16. Hercules Jenkins

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"Harry ci riprova."

"Harry non ci riesce."

"Harry ci deve riuscire."

"Harry se lo terrà nelle mutande."

Il botta e risposta tra Ada e Chad, sì avete capito bene, Chad; continua da quando gli ho raccontato come sono andata le cose domenica sera. Il diretto interessato sarà senz'altro già con il suo aereo verso Los Angeles e finalmente mi sono liberata di lui. Beverly invece crede che io stia sotto un treno e che mi sto solo autoconvincendo di essere una dura mentre siamo entrambi due cazzoni che usano il sesso come scusa, non riconoscendo di essere attratti psicologicamente.

Chad è il parere più veritiero, esterno e sincero che ho avuto al momento ed io mi sento davvero disperata al pensiero che gli unici uomini che conosco fanno parte della mia famiglia, mi aiutano mentre la mia vita sentimentale si sfracella oppure sono quelli che mi sfracellano la vita sentimentale. Mai qualcuno adatto anche solo ad aspirare ad una posizione di fidanzato.

Mi sento ancora più disperata per il fatto che non me ne ero mai resa conto prima di avere qualche intoppo con Harry Styles, proprio perché ero la prima a fregarsene di avere una vita sentimentale.

"Hey bambola, passo a Redditch per affari con mio padre, ti va un gelato?" È Roger ad inviarmi questo messaggio ed io accetto pur di liberarmi dai tre che sparlano senza alcun riguardo della mia vita davanti alla diretta interessata ma senza interpellarmi, per fortuna Leen è occupata con un esame e non è potuta venire.

Non mi cambio dai miei jeans a vita alta e la felpa gialla con scritto 'Written and directed by Quentin Tarantino' e decido di ripassare solo il mascara e il lucidalabbra, indosso le mie Nike basse e bianche e dopo aver preso la mia borsa sempre bianca ma di quelle extralarge dove una donna ci infila di tutto, esco dalla 41b senza che gli altri se ne accorgano troppo presi a stipulare il mio piano di conquista di Harry Styles che io ho già accantonato come aneddoto della mia vita.

Fuori dal campus, Roger mi aspetta nella sua decappottabile mentre qualche paparazzo mi scatta delle foto. Da quando ho accompagnato mia madre al galà, ovvero quattro giorni fa, il mio rapporto con i paparazzi si è stretto facendomi entrare nella cerchia di quelli che meritano foto; io non appoggio la loro idea e sono notoriamente infastidita dalla loro presenza ma non mi mostro mai scortese o maleducata, comprendendo che quello sia solo il loro lavoro.

"Ciao bambola. Come va?"

"Tutto apposto, solo tutti questi flash. Non sono abituata, ecco."

"Dovevi aspettartelo dopo domenica."

"Il mio telefono continua a vibrare di notifiche per richieste di amicizia su Instagram ed io prendo sul serio in considerazione l'idea di eliminare l'applicazione."

"Non ha senso Ven, la gente ormai si fa gli affari tuoi comunque, sarebbe più saggio avere un profilo pubblico." Fa spallucce Roger.

"Dove mi porti megafusto?" Lui ride del nomignolo che gli ho assegnato data la sua dedizione alla palestra e la mia per Hercules, il cartone animato della Disney.

"Ti porto a mangiare il gelato migliore di Redditch."

"Ho gusti complessi Jenkins, io non sarei così sicuro di me."

"Ti ricrederai Giove e mi chiamerai ogni volta per essere accompagnata." Sposta la mano dal cambio alla mia coscia e la stringe.

La cosa mi mette un po' a disagio per la nostra posizione familiare ma Roger non nasconde la sua attrazione nei miei confronti ed io non ho intenzione di privarmi delle sue attenzioni, soprattutto quando queste non richiedono etichette e riguardano un gran bel ragazzo. Il fatto che i nostri genitori siano compagni infatti non intacca i nostri interessi in quanto non siamo in una relazione e non la cerchiamo, Roger è molto simile a me, prende le cose come vengono senza preoccuparsi troppo di dare un nome alle sue relazioni sentimentali.

"Tuo padre sa che sei con me?" Mi premo comunque di chiedergli.

"Sì, ci tiene che io e te stringiamo, non vuole tu veda me e Lucas come nemici, vorrebbe diventassimo una famiglia."

"Sai, io sono figlia unica, ma non credo che un fratello si comporterebbe con una sorella come tu fai con me."

"No, hai ragione, ma credi che mi interessi?" Mi sorride scaltro ed io scuoto la testa. Dopo pochi minuti spegne la macchina e abbiamo davanti un bar molto carino e nello stile anni '50 dove ordiniamo i nostri coni gelato dal sapore davvero ottimo. Devo riconoscerlo, Roger mi ha davvero fatto mangiare uno dei gelati più buoni della mia vita.

"Che ti avevo detto?" Si vanta infatti lui.

"Davvero molto buono Roger, grazie." Ci perdiamo in chiacchiere seduti al tavolino e dopo che mi sono lasciata offrire il gelato data la sua insistenza usciamo dal bar ma una calca di giornalisti ci investe. I flash sono continui ed io cerco di coprirmi come posso con una mano mentre l'altra è intrecciata a quella di Roger che mi porta fino in macchina. I paparazzi gridano e continuano a scattare foto anche quando saliamo e il ragazzo accanto a me è costretto a minacciare alcuni di loro per riuscire a ripartire.

"Scusami Roger, io non credevo che la cosa sarebbe peggiorata."

"Non è colpa tua Venus, però forse non avrei dovuto prendere la decappottabile oggi." Ridacchia ed io mi sciolgo accompagnando la sua risata.

"Dai allora ti riporto al campus se la situazione ti stressa."

"Perché dove avresti voluto portarmi?"

"C'è un luna park qui a Redditch, potevo portarti a fare un giro." I miei occhi si illuminano.

"Sì! Certo! Roger dai andiamo al luna park!" Acconsento emozionata e lui cambia rotta raggiungendo il cancello colorato del luna park dove i bambini si muovono felici. L'ambiente è davvero rallegrante, rumoroso ma piacevole e variopinto portando il mio sorriso ad allargarsi.

"Andiamo sulle montagne russe!" Roger ride della mia infantilità ed io lo prendo per un polso trascinandolo sulla giostra dove compiamo il giro carichi di adrenalina. Mentre facciamo un giro per tutto il parco, provando tutte le attrazioni, qualcuno mi ferma per una fotografia ma per fortuna si mostrano tutti gentili rendendo anche me più paziente. Restiamo lì fino alla sera e quando Roger mi riaccompagna alla 41b mi sento davvero al settimo cielo, con un messaggio su Whatsapp lo ringrazio della bella giornata poco prima di chiudere gli occhi.

My Aphrodite [h.s]Where stories live. Discover now