CAPITOLO 56

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Pov kook

I ragazzi trovarono un ristorante qui vicino e andammo a mangiare.

Eravamo tutti felici e sollevati dato che non dovevo partire.

Cenammo ed uscimmo dal ristorante.

<allora ci andiamo?> chiese yoongi, è da tutta la sera che sta chiedendo insieme ad hobi di andare in un locale per ballare e divertirci.

<è vicino e poi non dobbiamo fare per forza tardi> disse hobi.

Dopo altra insistenza da entrambi accettammo.

Ci portarono in un locale, non troppo distante dal ristorante, per poterci svagare meglio.

Ero scettico, non amavo troppo questi generi di posti ma c'ero andato qualche volta sempre sotto insistenza dei ragazzi.

Entrambi nel locale e mentre io, nam, tae e jin ci sedemmo su dei divanetti, gli altri tre andarono subito a ballare.

Jimin e yoongi, ovviamente, si ritrovarono a ballare molto vicino tra loro con sguardi, spesso eccitati, di persone intorno a loro.

Dopo diversi minuti che rimanemmo sui divanetti del locale la voce di yoongi, che chiamava tae, attirò la nostra attenzione.

<dai vieni!> esclamò prendendogli le mani e portarndolo in pista senza aspettare risposta.

Jimin si sedette con noi mentre entrambi tenevamo gli occhi puntati verso i nostri fidanzati.

Iniziai tranquillamente a parlare con gli altri mentre anche hobi si unì a noi.

Notai con la coda dell'occhio tae ballare con un'altro ragazzo.

Yoongi stava poco distante da loro ma ballava da solo.

Questo ragazzo risultava poco più alto di tae e cercava di allungare le mani per toccargli i fianchi, mi ritrovai a premere la lingua contro l'interno della guancia in segno di disapprovazione.

Mi alzai.

<vai a ballare?> chiese divertito e con fare ironico nam dato che sapeva il vero motivo per cui mi fossi alzato.

<si> risposi freddo facendo un paio di passi ma venni fermato.

<vai a ballare con qualcun'altro, sicuramente tae si ingelosisce> rise jimin.

Ci pensai su... Non volevo usare le solite scuse "io sono geloso e ti faccio ingelosire" però non mi andava nemmeno di fare sempre la parte del ragazzo geloso.

Acconsentii e mi avvicinai alla pista da ballo puntando un ragazzino, sicuramente più piccolo, che mi aveva iniziato a guardare.

Non mi piaceva, esteticamente non mi interessava e sembrava addirittura tirarsela ma me ne fregai, in fondo dovevo solo far ingelosire tae.

Mi misi a ballare con questo ragazzo dai capelli neri mantenendo sempre una certa distanza tra i nostri corpi.

<perché non vieni un pò più vicino?!> domandò con fare provocatorio il ragazzo.

<perché è fidanzato!> esclamò subito dopo una voce alle mie spalle.

Sorrisi e mi girai trovando tae a braccia incrociate che squadrava il ragazzo con cui stavo.

Non avevo mai visto tae guardare male una persona.

Quasi non risi notando la gelosia che spruzzava da tutti i pori.

Lasciai stare il ragazzo dai capelli neri che se ne andò subito dopo borbottando qualcosa di incomprensibile mentre io presi dai fianchi il più piccolo.

<se volevi ballare potevi dirmelo e ballavo con te..> sussurrò mentre arrossiva.

<tu stavi ballando con un'altro tizio> affermai facendo capire il motivo per cui avevo iniziato a ballare con quel ragazzino.

<stavate troppo vicini> disse dopo alcuni secondi di silenzio.

Silenzio si fa per dire dato che la musica rimbombava sempre più alta dentro il locale.

<anche con te sto troppo vicino?> chiesi in stile provocatorio mentre lo tiravo verso di me continuando a ballare leggermente.

<no..> scosse la testa mettendo le mani sulle mie spalle.

<e così?> attaccai i nostri corpi mentre piegai il mio sorriso quasi in un ghigno.

Non rispose lasciandomi un bacio a stampo, molto casto, sulle labbra.

<pensavo a qualcosa di più.. Così fai capire al tizio con cui stavi prima che sei mio> gli dissi dell'orecchio mentre lo vidi arrossire.

Il ragazzo con cui tae stava ballando prima infatti lo stava ancora guardando.

La musica si fece più muovimentata mentre i nostri corpi si muovevano insieme sensualmente.

Tae strusciò diverse volte i suoi fianchi e sedere sulla mia intimità che sentivo farsi sempre più dura.

I tocci divennero sempre più decisi mentre io cercai di trattenermi e di non farlo mio davanti a tutti i presenti del locale.

Tae si era appena girato di spalle mentre continuava ad ondeggiare quei suoi fianchi così perfetti... Mi titrovai a sospirare di piacere e di mettere le mani sul suo bacino assecondando i movimenti.

Altri dieci minuti e l'avrei scopato nel bagno di quel posto!

Decisi di portarlo a casa, mi avvicinai ai nosri amici tenendo tae per mano e li avvisai.

<noi andiamo a casa ci vediamo domani> mi raccomandai di non fare troppo tardi e di stare attenti per poi uscire.

La mia testa si rilassò non avendo più la musica sparata nelle orecchie ma era annebbiata dall'eccitazione.

La mia intimità chiedeva di essere soddisfatta, chiedeva di avere un pò di sollievo ed appena arrivai a casa mia sbattei, quasi con violenza, tae alla porta d'ingresso.

La casa era vuota, i miei lavoravano fino a domani mattina, facevano il turno di notte e ringraziai mentalmente il loro capo per avergli dato quest'orario.

<non resisto più> dissi quasi disperato mentre mi attaccai alle labbra del più piccolo dando vita ad un bacio che di casto non aveva niente.

Lo presi in braccio e lo portai in camera mia, lo stesi sul letto e lo spogliai velocemente riprendendo il bacio subito dopo.

Scesi sul suo collo e gli lasciai una striscia di baci umidi per poi iniziare a farmi spogliare.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Where stories live. Discover now