CAPITOLO 73

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Pov tae

Erano passato un paio di giorni, per la precisione era mercoledì.

Ero appena tornato a casa, erano circa le sette.

I ragazzi erano andati tutti in palestra per i loro allenamenti mentre io non me la sentivo.

Ero passato in biblioteca a riportare alcuni libri che, un paio di settimane fa, avevo preso.

<ciao tesoro com'è andata?> domandò mamma salutandomi con un bacio sulla guancia.

<bene penso> risposi tranquillo, il livido sulla spalla mi era passato quasi del tutto e non mi avevano dato più fastidio, almeno non fisicamente.

Le prese in giro invece continuavano ma si erano alleggerite fortunatamente.

Mi sedetti con mamma sul divano quando il mio telefono squillò.

*numero sconosciuto*

Accetta               Rifiuta

Accetta

<pronto?> risposi sotto lo sguardo attento di mia madre.

<chi è?> domandai subito dopo non riconoscendo bene la voce della persona all'altro capo del telefono.

<si sono io> alzai un sopracciglio aspettando la risposta alla mia domanda.

<cosa davvero?!> esclamai alzandomi dal divano rimanendo a fissare la televisione spenta mentre l'uomo dall'altra parte del telefono finiva di parlare.

Non avevo parole... Mi morirono tutte in gola.

Pov kook

Avevo finito da quasi un'ora l'allenamento con joongi ma mi ero trattenuto in palestra anche dopo.

Forse erano le sei e qualche minuto quando ormai notai non ci fosse più nessuno tranne joongi.

<come mai ancora qui?> domandò tranquillo mentre finiva di sistemare alcuni tappetini che altri ragazzi avevano usato.

<mi volevo> e tirai un pugno al sacco da boxe davanti a me <allenare> indietreggiai ed avanzai tirandone un'altro <di più> lo guardai con la coda dell'occhio ma continuai.

<mi sembra che abbiamo fatto un'allenamento già abbastanza pesante o sbagliato?> fece arrivando di fianco a me.

Aveva finito di sistemare.

<si ma volevo> tirai un calcio al sacco <continuare> affermai.

<non ci sono i tuoi amici oggi?> chiese.

<no!> feci qualche spostamento simulando delle schivate.

<stanno al dormitorio?> chiese ancora.

<si> le mie risposte erano brevi, non volevo distrarmi troppo dal mio allenamento.

<lo sai che fa male allenarti troppo> più che una domanda era un'affermazione.

<tra poco smetto> dissi con l'intenzione di farlo almeno allontanare o di farlo smettere di parlare.

Non volevo ascoltare nessuno, volevo solo allenarmi.

<jungkook!> mi chiamò, il suo tono era rigido ma aveva una nota di dolcezza.

Voleva che mi fermassi così decisi di tirare un'ultimo pugno a quel maledettissimo sacco e di girarmi verso il maggiore.

<che succede?> domandò con aria preoccupata.

<nulla>

<sei nervoso? Pensieroso? Arrabbiato? Non lo riesco a capire>

<hai litigato con qualcuno?> continuò a chiedere.

Scossi la testa negando.

<sono i tuoi professori?>

Scossi di nuovo il capo.

<dei ragazzi ti hanno infastidito?>

<no no è tutto apposto> risposi.

<allora come mai ti vedo così strano? Non è normale che rimani fino a tardi qui> mi fece notare.

<se mi alleno non penso> ribattei <se non penso non mi viene in mente tae> continuai <se non mi viene in mente tae non mi sento male!> finii mordendomi il labbro inferiore.

È possibile che io stia così male per solo un mese che non lo vedo?!

Me lo chiedevo sempre..

<non è sfinendoti con l'allenamento che risolvi il problema> mi diede una pacca sulla spalla il più grande.

<dai vai a prendere le tue cose, torna in dormitorio, fatti una bella doccia e stai con i tuoi amici> disse con tono calmo.

<sicuramente sanno come farti stare un pò meglio> sorrise.

Io annuii e andai verso gli spogliatoi.

<sbrigati che devo chiudere la palestra> ridacchiò contagiandomi anche a me, almeno per quel poco che serviva a sdrammatizzare.

Feci come detto da joongi, arrivato al dormitorio mi sistemai facendomi una doccia, decisamente più lunga delle altre, e mi recai in camera di youngjae sapendo che il suo compagno di stanza non c'era mai.

<cosa ti porta qui?!> domandò il proprietario della camera.

<nulla volevo compagnia, mi prende la depressione sennò> la buttai sul ridere mentre l'altro capì perfettamente a cosa mi riferivo.

Chiamò i due mancanti che dopo qualche minuto bussarono alla porta, e rimanemmo a parlare fino all'ora di cena.

Effettivamente joongi aveva ragione, i ragazzi mi avevano distratto abbastanza, dopo cena siamo andati ognuno nella propria stanza e io manfai un messaggio a tae.

Era un semplice messaggio della buonanotte, non volevo chiamarlo dato che probabilmente l'avrei disturbato dato che c'erano entrambi i suoi genitori a casa.

C'eravamo sentiti questo pomeriggio prima dei miei allenamenti, stava andando in biblioteca e mi ha parlato della sua giornata a scuola.

Mi aveva raccontato i libri che aveva letto e anche se effettivamente non mi interessava nulla di quella trama noiosa di quei romanzi, volevo sentirlo parlare.

Misi il telefono in carica e mi stesi sul letto per poi addormentarmi quasi subito.

Pov tae

Avevo appena finito di preparare i bagagli, oggi non ero andato a scuola dato che sarei partito.

Misi la valigia in macchina e salii in macchina con i miei genitori.

L'orario insolito della partenza non cera molto traffico per strada, erano infatti le 9:40 di venerdì mattina.

BEH CHE DIRE... CHE NE PENSATE??

SPERO IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E AL PROSSIMO *-*

Ciauuuuuuuuu(^ω^)

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Where stories live. Discover now