CAPITOLO 89

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Pov kook

Ormai sono un paio di mesi che mingi va a scuola e ha trovato molti amici, le maestre ci hanno spesso avvisato della sua vivacità ma nonostante quello era un bambino educato e voglioso di imparare.

Non potevamo essere più felici di questo!

Stavo aspettando davanti il cancello di scuola che min finisse le lezioni e uscisse.

Di solito è tae che va a prendere nostro figlio a scuola perché spesso sono impegnato in palestra anche la mattina per via dei corsi per diventare un'allenatore.

Ormai ero riuscito a diventare un'allenatore e avrei passato molto più tempo con la mia famiglia anche se continuavo ad allenarmi e a fare gli incontri.

Pet il momento il mio diventare allenatore era messo in secondo piano.

Tae oggi aveva uno degli ultimi esami all'Università per questo era impegnato.

<scusa.. Tu sei jeon jungkook?> mi chiese una donna poggiandomi una mano sulla spalla per attirare la mia attenzione, annuii aspettando continuasse a parlare.

<mi dispiace disturbarti volevo sapere se potevo farti una foto, mio figlio maggiore e mio marito ti conoscono e sono andati ad alcuni dei tuoi incontri> sorrise felice e leggermente imbarazzata.

<sono dei tuoi fan> finì e io gli riservai un sorriso a trentadue denti piu felice che mai.

Accettai volentieri di farmi una foto con lei per poi venir distratto da mio figlio.

<appa!> sentii urlare mentre il piccolo mi corse incontro, lo presi in braccio baciandogli una guancia.

<salve> disse più timido salutando la donna davanti a me.

Gli rivolse un sorriso scusandosi ancora con me per il disturbo mentre vidi una bambina, più grande di mingi, avvicinarsi a lei.

La tranquillizzai e mi rivolsi al mio piccolo.

<andiamo a prendere appa tae all'università?> domandai mentre lui annuì e iniziammo a camminare verso la macchina.

<eccolo!> parlò felice andando verso tae che sorpreso lo prese in braccio.

<che ci fate qui?> chiese divertito venendomi incontro, gli baciai una guancia e sorrisi.

<piccola sorpresa> affermai felice.

<com'è andato l'esame?> domandai una volta saliti in macchina per tornare a casa.

Mingi guardava fuori dal finestrino, pensai fosse ormai abitudine, gli piaceva guardare quanto le persone fuori la macchina sembrassero avere fretta.

<non è andato benissimo! Era il più complicato del corso e il professore mi ha messo 27> storse il naso mettendo su quasi in broncio.

Aveva sempre preso il massimo in quasi tutti gli esami, se non era il pieno dei voti quindi 30 era 29.

Gli piaceva quella facoltà ed era anche molto bravo.

<è andato comunque bene per essere un'esame complesso no?> domandai cercando di farlo ragionare sul buon voto che aveva preso.

<si ma non mi piace, volevo rifiutarlo ma poi l'avrei dovuto fare di nuovo> disse e io risi mettendogli una mano sulla coscia.

<va benissimo così piccolo, è un buon voto> lo rassicurai ancora, lui annuì non troppo convinto.

Arrivammo a casa e mangiammo tranquillamente.

<posso avere un fratellino?>

Questa domanda ci fece quasi strozzare con il cibo.

Misi un'espressione interrogativa sul viso mentre tae rise non aspettandosi quella domanda.

<come mai ci chiedi questo?> chiese tae premuroso andando ad accarezzare i capelli di mingi.

<mi piacerebbe avere un fratellino!> esclamò felice <posso giocare con lui>

<è per questo che oggi eri così tranquillo e pensieroso?> domandò ancora tae.

<volevi chiederci questo?>

<si..> sussurrò.

Aveva uno sguardo speranzoso di una risposta positiva e io e tae ci guardammo per decidere il dafarsi.

<che ne dici se ora tu vai in camera tua e ti riposi e io e appa tae parliamo un pò?>

Mingi annuì e quando fu entrato in camera sua tae scoppiò a ridere.

<mi ha fatto preoccupare per tutto il tempo per questo> rise mentre lo aiutai a sparecchiare.

<vuole un fratellino> pensai ad alta voce <potremmo andare a vedere nella stessa casa di adozione dove abbiamo preso mingi> dissi.

<vuoi un'altro figlio?> domandò tae girandosi di scatto verso di me.

<tu non vuoi?> chiesi, avevo quasi paura di una risposta positiva quando mi prese per le spalle e mi attaccò al suo corpo baciandomi.

<certo che voglio!> esclamò felice e io mi rilassai.

Lo baciai di nuovo.

Davanti mingi non ci baciavamo mai solo baci sulla guancia o quando capitava a stampo.

<sarà più impegnativo però> ragionò.

<che ne dici se aspettiamo che ti laurei e poi prendiamo un fratellino a mingi?> chiesi.

Mancano due esami alla laurea di tae, avremmo avuto tempo per trovare il bambino, farlo conoscere a mingi e finire le pratiche di adozione.

<così abbiamo tempo anche per prendere un'altro lettino> ridacchiò tae e io gli circondai i fianchi con le mani.

<dobbiamo fare un figlio anche noi però> dissi stringendolo a me.

Lo sguardo interrogativo di tae su di me mi fece ridere, si trasformò velocemente in uno di sorpresa e poi divertito.

<che pervertito che sei!> rise dandomi un piccolo schiaffo sul braccio <c'è mingi a casa!> si giustificò.

Sono tre mesi che non abbiamo un rapporto completo ma per il momento va bene così, dobbiamo occuparci di mingi e ci preoccupiamo costantemente.

<ora dorme> sussurrai al suo orecchio.

Tae rise e partì, subito dopo, un bacio lento e passionale, volevamo solo contatto, non c'erano secondi fini.

Una volta staccati finimmo di mettere apposto e ci stendemmo sul divano riposandoci.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें