbe aver bisogno di questo lavoro! Tra la madre, il padre e il patrigno non so davvero chi abbia più soldi e tutti e tre passano il milione. Mi spieghi cosa ci fa qui lei?"

"Indipendenza economica, esperienza, non lo so e non mi interessa. A me interessa solo faccia bene il suo lavoro e lo fa." Guardo Anne Twist nei suoi occhi, occhi che mi hanno sempre cullato anche con un solo sguardo e mi rendo conto che la causa non è mai valsa una litigata con me, ma deve davvero essersi affezionata a questa ragazza e in fondo sapere che mia madre non è sola mi fa piacere.

"Passami il tuo telefono, mamma." E lei senza troppe domande lo fa, controllando lo schermo. Cerco il contatto di Venus su Whatsapp e noto che una foto la ritrae in una tutina di jeans estiva, il sorriso sempre disteso e l'enorme Colosseo alle sue spalle. Inizio a digitare sulla tastiera le mie parole sotto lo sguardo vittorioso e contento di mia madre.

'Non volevo essere così rude oggi, mi farebbe piacere se tu domani fossi di nuovo qui con mia madre, io sarò già via se la cosa ti crea problemi. Harry.'

Le scrivo semplicemente.

"Bravo Harry." Mia madre mi scompiglia i capelli e va in cucina sistemando la lavastoviglie mentre io rimango seduto alla tavola da pranzo.

La curiosità vince su di me e cerco il profilo di Venus su Instagram tra i seguiti di mia madre. Lei ha pochi follower per essere la figlia di Katie e in più noto che ha il profilo privato. Sbuffando mi alzo e prendo il telefono di mamma che la segue già su Instagram, dandomi modo di farmi tutti gli affaracci di questa ragazzina.

La sua foto profilo è la stessa di Whatsapp, la bio indica che vive tra Roma e Redditch e mi informa anche che ha solo diciotto anni, sotto una frase recita 'Veni. Vidi. Vici.' e credo sia latino, se solo io lo avessi studiato. Scorro velocemente tra i suoi post che la ritraggono per lo più con il padre, alla cerimonia del diploma, in qualche locale con quelle che devono essere le sue amiche, un selfie e tre foto con un ragazzo che è taggato come un certo Tazio, l'ultima datata a un anno fa, ma purtroppo anche il tipo ha il profilo privato e non posso dunque capire se è il suo fidanzato o meno. Venus in effetti mi sembra molto riservata come ragazza per essere la figlia di una donna famosa e per vivere nel 2020.

È però una sola foto ad attirare la mia attenzione, la mia bocca si asciuga e i miei occhi si spalancano, una foto in costume, al mare. La ragazzina che oggi aveva una tuta morbida e larga ha un fisico che sembra perfetto. Il seno è prosperoso e a stento si contiene nel reggiseno a balconcino bianco con un motivo a ciliegie, la pancia è piatta e il sedere è sodo e alto e racchiuso in un aggressivo perizoma che riprende il motivo del reggiseno, le gambe sono lunghe e magre proprio come quelle di sua madre. Un'altra foto nella stessa raccolta inoltre riprende meglio il suo volto, i capelli castani sono leggermente mossi per la salsedine, la frangetta è disordinata, gli occhi azzurri sono resi ancora più chiari dalla luce del sole e il suo sorriso bianco sembra rifletterla. Mi viene da pensare che la ragazza sia un vero capolavoro e che potrebbe tranquillamente fare concorrenza alle mie ex. A un certo punto una notifica si sovrappone alla foto.

'Ci sarò e ci sarei stata comunque. Non sarà Harry Styles a mettermi i bastoni fra le ruote, apprezzo comunque tu mi abbia inviato un messaggio e abbia sgonfiato il tuo ego. Venus.'

La sua risposta tagliente però non mi infastidisce anzi, mi fa sorridere.

My Aphrodite [h.s]Where stories live. Discover now