TEARS

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Strizzò gli occhi prima di riaprirli, respirò a fondo un paio di volte prima di riconoscere l'odore di nocciola, quello sotto di lui non era il cuscino ma un petto nudo che immaginò essere di Hyunjin. Si alzava e abbassava lentamente, probabilmente dormiva ancora profondamente, alzò leggermente lo sguardo riammendo incantato, l'espressione serena lo tranquillizzava e il leggero rossore delle gotte lo fece sorridere. Sembrava un bambino, Felix non aveva mai notato quanto fosse chiara la pelle del biondo e nemmeno così pulita, era davvero bello e con alcuni ciuffetti biondi che gli ricadevano sul volto sembrava anche molto sexy. Il cuore di Felix accelerò costringendolo a distogliere lo sguardo.

Si morse il labro inferiore, non sapeva cosa fosse per lui era insolito sentirsi così, ma Hyunjin era diverso da chiunque e il primo a farlo sentire così confuso. Gli piacevano le sue mani grandi, il suo comportamento autoritario e la velocità con cui scapava dalle situazioni imbarazzanti che si creavano tra di loro. Notava ogni piccolo dettaglio che con gli altri trovava superflui, non sapeva cosa pensare e questo lo turbava, lentamente si alzò prestando attenzione a non svegliarlo riuscendoci con successo.

La testa pulsava leggermente e alcuni punti del corpo dolevano, attraversò la stanza per poi entrare nel bagno richiudendo la porta, aveva bisogno di sciacquarsi. Non guardò nemmeno in che stato era preso e superò lo specchio levando tutti gli indumenti, le piastrelle del bagno erano umide e alcuni vestiti erano agrumati dentro la vasca. Felix si chiese per quale motivo si trovassero lì e inginocchiandosi afferrò una maglia bianca che riconobbe subito, era di Hyunjin l'aveva indossata la sera precedente. Smise di farsi domande sul perché si trovasse lì e entrando nella doccia attivò l'acqua che in poco tempo diventò calda.

Non ricordava quasi nulla della serata precedente dopo essere entrato in bagno, ma sapeva che Hyunjin lo aveva accompagnato a casa prima, forse perché si era sentito male ed aveva passato la notte lì. Insaponò la testa per poi fare lo stesso con il corpo, polsi e collo dolevano un po' e si maledisse per aver bevuto così tanto risciacquandosi. Distrattamente afferrò l'asciugamano avvolgendolo attorno alla vita per poi andare a lavare i denti.

Quando afferrò lo spazzolino notò sul polso un livido leggermente rosso, lo stomaco si chiuse e quando deglutì un forte senso di vomito lo obbligò a correre verso il bagno. Sospirò con occhi lucidi disgustato dall'acido che ora sentiva in bocca dato dal gusto dell'alcol, aveva sentito nuovamente la pressione di quelle mani rudi dove il livido era comparito. Ancora inchinato Felix sentiva brividi mentre riprovava le sensazioni della sera prima e grosse lacrime gli rigavano il volto, quando ebbe il secondo conato Hyunjin spalancò la porta correndo verso di lui.

Hyunjin rovistò dove si trovava il lavandino e quando lo affiancò porse a Felix un bicchiere ricolmo d'acqua, "Sciacquati la bocca" parlò tenendo il tono basso per poi sedersi sul bordo della vasca. Obbedì facendo come il biondo aveva detto, per poi tirare lo sciacquone e rialzarsi. "Ti prendo dei vestiti o ti ammalerai a stare così" accennò a un sorrise il biondo rialzandosi per poi sparire dalla porta da cui era entrato correndo. Era così gentile con lui, era così stano.

Lentamente si avvicinò allo specchio guardando la sua figura riflessa, rabbrividì, solitamente si piaceva ma a guardarsi ora provava disgusto, soprattutto dove i segni lasciati dall'uomo, che aveva provato a stuprarlo la sera prima, si vedevano. Passò una mano tra i capelli per poi lasciarla scivolare lungo il collo e sopra la clavicola, dove erano posizionate due orrende chiazze viola lasciate dalla bocca di quell'uomo. Abbassò il volto, non voleva guardarsi e mordendo leggermente il labbro mise nello spazzolino il dentifricio, voleva lavare l'acido dalla bocca. Ma mentre lo faceva le lacrime tornarono, sperava che con esse sarebbero scomparsi il senso di disgusto e disagio che provava e che lo stavano già trascinando a terra.

