AMUSEMENT

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L'acqua calda scorreva lungo il corpo e Felix si sentiva rilassato al massimo, avrebbe dovuto insaponarsi ma aveva deciso di restare lì immobile. Tre giorni prima quando si era svegliato nel letto di Hyunjin lui non c'era, e un piccolo vuoto gli si era formato nel petto. Quella sensazione non scomparve fino a quando il biondo non varcò la porta per l'ora di pranzo, con del cibo d'asporto.

Passò una mano tra i capelli portandoli all'indietro, l'acqua scivolava per il volto e Felix trattenne il respiro. Il tempo che Hyunjin passava in casa era veramente poco e lui non sapeva come passare le giornate, che stavano diventando noiose e si faceva sopraffare dai pensieri, talvolta non troppo gentili. Nessun attacco però era stato come quello della prima sera, forse per via delle fasciature fatte da Hyunjin, che toglieva solo per lavarsi e cambiava insieme  a lui. Fortunatamente i lividi iniziavano a sciogliersi e al posto del rossore v'era un giallognolo, quelli sul collo si stavano lentamente rimpicciolendo.

Felix spense l'acqua, insaponò il corpo e i capelli. Aveva sentito sua mamma la mattina stessa appena sveglio, stava bene e anche suo padre, se la spassavano senza di lui tra vacanze e serate in ristoranti vari. Ma sapeva di mancare molto a entrambi.

Accese di nuovo il getto per risciacquare il sapone. Dello zio non aveva alcuna notizia, ciò lo sollevava da un gran peso, ma sapeva che prima o poi si sarebbe fatto sentire per vedere a che punto si trovasse con le sue indagini che non stava portando avanti.

Quando ebbe finito chiuse il getto e raccattò l'asciugamano appeso sul termo, che lo aveva tenuto al caldo. Negli ultimi giorni le temperature si erano abbassate talmente tanto, che Felix aspettava la neve impaziente.

Una volta varcata la porta del salotto, con l'asciugamano in testa per asciugare i capelli, Felix notò Hyunjin seduto nella penisola. Era concentrato su un blocchetto sostanzioso di carte, aveva portato a casa del lavoro da fare e questo era davvero strano, anche semplicemente che si trovasse lì invece che sulla scrivania della sua camera. Lentamente si avvicinò e quando era sicuro di essere entrato nella visuale del biondo parlò "Da quanto sei arrivato?" domandò e i loro sguardi si incrociarono, "Circa 10 minuti, scusa se sto occupando praticamente tutto il piano" si grattò leggermente la nuca guardando le varie carte, che aveva sparso nel tavolo in quel poco tempo e Felix rise sedendosi davanti di lui.

"Che dici se ti aiuto, poi potremmo uscire a prendere qualcosa da mangiare, è da un po' che sono chiuso qui" guardava con attenzione Hyunjin da cui aspettava una risposta. "Mmm... ok io firmo tu timbri, è l'unica cosa che devo fare quindi dovremmo finire in fretta se mi aiuterai" sorrise felice di aver ricevuto un ordine e dopo essersi fatto spigare con attenzione dove timbrare, prese velocità e manualità.

"I tuoi lividi sono migliorati molto" Commentò Hyunjin mentre continuava imperterrito a firmare la pila di documenti, era sempre attento a tutto e Felix lo aveva notato stando con lui, erano completamente due parti opposte perché Hyunjin rappresentava l'ordine e la cura hai piccoli dettagli, mentre Felix era distratto e impacciato in quasi tutto. "Tu come ti senti riguardo a quella sera in discoteca?" il timbro si fermò vicino alla carta prima che potesse toccarla, non sapeva e nemmeno immaginava che sarebbe stato proprio luì a tirare fuori quel discorso.

Felix schiarì la voce prima di parlare "Mi sento molto meglio, anzi volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me fino ad ora." Hyunjin lo aveva aiutato quando era bloccato nel bagno, la sera quando era stato male e quando aveva gli incubi. Il biondo sorrise distogliendo lo sguardo dai fogli e fermando la penna "Non serve che mi ringrazi, l'ho sempre fatto perché volevo non perché dovevo" quelle parole scaldarono il cuore di Felix che abbassò lo sguardo sul foglio e riprese a timbrare completamente rosso in viso.

In poco tempo i due avevano finito il lavoro e Felix si stiracchiò sotto gli occhi vigili di Hyunjin, per poi tornare a guardarlo "Allora andiamo a mangiare fuori?" Chiese alzandosi pronto per vestirsi, Hyunjin annuì, doveva trovare la situazione buffa visto che Felix sembrava un bambino quando si trattava di cibo. Felix si diresse alla camera ma venne fermato poco prima dalla voce del biondo "Vestiti comodo, d'accordo?"

Vestirsi comodo, rifletteva mentre rovistava tra i vestiti appesi, lo avrebbe fatto comunque anche senza che gli fosse detto. Probabilmente per Hyunjin non era una cosa scontata, e mai a pensarci bene lo aveva visto indossare una tuta se non per dormire, eppure vederlo in quelle vesti lo stupì, fermò lì ad aspettarlo sembrava quasi un ragazzo normale mentre solitamente assomigliava più ad un uomo in carriera.

