Immagina Harry Potter 🟡

1K 42 0
                                    

<<t/n, tavolo 4!>> esclamò il capo, e io raccolsi il vassoio con sopra una birra.
La portai allo strano ragazzo, che leggeva lo stesso giornale da mezz'ora.
<<ecco a te, scusa per il ritardo>> dissi, appoggiando il boccale sul suo tavolo.
Il ragazzo alzò gli occhi dal giornale, e sorrise.
<<grazie mille....t/n...si grazie mille t/n>> rispose lui, dopo aver letto il mio nome sul cartellino.
<<di nulla>> presi il vassoio e tornai al bancone.
Tirai fuori alcuni bicchieri dalla lavastoviglie, e iniziai a strofinarli con il vapore dell'acqua bollente.
Tra pochissimo sarebbe finito il mio turno, e finalmente sarei potuta tornare a casa.
Finito di lucidare i bicchieri, finalmente mi tolsi il grembiule. La mia collega mi diede il cambio, così che io possa tornare a casa.
L'orologio segna le 21 esatte, ed io trassi un sospiro di sollievo.
Uscì dal bancone con il borsone in mano, e prima di uscire dal locale qualcuno mi fermò.
<<t/n, posso offrirti un drink?>> Mi voltai, trovando davanti a me il ragazzo di prima.
Ci pensai un'attimo, ma annui.
<<certo, va bene, ma solo uno>>

Un'ora dopo...
Giuro, non ho idea di come ci sia finita qua.
Gli occhi serrati, una cicatrice a lampo che si nasconde fra i capelli leggermente più lunghi del normale.
Le mie mani appoggiate delicatamente sul suo volto, per avvicinarlo meglio al mio.
Dai suoi sospiri capì che eravamo entrambi ubriachi, forse io un po' meno.
Mi ronzava la testa, avere una relazione con uno sconosciuto non era proprio una mia abitudine.
Si sentiva odore di pipì e la carta igienica era ben distesa sul pavimento del bagno.
Mentre lo sconosciuto mi alzava sul lavandino, per comodità le mie gambe si misero sui suoi fianchi, ci avviciniamo nuovamente, facendo aderire i nostri petti.
La sua mano si infilò sotto la mia maglietta bianca, facendomi rabbrividire. Sentivo il suo tocco leggero sulla mia pelle, quasi avesse paura di farmi male in qualche modo.
Un'ondata di calore mi travolse, fece scorrere le lunghe dita sulle mie braccia, mentre io coprì la sua bocca con la mia.
L'ultimo treno della giornata passò, e fece sobbalzare entrambi.
Fu in quel momento che mi resi conto della cavolata che avevo appena fatto.
Spalancai gli occhi, cercando il mio borsone da lavoro, poi ricordandomi di averla dimenticata dove eravamo prima.
Corsi fuori, con lo sconosciuto che tentava di seguirmi.
Presi le mie cose, prima di uscire dalla porta quest'ultimo mi fermò.
<<dove...dove stai andando?>> domandò facendo dei lunghi sospiri tra una parola e l'altra.
Capì subito del nostro stato, eravamo talmente ubriachi da non riuscire nemmeno a parlare.
Uscì comunque, andando verso la mia abitazione.
Aprì la porta di casa, e mi buttai sul divano.
Da lì non mi alzai più.

Lavorare a 17 anni è dura, soprattutto se il giorno dopo devi andare a scuola.
La sveglia suonò alle otto esatte, dandomi il tempo di riprendermi dalla sbornia di ieri.
Bevvi almeno 5 bicchieri di acqua, poi andai a preparare il bagaglio. Avevo portato tutto dalla casa invernale alla casa estiva, quindi non avevo problemi a dimenticare qualcosa.
Dopo qualche ora il bagaglio era pronto, lo portai vicino alla porta pronto per la partenza.
Presi qualche pastiglia, mi truccai e uscì.
Furono due i tram che mi portarono fino alla stazione di King's Cross.
Brulicava di persone, attraversai il muro e mi ritrovai finalmente davanti a lui. Hogwarts Express. Ne avevo sentito troppo la mancanza.
Sentì il respiro mancarmi non appena vidi in lontananza il ragazzo della sera prima, che mi stava fissando.
Ecco dove l'avevo visto, era Harry Potter.
Fui sorpresa a pensare che lui frequentasse bar per babbani, molto direi.
La sua figura stava venendo sempre di più verso me, ovviamente salì sul treno come flash.
Cercai uno scompartimento libero, aprì la porta dell'ennesimo trovandomi solo due persone.
<<posso?>> chiesi, esasperata.
Annuirono entrambi, tra cui Ed Sheeran.
Come posso dire, il destino cerca sempre di far incontrare due persone, in un modo o nell'altro.
Era troppo tardi quando capì che erano Ron Weasley e Hermione Granger, chiusi gli occhi per la vergogna.
Il mio istinto sentiva, cavolo se lo sentiva che tra pochi minuti sarebbe arrivato anche Harry.
E fu così.
Pochi secondi dopo, la porta scorrevole si aprì, rivelando Harry.
Sconvolto, salutò gli altri due, e si sedette vicino a me.
Lo vidi scrivere qualcosa, che poi mi passò un biglietto.
t/n? o sbaglio?
Mi dimenticai di respirare.
<<Hermione, Ron, Oliver Baston aveva bisogno di voi urgentemente>>
Si alzarono entrambi e corsero via.
<<Oliver Baston?>>domandai.
<<Oliver ha finito l'anno scorso. non lo troveranno>>
Sospirò.
<<perché te ne sei andata?>>
<<Harry, io pensavo che tu fossi un semplice babbano. me ne sono andata perché non volevo aver a che fare con un babbano..
sono una strega cavolo, pensavo che...>>
<<che..?>>
<<non lo so>>
Sospirò nuovamente.
<<ti ho pensata>> sussurrò.
Trattenni il respiro, sentivo il suo respiro sul collo.
Mi voltai verso di lui, l'adrenalina mi pulsava nelle vene, il mio cuore batteva, talmente forte che pensai per un'attimo che stesse per uscire dal petto.
Eravamo a pochi centimetri di distanza, il suo naso sfiorava il mio, i nostri respiri si stavano intrecciando come edera.
Sentivo le sue ciglia solleticarmi sulla guancia, sembrava come se non avessimo il coraggio di andare oltre.
Non osavamo avvicinarci ulteriormente, come due calamite con lo stesso polo.
Era tutto così calmo, fino a quando la porta scorrevole si aprì di colpo.
<<Oliver è uscito l'anno scorso>> Hermione fece un sorrisino, e non riuscì a non arrossire.

Angolo autricee:
Buonasera a tutti, perdonate i miei mesi di assenza ma non sto passando un periodo meraviglioso, ho avuto anche due verifiche al giorno, visite e problemi di love AHAHA.
Però dai, mi sto già riprendendo. Questo non è uno dei migliori capitoli che abbia scritto, ma è il primo dopo un periodo un po' così.
Spero stiate bene uwu.
Ciauuuuu<3
-Cannuzz

Immagina Harry Potter: tutta la saga [slow update]Where stories live. Discover now