31. Lei non sa?

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Harry's POV

La luce entra dalle finestre poiché abbiamo dimenticato di tirare le tende ieri sera e mi costringe a svegliarmi. Venus non è al mio fianco ed immagino che sia già in piedi o addirittura che sia già in Università.

Ma oggi è domenica.

Il pensiero mi fa andare sull'attenti mentre un brutto presentimento mi pesa sul cuore. Quando mi volto verso il lato della mia fidanzata, non solo manca lei ma mancano anche le sue cose dal comodino. Mi precipito giù dal letto e faccio un giro per la casa ma di Venus non c'è traccia fino a quando mi fermo in soggiorno.

Un sorriso amaro mi si dipinge sul volto e sento le mie gambe cedere quando noto che l'anello di fidanzamento è lì sul tavolo e un foglio gli si è appoggiato vicino.

Devo raccogliere tutto il mio coraggio quando riconosco la sua scrittura e inizio a leggerla mentre le mani mi tremano e sono costretto a sedermi.

Mio Harry,

Amore della mia vita. So che probabilmente mi crederai un'ipocrita o una bugiarda a chiamarti così ma credimi, sei l'amore della mia vita. Non ho mai amato nessuno come ho amato te e mai lo farò, eppure credo abbia inteso anche tu che io sia andata via. Per sempre, Harry. L'amore a volte non basta e io sono stufa di essere delusa e di litigare. Siamo due persone fantastiche che si sono amate tantissimo ma forse non era il momento giusto o questa non è proprio la vita giusta per noi. Converrai con me che ci abbiamo provato in ogni modo ma io credo proprio che non ci siamo riusciti e dobbiamo smetterla di farci tutto questo male.

Pian piano toneremo alla nostra vita di sempre. Chiederò a papà di vendere la casa e prenderemo le nostre cose in giorni separati, non posso permettermi di vederti e di ricascarci perché andrebbe a finire così e ce ne pentiremmo.

Mi dispiace tanto, volevo farlo da un bel po' di tempo in realtà, credimi, e sono mortificata dal doverlo fare dopo una proposta di matrimonio soprattutto conoscendo quanto coraggio tu abbia avuto per farmela.

Nonostante tutto spero di rimanere una parte importante di te, spero che mi ricorderai con il sorriso perché io lo farò per sempre.

Sai bene che ormai per me non sei il famosissimo cantante della boy band e sono onorata di aver conosciuto il vero Harry perché sei una persona meravigliosa e spesso sei tu il primo a sottovalutarti.

Probabilmente i giornali ne parleranno e ce ne chiederanno appena sarà possibile, ma credo dovremmo tenere per noi tutta questa storia, soprattutto quella del matrimonio. Diciamo la verità, ci sono state delle incomprensioni tra di noi e forse abbiamo corso un po' troppo.

Comunque buona fortuna per il tuo album, ti sosterrò sempre, sappilo.

Sempre

Tua

Venus.

Quando finisco la lettera sono in un fiume di lacrime disperato, singhiozzo e grido tanto da attirare l'attenzione dei vicini a cui non rispondo e voglio solo che lei torni qui e mi dica che è tutto uno scherzo. Ma non lo è perché questo è proprio il modus operandi di Venus Giove: scappare.

Ma questa volta non mi scappa. No cazzo.

Una settimana fa le ho chiesto di diventare mia moglie, io amo quella donna e la voglio al mio fianco per tutta la vita. E so che una parte di lei vuole ancora lo stesso.

Quando mi fiondo nella Range Rover ho bisogno di impostare il GPS per arrivare al vecchio appartamento in periferia e nonostante suoni il citofono più e più volte nessuno risponde. Una signora piuttosto anziana entra nel portone ed io la blocco cercando di parlare il miglior italiano possibile che conosco.

"Signora me scusi. Sa dirmi se Venus Giove è casa?" *

"Signore, Venus non abita più qui, mi dispiace."

"No è tornata questa mattina?"

"Sono sicura che ci siano nuovi inquilini in quell'appartamento, non è qui ragazzo."

"Lei non sa?"

"No, non so come aiutarti." La stronza se ne va senza farmi sapere nulla alla fine ed io non ho la più pallida idea di dove cazzo sia la mia fidanzata. Perché lo è ancora fino a quando non chiariamo questa storia.

Ma è ovvio! Come ho potuto non pensarci prima?

Mi butto nuovamente in macchina e nel caotico traffico di Roma puntando alla mia fama nel caso mi fermi la polizia per la mia guida spericolata. Non so l'indirizzo di Villa Giove ma conto sulla mia memoria, inoltre si distingue nel suo quartiere e dunque non sarà molto difficile trovarla, potrei anche chiedere in giro.

Credo sia scontato infatti che Venus sia da suo padre in questo momento dato che ricorre sempre a lui quando deve frignare. Cristo inizio già ad odiarla come un vero ex psicopatico.

"Signore, le serve aiuto?" Il maggiordomo mi viene incontro fuori dal cancello.

"Sono Harry, mi riconosce? Può aprirmi?"

"Sì, certo che posso aprirle." Mi dice ed effettivamente lo fa. Supero Cedric 2 La Vendetta e prendo a bussare compulsivamente contro la grande porta della Villa. Un Mauro piuttosto confuso mi apre e quando mi vede la sua espressione prima si rilassa e poi si rassegna nuovamente.

"Harry-"

"Voglio solo parlarle Mauro, credo di averne tutto il diritto."

"Sì lo hai, anche io le ho detto che ha sbagliato ma non vuole sentire ragioni."

"Tu solo fammi entrare, le parlo io."

"Se ti faccio entrare scapperà anche da me e poi sarà un vero guaio. Harry, te lo dico come un padre e giuro che mi si spacca il cuore all'idea che mia figlia non stia più con un ragazzo d'oro come te, ma è proprio per questo che sono sollevato dal dirti che è meglio così. Venus non è fatta per fare la mogliettina come credi tu, Venus non è fatta per nulla, non le va mai bene niente e tu te ne sei solo liberato. Fidati di me, vai a casa ragazzo e torna alla tua vita."

"La prego."

"Dispiace più a me che a lei Harry, quando Venus prende una decisione è troppo testarda e orgogliosa per tornare indietro, mi dispiace." Chiude la porta senza darmi diritto di replica ed io sconsolato me ne torno in macchina.


*questa parte sottolineata indica che Harry sta parlando in italiano.

My Aphrodite [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora