CAPITOLO 86

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Pov tae

Erano passati un paio di mesi e io e kook c'eravamo appena sposati, ok è passata una settimana e non mi sono ancora abituato a chiamarlo marito.

<buongiorno!> dissi entrando in cucina, vidi il maggiore preparare qualcosa ai fornelli e mi avvicinai.

<giorno> mi rispose, era così concentrato che non mi rivolse nemmeno uno sguardo.

<cosa cucini?> ridacchiai.

<sto facendo la colazione> affermò provando a girare un pancake che però era ancora crudo.

Risi e lo abbracciai.

<di solito la prepari sempre tu e ti volevo far riposare oggi> affermò e io gli stampai un bacio sulla guancia.

<ora dovrebbe essere cotto> dissi facendogli intuire di dover girare il pancake.

Passò una buona mezz'ora e iniziammo a fare colazione.

<come sono?> domandò con faccia interrogativa, era curioso della mia reazione.

<sono buoni!> affermai annuendo <se non contiamo i due che hai bruciato sei stato bravo> risi mentre il maggiore mi riversò un'occhiataccia.

<e pensare che volevo essere carino> disse incrociando le braccia al petto.

<ma sei stato carino!> esclamai andanomi a sedere sopra di lui baciandolo successivamente sulle labbra.

<magari la prossima volta ti aiuto io però>

Effettivamente la paura che mi bruciasse le padelle era reale e non avevo intenzione di ritrovarle bruciate.

<è meglio> rispose stringendomi poi i fianchi.

La mattinata passò tra coccole e relax, era sabato e apparte un'allenamento extra che kook doveva fare non avevamo nulla.

<sicuro che non vuoi venire?> domandò kook, stava alla porta pronto ad uscire con il suo borsone in mano.

<sono stanco> mi lamentai, vidi il maggiore sorridere e venire verso di me salutandomi e subito dopo uscire.

Ero stanco veramente, la settimana ormai quasi passata l'avevo trascorsa a fare gli esami e ora potevo finalmente passare un pò di tempo libero dato che me ne mancavano fortunatamente pochi.

Mi stesi sul divano erano le cinque del pomeriggio passate e mi misi a guardare la televisione.

Pov kook

Avevo appena finito l'allenamento e mi ero fatto una doccia veloce nello spoiatoio della palestra.

Mi misi in macchina dopo aver salutato joongi e andai a casa.

Aprii la porta e sorrisi vedendo tae dormire sul divano.

Mi avvicinai a lui dopo aver lasciato il borsone per gli allenamenti all'ingresso e gli andai ad accarezzare i capelli.

<hey> lo chiamai in tono dolce vedendolo aprire piano gli occhi.

<hai sonno?> domandai, la risposta era sicuramente positiva ma si sedette e io andai a sistemargli i capelli scombinati che gli cadevano sul viso.

<che ore sono?> domandò, guardai sul telefono rispondendogli subito dopo.

<le otto?!> esclamò <non ho cucinato ancora nulla> disse mettendosi in piedi, lo femai da un braccio facendolo sedere un'altra volta sul divano.

<stai tranquillo ok? Possiamo ordinare qualcosa da asporto così ti riposi>

Vidi tae annuire subito mentre mi tirò verso di lui abbracciandomi.

<cosa vuoi mangiare?> chiesi tranquillo.

<pizza?!> fece con occhi da cucciolo mentre io ridevo e annuivo.

Ordinai e mezz'ora dopo suonarono al campanello ed iniziammo a mangiare.

<sei ancora stanco?> domandai ridendo a mò di presa in giro dopo un suo sbaglio.

<vai a dormire metto apposto io> informai ma non mi ascoltò iniziando ad aiutarmi.

Finimmo di sistemare tutto abbastanza velocemente e tae mi portò direttamente in camera.

<voglio dormire con te non mi va di farlo da solo> disse mettendo un broncio alquanto adorabile.

<allora dormiamo> risposi attaccando le nostre labbra in un bacio a stampo stendendomi nel letto insieme a lui dopo esserci cambiati.

<come facciamo ad adottare dei figli se ho già un bambino di fianco a me?!>

<cosa?!> quasi gridò tae mettendosi seduto di scatto sul letto girandosi per guardarmi.

<dei figli?! V-vuoi avere dei figli?> domandò.

Ora sembrava sveglissimo!

Me ne aveva parlato un paio di volte ma poi cambiava discorso, forse pensava io non volessi..

<se è con te si> affermai prendendogli una mano.

<ci vuole tantissimo per adottare un figlio.. Sopratutto se siamo due maschi> disse abbassando la testa.

<vorrà dire che aspetteremo tutto il tempo che serve> lo consolai <possiamo vedere qualche casa di adozione che ne dici?!> chiesi.

<dici davvero? Cioè non stai scherzando?>

<no piccolo, andiamo a chiedere> sorrisi e tae si fiondò tra le mie braccia.

Continuò ad abbracciarmi per diversi minuti prima di staccarsi e baciarmi a stampo.

<che ne dici se ora dormiamo e domani ne parliamo meglio?!> chiesi mentre il minore acconsentì venendo affiancato da uno sbadiglio.

Sorrisi e ci demmo la buonanotte cadendo entrambi nel mondo di morfeo.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Onde histórias criam vida. Descubra agora