38. Guai in Paradiso

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"Allora Harry come va la tua vita?" Arthur accanto a me è palesemente infastidito dalla presenza dell'inglesino e aveva sperato fino all'ultimo di non vederlo qui al matrimonio.

Io invece un po' ci speravo, sapevo si tenesse in contatto con gli altri e quindi avevo dato per scontato l'invito.

Certo, non mi aspettavo ci fosse anche la sua fidanzata con lui. Ada e Beverly la avevano conosciuta quando sono state a Los Angeles da loro e mi avevano riferito solo cose belle riguardo a lei ma non credevo che Ada avesse tanta confidenza da invitarla.

Ovviamente sono felice per lui, sono felice che sia andato avanti e che lo abbia fatto nel migliore dei modi: mettendo la testa finalmente sulle spalle.

"Bene Arthur."

"Certo, tu sei Harry Styles. A te va sempre tutto bene."

"È così in effetti, non ho nulla di cui lamentarmi."

"Quanti anni hai adesso?"

"Trentasette."

"E hai intenzione di sposarti o cose del genere? Hai una certa età ormai."

"No, preferisco essere scapolo alla mia età che diventare padre a ventitré anni senza neanche volerlo."

"Senti-" Mi intrometto tra i due così come fa Meredith dato che il mio fidanzato si era già portato in avanti aggressivo.

"Smettetela, non provate a rovinare il matrimonio ad Ada, bimbi. Arthur tu stai zitto una buona volta."

"Te lo difendi pure?"

"Non difendo lui, rimprovero te che sei sempre così immaturo."

"Ma vaffanculo Venus." Finisce la sua coppa di champagne e gira i tacchi allontanandosi mentre io sbuffo.

"Guai in Paradiso, Giove?" Mi chiede il riccio.

"Avrei voluto fosse il Paradiso anche solo per un'ora, Styles." Meredith va verso Beverly che la richiama forse per presentargli qualcuno e così nell'imbarazzo più totale, ci ritroviamo da soli io ed Harry dopo sei anni e mezzo.

"Sii sincera Venus, ti conosco. Come vanno le cose tra te e coso?" Ridacchio per il disprezzo che fa uscire dalla sua bocca.

"Si chiama Arthur-"

"Sì, lo so come si chiama."

"Ecco e comunque come vuoi che vada? Va come due che si sono ritrovati con un figlio all'improvviso a ventidue e ventitré anni. Mi stupisco che duriamo ancora."

"Non siete sposati, vero?" Scuoto il capo.

"Come mai?"

"Non lo so, non è mai uscito il discorso e non me lo ha mai proposto. Tu invece, seriamente, come ti vanno le cose?"

"La carriera va alla grande Venus, non voglio vantarmi ma credo tu lo sappia-"

"Non c'è giorno che non ti passino alla radio, pensa che alcune tue canzoni me le sono schifate a furia di sentirle."

"Ah non ti libererai mai di me Giove!" Ridiamo insieme mentre lui usa un tono solenne e volutamente ridicolo.

"E per la vita privata, invece? Sai che sono una pettegola, è quella ad interessarmi."

"Meredith è un'ottima compagna, stiamo insieme da cinque anni ormai e le cose vanno nella norma."

"Non mi sembra tu esploda d'amore."

"Non è così infatti, non la amo e lei lo sa, però ci facciamo compagnia."

"Immagino tu te la scopi la sera Styles, non mi sembrate due vecchietti che devono farsi compagnia."

"Non ho mai detto che siamo due vecchietti."

"E comunque, leva la questione sentimento, se ti piace almeno, sposala. Hai quarant'anni e i giornalisti aspettano solo di poter scrivere che non sei più lo scapolo d'oro."

"Non credo di essere sicuro."

"Harry ma stai con lei da cinque anni!"

"Potrei dirti la stessa cosa di Arthur."

"È diverso tra noi due, c'è un figlio di mezzo. E poi non vorrei essere indelicata ma ci hai messo molto meno tempo per chiederlo a me."

"Trascuri il fattore che ero innamorato di te Venus, lo avrei fatto anche il giorno stesso che ti vidi nella cucina di mamma."

Rimango in silenzio colta impreparata dal fatto che abbia davvero risposto alla mia osservazione.

"A dire la verità credo di essere ancora innamorato di quella frangetta castana, di quella romana sbarazzina, anche se non esiste più. Vedo una donna adesso, una donna con un figlio. Una top model di fama internazionale ed un'imprenditrice di successo. E soprattutto una bionda."

"Harry io-"

"Non devi dire nulla Venus, anzi ti prego di non farlo." Passo una mano sulla sua schiena e gli sorrido il più amorevolmente possibile.

"Se ti chiedo un abbraccio sono inopportuno?" Si stringe nelle sue spalle e questo quarantenne alto più di un metro e ottanta adesso mi sembra un bambino. Io però non faccio domande e allargo semplicemente le braccia invitando quel corpo che dopo anni rimane famigliare.

Le punte delle dita non riescono a toccarsi per quanto è possente, eppure lui si fa piccolo piccolo mentre poggia la testa sulla mia spalla sinistra e inspira il mio profumo dal collo.

"Questa è la tua linea?"

"Sì, è la seconda collezione, la mia preferita."

"Mi ricorda l'odore che c'era a casa nostra."

"Allora ha l'effetto che speravo." Sorride con il volto nascosto e poi si solleva nuovamente guardandomi dall'alto e poggiando una mano sul mio viso.

"Sei sempre così bella Venus."

"Anche tu lo sei."

"Sono anziano ormai, sono invecchiato decisamente male."

"Non è vero Harry."

"Temevo che oggi mi avresti solo insultato o peggio, che mi avessi dimenticato."

"Credimi, non potrei neanche se volessi." Mi rassegno pensando a nostro figlio che gli somiglia così dannatamente tanto.

"Ti va un ballo? Stanno passando My Aphrodite, non potrei ballarla con nessun'altra."

"Solo questo." Harry chiude la mia mano nella sua e mi porta in pista dove le sue braccia circondano tutta la mia schiena e le mie si intrecciando dietro il suo collo.

Iniziamo ad ondeggiare sulle note di quella canzone che ogni tanto capita ancora io cerchi su Spotify quando sono da sola in macchina e mi cullo con il suo tocco e la sua voce che pronuncia parole ormai non distinte dato quanto io sia assuefatta.

Meredith ci guarda con comprensione a bordo pista mentre Arthur che probabilmente era tornato per allontanarmi da lui, adesso ci guarda furioso mentre ottiene l'effetto contrario.

Io ed Arthur siamo abituati a rincorrerci e a cercare di mettere colla dove e come capita per tenerci insieme per il bene di Edward, mentre io ed Harry vorremmo staccarci, vorremmo non incontrarci, ma ci ritroviamo sempre qui.

Sempre uno nelle braccia dell'altro.

My Aphrodite [h.s]Onde histórias criam vida. Descubra agora