CAPITOLO 78

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Pov tae

Dopo il fine settimana passato tra coccole e abbracci da parte di kook dovetti ritornare a casa.

Entrambi stavamo meglio ed eravamo più tranquilli dopo esserci visti.

Non avevo avuto problemi con il ritorno a casa, non avevo subito presente in giro o gesti simili quindi ero più calmo.

Atterrai e feci il check out notaio subito dopo i miei genitori aspettarmi.

Li andai ad abbracciare e tornammo a casa dove mi riempiono di domande su come stesse kook e come erano andati i due viaggi.

La settimana ripartì e con essa tutte le abitudini.

Mi svegliavo ed uscivo da casa.

Mi arrivò una chiamata da kook gli avevo detto di chiamarmi quando voleva e aveva tempo ma non pensavo lo facesse anche di prima mattina.

<hey piccolo> mi salutò, aveva la voce rauca, segno si fosse appena svegliato.

<come stai?> domandò.

<ho sonno> mi lamentai <voglio stare con te>

<tra meno di un mese ritorno e poi ci siamo visti fino a ieri> rise prendendomi in giro ma sapevo che anche lui volesse stare vicino a me.

<stai andando a scuola?> chiese.

Risposi positivamente e continuando a camminare per la via di scuola parlammo.

Arrivai ai cancelli di scuola e dopo che feci salutare kook dai ragazzi chiusi la chiamata.

<allora com'è andato il fine settimana con kook hyung?> chiesero mentre mi salutavano.

Gli raccontai a grandi linee cos'era successo escludendo qualche particolare, e appena suonò la campanella entrammo.

I pochi succhiotti che avevo mi erano passati subito fortunatamente, non volevo che papà o i ragazzi iniziassero a farmi domande scomode a cui ovviamente già sapevano la risposta.

Era passata già una settimana da quando ero tornato a seoul e con kook ci sentivamo sempre più frequentrmente.

Spesso facevamo videochiamate quando non aveva allenamenti e io stava a casa.

Era martedì e tranquillamente stavo tornando a casa dopo essere stato a scuola, ero passato dalla biblioteca per posare alcuni libri e stava iniziando già a fare buio.

Sentii delle risatine e provai a non girarmi mordendomi il labbro inferiore.

Mi ero dimenticato che in quel periodo c'era un gruppo di ragazzi che stava li per parlare e una volta avevo visto anche delle bottiglie di birra..

Gli passai di fronte cercando di sembrare impassibile.

<hey bellezza> commentò uno dei ragazzi per poi fischiarmi contro.

Mi morsi il labbro a disagio e impaurito, sperso smettessero ma con la coda dell'occhio li vidi alzarsi.

<che fai scappi?!> domandarono e io cercai di velocizzare il passo ma uno di loro mi bloccò il polso.

Non dissi nulla, cercavo di farmi lasciare ma le mie gambe tramavano insieme alle mani per la paura che avevo in quel momento.

Mi spinsero per terra e sentii le mie ginocchia sbucciarsi.

Portavo fortunatamente una gonna nera e quindi lo sporco della strada non si vedeva..

Mi venne da piangere.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Where stories live. Discover now