BREATHLESSNESS

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Era tardi e stava chiudendo di fretta la lampo dei pantaloni dove aveva infilato la maglia bianca, principalmente coperta dalla giacca in pelle con una rosa blu ricamata. Passò un paio di volte la mano tra i capelli per sistemarli, si notava già il corvino del colore naturale alla radice, sospirò, odiava con tutto sé stesso le discoteche ma erano tutti troppo entusiasti per rifiutare, così aveva ceduto. Era il suo penultimo giorno alla tenuta e per festeggiare la partenza sua e di Felix avevano scelto di uscire, qualcuno bussò alla porta intimandogli di muoversi. Quando aprì vi trovò Min-ho fasciato in una camicia nero pece, al collo una collana con perle color nocciola che spiccavano la forma snella del suo corpo. Era sempre stato affascinante e circondato di ragazze, soprattutto perché dopo aver sbirciato la scollatura voluta così profonda, chiunque avrebbe il desiderio di aprirla completamente per vedere ciò che ancora nascondeva.

Affianco v'era Han fasciato in pantaloni di pelle, le natiche risultavano più sode e prosperose facendo sorridere il biondo, riconosceva che il suo amico era in grado di provocare in modo eccezionale. Sopra, infilata alla perfezione all'interno del pantalone portava una camicia bianca, morbida sul busto e spalle, ma la trasparenza rendeva l'idea del corpo tonico del ragazzo.

All'appello mancava solo Felix, si ritrovo solo a bussare alla porta della sua stanza che ne aprì subito la porta, era ordinario o almeno all'inizio sembrava esserlo, perché quando lo superò Hyunjin non gli stacco gli occhi di dosso. Portava un paio di jeans bianchi aderenti nei punti giusti e leggermente a vita alta in cui era infilata una camicia altrettanto bianca, il tessuto era leggero e sopra essa aveva un maglioncino smanicato con prepotente scollo a V che mostrava del petto porcellana. Era l'unione perfetta tra affascinante e sexy e come sempre lui ne era incantato.

"Hyunjin dovresti camminare non restare lì fermo, hai dimenticato qualcosa?" gli chiese Felix svegliandolo dal trans in cui era finito, era rimasto come un'idiota immobile davanti la stanza a fissarlo. Senza dire nulla riprese a camminare affiancando il biondo a cui non aveva risposto.

"Pensavo vi foste persi" commentò Min-ho guardando i due che salirono nell'auto, Felix si trovava dietro nel mezzo e ai lati rispettivamente aveva Han e Hyunjin, il moro si trovava davanti con l'autista dei Lee. "Avevo dimenticato il telefono e Hyunjin mi ha aspettato, su ora andiamo" spiegò velocemente a Min-ho che poi diede l'ordine di partire.

Il posto era grande e affollato, le luci cambiavano continuamente colore confondendolo mentre passava tra le persone con fatica seguendo i tre che lo precedevano, Han stava parlando a Min-ho all'orecchio per sentirsi meglio nel frastuono. Erano diventati inseparabili dal giorno del picnic nella tenuta, qualcosa tra di loro era mutato e Han sembrava aver riacquistato la felicità che ultimamente lo aveva abbandonato, questo lo rendeva particolarmente felice e un po' lo preoccupava, timoroso di cosa sarebbe accaduto se Han si fosse invaghito del moro.

Dopo spintoni e insulti raggiunsero il tavolo dove si sedettero, al centro c'era una caraffa contenente un liquido trasparente che dall'odore doveva essere alcolico, Min-ho riempì i quattro bicchieri aprendo la serata che passò in fretta tra balli e bevute. Hyunjin era seduto al tavolo e fissava i tre ragazzi scatenarsi in mezzo alla pista ma uno catturava completamente la sua attenzione. Felix si muoveva alla perfezione seguendo il ritmo della musica così alta che lo avrebbe infastidito, se non ci fosse stato il biondo ad ancheggiare in modo sensuale. Sorseggiò il liquido trasparente spostando leggermente lo sguardo, notando che i due mori erano scomparsi tra la folla, li cercò per un po' tra le mille teste ma si rassegnò in fretta. Come erano spariti loro anche Felix aveva fatto lo stesso. Velocemente si alzò, era palesemente molto ubriaco e l'averlo perso di vista preoccupava Hyunjin, quando arrivò al punto dove prima si stava muovendo guardò in torno cercando la chioma bionda di qui non c'era traccia.

