18 | Fai la tua parte, ragazzina!

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Eravamo tornati a New York con la testa piena zeppa di informazioni, almeno la mia, e io non ero più sicura di niente. Chris insistette per andare nel suo attico e io non rifiutai, non ne avevo la forza in quel momento. Avevo solo bisogno di spazio e di tempo per assimilare tutto quello che Jess ci aveva raccontato. Dio, solo a ripensarci mi mancava l'aria.
«Vado a farmi una doccia, dopo faresti bene a farla anche tu.» Mi disse Chris, sparendo poi dietro la porta del bagno. Mi scoppiava la testa.
«Basta pensare.» Sussurrai a me stessa, per cercare di auto convincermi che quella non era la strada giusta per fare chiarezza. Se Toni era davvero un infimo traditore, come Jess ci aveva raccontato, allora da qualche parte doveva per forza tenere un resoconto dei suoi altri affari. Dovevo solo scoprire dove. La mia testa vorticava nel buio, incapace di assimilare tutte quelle informazioni shoccanti sull'uomo che mi aveva salvato da me stessa. Non sapevo più chi ero senza di lui, non sapevo più perché facevo quello che stavo facendo. Non sapevo più niente e ultimamente mi stava capitando troppo spesso. La vera Xeni McAdams non era così, la vera Xeni non si sarebbe mai lasciata sopraffare da tutte quelle informazioni scomode che per troppo tempo erano rimaste segrete.

«Sei ancora vestita.» Chris apparve sulla soglia della porta del bagno, con solo un asciugamano intorno alla vita. Le goccioline d'acqua scendevano dal suo petto, scomparendo poi sotto quel fortunato tessuto legato alla sua vita. Nemmeno quella visione incantevole però riuscì a distogliermi dai miei pensieri. Stavo indubbiamente peggiorando e questa ne era la prova.
«Ti avevo detto di venire in doccia con me.» Continuò sempre lui, quando non ottenne nessuna risposta, dopo il mio sguardo languido sul suo corpo.
«Scusa, non ti ho sentito allora.» Un piccolo sorriso increspò le mie labbra, mentre con lo sguardo basso continuavo a guardare le mie mani ferme sulla mia pancia. La mia mente continuava a vorticare sullo stesso identico pensiero da quando avevamo lasciato il garage di Jess Pine.
«Xeni...» Sussurrò piano Chris, avvicinandosi a me lentamente, senza staccare gli occhi dalla mia figura.
«Basta pensare.» Posò una mano sotto al mio mento, invitandomi ad alzare gli occhi per incontrare i suoi.
«È la seconda volta che lo dici, ma lo stai ancora facendo.» Constatò ovvio, iniziando ad accarezzarmi una guancia con un dito, mentre i suoi occhi non perdevano i miei neanche per un solo istante. Mi conosceva così bene Chris che a volte stentavo a credere ci conoscessimo da solo sette mesi. Per lui non me ne ero ancora andata da New York, pensai.
«Lo so.» Sospirai sciogliendomi i capelli sotto il suo sguardo ammaliante. Ci passai le mani in mezzo, cercando un po' di sollievo al caos interiore che affliggeva la mia mente. Sentivo gli occhi famelici di Chris su di me, ma non ci feci caso.

«Vieni con me.» Ordinò il ragazzo, prendendomi la mano. Fissai le nostre mani strette, interdetta.
«In doccia?» Era una domanda stupida ovviamente, ma la mia mente era ormai andata e non vi era possibilità di tornare in me.
«Non fare la schizzinosa Xeni. Alza il culo.» Chris alzò il tono e io mi accesi come una miccia. Era stato deciso, ma non esagerato. Aveva semplicemente preso in mano la situazione ed era ciò che volevo io in quel momento.
«Ti adoro quando prendi l'iniziativa.» Ammisi alzandomi dal letto, prendendo di slancio la sua mano. Mi lasciai trascinare in bagno, mi lasciai spogliare dalle sue sapienti mani e mi lasciai amare da lui. In momenti come quello capivo davvero quanto noi eravamo connessi. E pensare che era iniziato tutto per una sciocca scommessa. Noi dovevamo detestarci, invece eravamo finiti per amarci, in un modo che nemmeno io sapevo definire. La vita è strana e difficile da capire o accettare, ma è tutto ciò che abbiamo di prezioso. Non avrei mai voluto passarla con qualcuno che non fosse il ragazzo di fianco a me e solo in quel momento me ne resi davvero conto. Solo quando l'unico altro uomo della mia vita aveva deciso di tradirmi alle spalle e pensare solo a se stesso.
«Ti amo, lo sai vero?» Una lacrima rigò la mia guancia, ma passò inosservata grazie all'acqua della doccia che inondava i nostri corpi. Eppure dovevo sapere che agli occhi di Christopher non passava mai niente inosservato. Lui vedeva sempre tutto, esattamente come me.
«Perché piangi?» Un dito accarezzò la mia guancia, andando a raccogliere quelle lacrime silenziose e salate che si mescolavano con l'acqua dolce.
«Perché sono insolitamente felice.» Ammisi, per poi sporgermi e lasciare un bacio a fior di labbra al mio uomo. A Chris però non bastava quel semplice sfioramento, affatto. Le sue labbra bramose s'impadronirono delle mie e ci tolsero il respiro. La sua fronte toccò la mia e un sospiro lasciò la bocca del ragazzone di fronte a me.
«Anche io ti amo. Cazzo se ti amo Xeni! Sei l'unica per me.» Quelle parole valevano più di ogni altra dichiarazione o frase sdolcinata e io finalmente potevo sorridere sul serio. Fingevo di essere tosta e insensibile, ma la verità era che ero umana anche io e, ogni tanto, sentirsi amati fa bene all'anima.

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