Felix  morse leggermente il labbro per non lasciar uscire la risata che dentro di lui echeggiava, più  si avvicinava più giovane sembrava Hyunjin quasi fosse tornato all'età di 16 anni. "Allora ci siamo, hai preso tutto?" Chiese il biondo guardando Felix che annuì mostrando telefono e portafoglio, uscirono dall'appartamento e una volta saliti in ascensore Hyunjin alzò il cappuccio della felpa. Poco dopo le porte dell'ascensore si aprirono e due uomini vestiti eleganti entrarono, avevano già sceso 4 piani, forse era per quello che gli uomini parlarono senza pensare.

"Ho sentito Park del dodicesimo piano parlare del figlio dei Hwang, girano delle voci strane su di lui" ci fu del silenzio tra i due ragazzi e Hyunjin abbassò il volto prima di indossare una mascherina che teneva in tasca, poi il più basso continuò a parlare "Sai che molte volte l'ha trovato ubriaco tra le braccia del suo autista no, beh ora si dice che abbia portato un uomo nel suo appartamento" l'uomo rabbrividì mentre quello poco più alto e probabilmente più  giovane, sbuffo portando lo sguardo finalmente a quello che prima parlava "Non mi fido molto di Park a lui piace raccontare frottole, sappiamo entrambi che lavorare sia una cosa dura e che bere dopo giornate pesanti è più che plausibile e il fatto che lui abbia un coinquilino uomo non mi sembra così sconvolgente".

Felix sorrise, questi due uomini parlavano con i diretti interessati alle spalle e nemmeno sembravano esserne a conoscenza. Era proprio curioso di sentire ciò che avevano da dire ancora prima di rovinare la loro serata, scoprendo le carte.

"Sai una cosa gli odio proprio quelli come lui, quando suo padre morirà avrà tutto in eredità, non gli servirà mai lavorare come noi ore e ore per guadagnare qualcosa, lui ha tutto. Odio che la società sia d'accordo eppure come puoi lasciare la gestione di tutto a un ragazzino come lui. E in tutto ciò è anche gay probabilmente, sono davvero disgustato" al pronunciare dell'ultima frase Felix sentì i peli rizzarsi, il sangue bollire e quando stava per fare un passo avanti la mano di Hyunjin lo fermò, zittendolo automaticamente.

Aveva perso il filo del discorso dei due e nel frattempo erano arrivati all'ultimo piano e tutti dovettero scendere. Quando i due sparirono dalla vista di entrambi Hyunjin abbassò il cappuccio, i capelli biondi erano legati sulla nuca con una semplice coda che lasciava sfuggire alcuni ciuffi. Era impassibile come se il discorso dei due uomini non lo avessero minimamente toccato, eppure immagina che qualcosa provasse e sapeva che non lo avrebbe mai fatto sapere a nessuno.

Felix iniziava a capirlo, ma a volte parlare con lui era difficile. Non aveva ancora tolto la mascherina, il pomo d'Adamo risaltava e il profilo di Hyunjin risultava molto sensuale. "Che vuoi mangiare?" Domandò il biondo guardando Felix e spezzando il silenzio.

Ci pensò per qualche minuto mentre camminavano tra le strade affollate di Seoul, tra sé e sé penso a un po' di piatti che mamma preparava in Australia e si illuminò. "Tteokbokki, voglio provarli, mamma non me li faceva mangiare e mio padre li amava così tanto." Sorrise al biondo che annuì.

"Mi aspettavo volessi mangiare qualcosa di più costoso, come della carne, invece vuoi mangiare dei Tteokbokki. Ogni tanto mi stupisci." In quel momento Hyunjin sfilò la mascherina mostrando un sorriso spontaneo. Felix si rese conto che il biondo lasciava schivolare le parole su di lui come fosse impermeabile come se non gli provocassero dolore o semplicemente che gli dessero anche un semplice fastidio, invece ora sorrideva affianco a lui. "Pensi che in Australia fossi ricco??" Domandò confuso al biondo che sistemò un ciuffo finito sul volto e perso dalla coda "Penso solo che con la ricchezza della tua figlia comunque hai visto una vita agiata." Fece spallucce.

Felix rise sonoramente prima di rispondere al biondo che gli si era avvicinato "In Australia vivevo una vita normale, nessuno mi trattava come un signore, sono sempre stato abituato a una vita da normale cittadino, non so come comportarmi da persona altolocata e a dire il vero mi manca divertirmi come facevo lì" sorrise in maniera così malinconica da trafiggere anche Hyunjin.

"Che dici Felix di divertirci insieme visto che è passato molto tempo anche per me" con la testa leggermente piegata verso destra lo guardava e Felix si sentì scoppiare dalla felicità. Finalmente una giornata normale dopo quasi un mese lontano dalla sua casa.

Stay with me // hyunlixWhere stories live. Discover now