CAPITOLO 87

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Pov kook

Erano passate ormai diverse settimane e, insieme a tae, stavamo cercando degli orfanotrofi per poterli visitare.

Ne trovai uno a quasi un'ora di distanza da noi, sembrava affidabile e parlava di pratiche burocratiche anche abbastanza veloci.

<vuoi venire a cena?> domandò tae abbracciandomi le spalle, si era messo dietro la mia sedia.

<guarda qui> afferami alzando poi lo scermo del computer facendo vedere a tae il sito che avevo trovato.

Lo vidi sorridere e lo baciai.

<che dici se domani ci chiamiamo e prendiamo appuntamento?> chiesi sicuro mentre il minore iniziava ad annuire abbracciandomi sempre più stretto.

Poco dopo mangiammo e tranquillamente ci mettemmo sul divano.

Oggi eravamo stati fuori tutto il giorno ed eravamo abbastanza stanchi.

Il giorno dopo, nonostante fosse giovedì, non avevamo impegni.

Tae studiò per un esame del mese prossimo mentre io chiamai la casa di adozione.

<uffa!> sbuffò tae vedendolo sedersi vicino a me sul divano.

<che succede piccolo?> chiesi, al telefono mi avevano messo in attesa...

<non riesco più a concentrarmi> affermò mettendo su un broncio, glie lo baciai sorridendo.

Lei è il signor jeon?

La voce all'altro capo del telefono mi fece risvegliare e misi il vivavoce per far sentire anche a tae la conversazione.

Si sono io, salve

Salutai tranquillo aspettando si presentasse e che cominciasse a parlare.

Avevo già dato i nostri dati sia miei che di tae, volevano verificare le nostre identità e io accettati tranquillamente.

Vorremmo parlare con lei e come il suo compagno dal vivo.

Vi volevamo fare vedere l'intera struttura e per ovvi motivi vorremmo essere sicuri che i bambini finiscano in buone mani.

Avevo capito ci tenessero alla salute dei bambini per questo accettammo felici.

Chiusi la chiamata e il mpiu piccolo mi abbracciò.

<la settimana prossima andiamo che ne dici?> chiesi ma lui scosse la testa.

<andiamoci sabato!> affermò <non abbiamo nulla da fare quel giorno> continuò pregandomi con lo sguardo.

Non riuscii a resistere e accettai.

Pov tae

Sabato arrivò presto e io ero sempre più emozionato.

Ci svegliammo presto la mattina e iniziamo a prepararci per poter partire, il viaggio in macchina sarebbe durato più o meno un'oretta ma non ci importava.

<ci sei?> chiese il maggiore e io annuii, prima di uscire gli andai a baciare una guancia e lo abbracciai.

Ero davvero felice in quel momento!

Uscimmo e entrammo in macchina, sistemammo il navigatore e partimmo verso la casa di adozione.

Mi arrivarono diverse chiamate sia da mia madre che dai ragazzi che non vedevano l'ora di sapere come fosse andata.

Dopo un'oretta abbondante di macchina arrivammo ai piedi dell'enorme edificio della casa di adozione.

Era enorme, ben curata e il leggero crema delle pareti esterne trasmetteva sicurezza.

Vedemmo alcuni bambini giocare all'aperto, era anche una bellissima giornata.

Entrammo e dopo essere stati accompagnati nell'ufficio della proprietaria, questa, ci fece fare un giro.

Apprezzammo molto quel luogo, i bambini erano tutti vivaci e carinissimi.

<ragazzi vi vorrei far accomodare con me un'altra volta nel mio ufficio> Affermò la proprietaria, era una signora gentilissima.

Ci spiegò di volerci mostrare un primo bambino, ci disse solo l'età, 4 anni.

Entrammo nel suo ufficio e poco dopo bussarono alla porta.

Un bambino con capelli scuri e occhi scuri ci si presentò davanti accompagnato da una donna che probabilmente lavora qui.

Carinissimo, con guancie paffute e occhi vispi e vivaci.

<siediti con noi> disse la direttrice facendo avvicinarenil bambino, allungai una mano verso di lui e me la strinse.

<avanti presentati> spronò sempre lei.

<sono mingi> sorrise e potremmo notare i suoi dentini.

Ridacchiai e mi presentai a mia volta, dopo che anche kook lo fece la donna riprese a parlare informando il bambino che noi fossimo interessati a prenderlo nella nostra famiglia.

<voi volete stare con me?> chiese dopo avermi chiamato con un tocco sulla mano.

Mi ritrovai a sorridere e annuii.

<ci piacerebbe> parlò kook.

Facemmo diverse chiacchiere con mingi, si rivelò vivace come gli altri bambini del posto.

La direttrice lo mandò via consegnandoci poi alcune carte.

<questi sono i dati di mingi e volete potete portarli a casa, c'è il certificato di nascita insieme ai certificati medici> disse mentre noi annuimmo sfogliandoli insieme a tae.

<vi do anche queste carte se accettate di prendere mingi mandateci questi documenti per mail> ci sorrise.

Noi annuimmo e poco dopo altre chiacchiere uscimmo dalla struttura.

<posso venire con voi?> domandò un bambino correndoci dietro, era mingi.

<tesoro verremo a prenderti tra poco mmh> dissi dopo aver mandato uno sguardo d'intesa e di conferma a kook.

Kook annuì sorridendo.

Tornammo a casa e mi misi a leggere, insieme al maggiore, tutte le norme e informazioni che la proprietaria ci aveva dato.

Iniziammo a compilare i vari documenti, li avremmo poi spediti all'orfanotrofio per completare poi tutte le pratiche.


SCUSATE TANTISSIMO PER IL RITARDO DI QUESTI CAPITOLI, SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO ANCHE SE UN PÒ DI PASSAGGIO.

Ci vediamo al prossimo capitolo e scusate ancora per il ritardo❤❤❤

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Where stories live. Discover now