CAPITOLO 58

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Pov tae

Era pomeriggio, dopo aver passato velocemente le lezioni a scuola kook mi ha chiesto di passare del tempo insieme in stile appuntamento.

Stavamo camminando in un bellissimo parco scoperto un paio di giorni fa grazie a jimin e yoongi.

Il parco è molto grande ma purtroppo in questi giorni non c'è quasi nessuno.

Kook mi prese la mano continuando a camminare tranquillamente.

Non c'erano persone intorno a noi per questo eravamo, soprattutto io, più tranquilli.

Avevo imparato a non dare peso agli sguardi delle persone ma lo stesso avevo paura che potessero essere violenti come capita molte volte...

Sorrisi scacciando quei pensieri e strinsi la mano di kook più forte, era quasi un calmante stringere la mano o il braccio del più grande.

Camminammo per quella via alberata, traspirava quasi romanticismo, trovammo una panchina poco più distante da noi e decidemmo di sederci li.

Una volta seduti misi la testa sulla spalla del maggiore e mi rilassai per un paio di secondi.

<mamma possiamo andare al parco?>

Questa domanda veniva fatta da un bambino, era a qualche metro da noi ma aveva una voce squillante ed attirò la nostra attenzione.

Aveva, ad occhio, circa 5 anni.

La donna che lo teneva per mano sorrise ed acconsentì mentre il figlio iniziò a saltellare.

Più li guardavo e più sorridevo.

Ho sempre voluto avere dei figli ma essendo gay è molto difficile adottarli e purtroppo verremo visti ancora più male...

<sapete che è la mamma migliore del mondo?> disse il bambino dai capelli scuri rivolgandosi a me e kook.

Sorrisi mentre la donna si scusava portando via quel ragazzino così vivace.

Continuai a guardare nella loro direzione e iniziai a pensare come sarebbe effettivamente avere un bambino...

Un sogno ecco cos'è!

Pov kook

Notai tae perso nei suoi pensieri.

Avevo visto come guardava felice quei due passanti, si era suffermato sul bambino sorridendogli diverse volte.

<hey che hai?> chiesi risvegliandolo dai suoi pensieri.

Ora non sembrava più felice... Era preoccupato, triste, ma non capivo il motivo.

<tutto bene?> domandai andando ad accarezzargli una spalla.

<si si> sussurrò.

Quasi sbuffai e mi girai per guardare il profilo di tae.

<dai che succede?> gli presi la mano e lui girò il viso a guardarmi.

<non lo so ma quando ho-o visto quel bambino e sua madre ho pensato che non potrei mai avere u-un figlio..>

<perché dici questo?>

<p-perché noi siamo due ra-ragazzi ed è difficile se non impossibile che possiamo adottare d-dei bambini...>

I miei occhi si spalancarono di felicità a quella frase.

<vorresti avere dei figli con me?> chiesi incredulo.

Non avevo mai pensato che li volesse con me.

<è ovvio!> annuì e gli spuntò un sorriso.

Ridacchiai anche io e gli presi la mano.

Lo vidi guardare in basso e io gli presi il mento facendomi guardare.

<hey piccolo un modo lo troviamo ok> dissi mentre lui annuì più calmo.

Lo avvicinai di più a me e lo baciai, era un bacio casto e a stampo e una volta staccati ci alzarmmo dalla panchina iniziando a camminare verso casa mia.

BOXER AND ANGEL ¦kookv¦Where stories live. Discover now