Felix's pov

Faceva caldo e la testa girava troppo per continuare a stare tra tutte quelle persone, quella sera aveva decisamente alzato troppo il gomito, Han e Min erano scomparsi tra la folla per recuperare un altro drink e iniziava a sentirsi solo e abbandonato in mezzo alla pista. Con tra le mani il bicchiere mezzo vuoto da cui sorseggiava di tanto in tanto, aveva camminato fino al bagno in modo traballante. Una volta chiusa la porta la musica si ovattò rimanendo come un semplice sottofondo, aprì una delle tante porte che dividevano i gabinetti e ne entrò richiudendo con la chiave. Appoggiò una mano di fronte a lui per sostenersi toccando il marmo freddo, doveva reggersi in piedi per fare pipi centrando il buco, e ridendo Felix si diede da fare riuscendo nell'impresa troppo complicata per le sue condizioni. Dopo dieci minuti di duro lavoro uscì vittorioso dal gabinetto dirigendosi sul lavandino per lavarsi le mani.

Posò gli avambracci sul lavabo guardandosi allo specchio, ci vedeva doppio e i suoni sembravano più lontani, si sentì sbiancare per qualche secondo, non poteva essere ridotto così solo da dell'alcol. Sospirò, decise di rinfrescarsi e sciacquò la faccia con dell'acqua e ne strofinò sotto anche i polsi, la chiave della porta principale del bagno era stata aperta e richiusa velocemente, Felix non vi badò fino a quando la serratura non scoccò bloccato la porta dall'interno.

Alzò velocemente lo sguardo e perse l'equilibro, ma riuscì a sostenersi nella parete guardando nello specchio. Due figure non molto definite si trovavano dietro di lui, la musica era praticamente scomparsa o meglio non riusciva a sentirla, aveva bisogno di una boccata d'aria e avrebbe chiesto a Hyunjin di aiutarlo. Quando si voltò verso l'uscita e allungò la mano per girare la maniglia una mano lo afferrò per il polso.

"Dove credi di andare?" chiese l'uomo avvicinandosi a Felix, che indietreggiò perdendo l'equilibrio. Non cadde ma l'uomo lo afferrò facendolo indietreggiare per poi finire con la schiena aderente al marmo freddo, e visualizzò il suo volto per qualche secondo per poi tornare a vedere doppio e leggermente sfocato. Non reagì, non perché non volesse farlo ma si sentiva estremamente debole e i suoi riflessi erano scomparsi, deglutì smettendo per qualche secondo di respirare quando una mano gli sfiorò il volto.

"Oltre a muoversi bene ha un ottimo profumo, lo hai scelto a pennello amico mio" rise a poca distanza dal suo volto, Felix voltò la faccia cercando in qualche modo di aumentare le distanze, ma la mano destra dell'uomo aveva iniziato a tracciate e accarezzare il lato sinistro del suo viso candido. Si sentì rabbrividire quando poi quel tocco passò sul suo basso ventre e la camicia infilata nei pantaloni venne tolta, dando all'uomo la possibilità di toccare più pelle, per la prima volta reagì e si dimenò, ma la stretta era troppo forte sui polsi sopra la sua testa.

"No.." sussurrò, le gambe non reggevano più e il rude e violento tocco di quell'uomo lo accarezzava stimolandogli i capezzoli. Non capiva perché era finito in quella situazione, la testa pesante e la debolezza corporea lo stavano consumando e permettevano a quel viscido essere di fare ciò che voleva.

"Perché non reagisci se non vuoi?" domandò l'uomo guardandolo con un ghigno in volto, e gli occhi annacquati di Felix rigarono il suo volto "Ah già dimenticavo" rise l'uomo avvicinandosi fino a far sfiorare i loro nasi "Presta più attenzione al tuo bicchiere, drogarti è stato fin troppo facile".

Lo avevano drogato, della droga era finita nel suo bicchiere e nemmeno se ne era accorto. L'uomo lasciò per un momento la presa hai polsi di Felix che vide un piccolo spiraglio di luce, si lanciò in una traballante corsa verso la porta per, a pochi centimetri, essere bloccato dal secondo uomo. La posizione in cui si trovava era proprio quella di un uomo in arresto, la guancia conto il muro e lo sguardo annacquato rivolto all'uscita, nella speranza di essere salvato. "Ti prego lasciami andare" singhiozzò tra una lacrima e l'altra.

Una mano sbottonò i pantaloni, ma prima di abbassarli, baci violenti segnarono il collo di Felix mentre sentì una presenza premergli tra le natiche ancora protette dal pantalone, il corpo era succube immobilizzato dal terrore che scorreva nelle vene di Felix, I polmoni si stavano svuotando d'aria e non ne facevano rifornimento bruciandogli.

Qualcuno bussò alla porta e Felix aspettò che qualcosa accadesse, chi stava dietro alla porta insisté bussando ancora "Felix sei tu chiuso dentro?" deglutì, quello era Hyunjin.


Stay with me // hyunlixحيث تعيش القصص. اكتشف الآن