Hyunjin che era entrato nuovamente nel bagno aveva appoggiato i vestiti nel marmo del lavabo e stava per uscire nuovamente, quando si bloccò davanti alla porta "Prenditi il tuo tempo dirò a tuo zio che non ti senti molto bene e che non farai colazione con noi. Ho posticipato la partenza dopo la colazione così una volta a casa potrai stare tranquillo, dovrai solo salutarli" si voltò un istante a guardare Felix che ora stava inginocchiato sul pavimento "Non ti toccherà più nessuno, quelli di ieri sono stati sistemati, vedrai che riuscirai a stare meglio e in ogni caso ti proteggerò io" detto ciò Hyunjin se ne andò lasciandolo solo.

Lo avrebbe protetto da quel giorno e sapeva che le parole pronunciate dalla sua bocca erano reali, non gli avrebbe mai mentito lo aveva capito, Hyunjin odiava mentire, eppure si sentiva così insicuro e fragile. Non riusciva a calmarsi e sentiva le forze abbandonarlo, ma si costrinse a reggersi sulle gambe mentre indossava i vestiti che Hyunjin aveva preso per lui. Asciugò con il dorso della mano le lacrime e cercò, per quanto potesse, di non pensare a nulla. Raccolse i vestiti zuppi dalla vasca e silenziosamente li portò in lavanderia, sperando di non incontrare nessuno visto che tutti dovevano essere a colazione.

Una volta infilati i vestiti nella lavatrice Felix appoggiò il corpo al muro portando lo sguardo al soffitto Bianco, Hyunjin lo aveva vestito con dei pantaloni della tutta e una felpa abbastanza pesante. Accennò a un sorriso chiedendosi come avrebbe visto Hyunjin vestito in casa, alla tenuta vestiva sempre elegante e i suoi pigiami erano semplici indumenti comodi, ma si chiedeva soprattutto come sarebbero andate le cose tra loro due una volta trasferiti insieme. Cosa avrebbe fatto lui ora che aveva vissuto quella cosa, doveva ancora essere toccato da qualcuno, ed era terrorizzato che avrebbe ripugnato qualsiasi contatto.

"Signor Lee che ci fa qui?" Alla porta comparve Seungmin, un ragazzo che passava alla tenuta per aiutare la madre nei lavori, sapeva che lo zio pagava la retta della sua scuola e in cambio lui aiutava. Ci aveva parlato poche volte ma sapeva che era un bravo ragazzo "Ei Seungmin, tutto bene?" Il ragazzo annuì posando dei vestiti, che teneva in mano, nel cesto affianco a Felix. "So che partirà oggi, le auguro buon viaggio" sorrise il ragazzo che tra la chioma nera aveva dei ciuffi verdi.

Felix sorrise ringraziando, "Ei posso chiederti un piccolo favore?" Chiese aspettando che il moro lo guardasse e quando annuì continuò a parlare "Quando finirà e saranno asciutti potresti portarmi questi indumenti, ho una valigia da fare e poco tempo a disposizione" si grattò la nuca leggermente, gli sembrava di essere d'intralcio al lavoro che probabilmente aveva già da fare. "Non si preoccupi, vada pure ci penso io qui" affermò il ragazzo che stava stendendo del bucato. Così Felix lo ringraziò prima di ritornare in stanza.

Aveva perso una mezz'ora a fare la valigia quando qualcuno bussò alla porta, convinto che dietro essa avrebbe trovato Seungmin cercò di mostrare uno dei sorrisi migliori per ringraziarlo. Ma vi trovò Hyunjin vestito da un maglioncino bianco leggermente largo e dei jeans chiari, i capelli erano tenuti su al lato sinistro da una forcina e notò due leggere borse sotto gli occhi. Probabilmente aveva dormito poco e la colpa era sua. Hyunjin si schiarì la voce prima di parlargli "Ho parlato con tuo zio e ha detto che non ci sono problemi se partiamo tra poco" indicò con il capo l'interno della stanza dove si notava la valigia "Sembri a buon punto, ti serve una mano? Io non devo fare le mie visto che se ne è già occupato Bang Chan".

Si grattò la nuca, sembrava essere leggermente in imbarazzo e impacciato, Felix annuì sorridendo, a volte Hyunjin si comportava proprio come un bambino. Lo fece accomodare e si abbassò sulla valigia ripiegando delle maglie, per poi guardare il biondo fermo nel centro della stanza "C'è qualcosa che devo prenderti?" Chiese guardandosi attorno e Felix indicò il bagno "Nel mobiletto c'è un asciugamano dov'è ricamato il mio nome, prendi solamente quello gli altri sono di mio zio" e Hyunjin si fiondò in bagno.

Ora che era capitato quel casino Hyunjin sembrava preoccuparsi di lui e in qualche modo si sentiva sollevato. Sapeva di potersi fidare e sapeva che in fondo non lo avrebbe mai abbandonato in caso di bisogno. Sistemò per bene le maglie e gli venne passato l'asciugamano, che come le precedenti venne sistemato alla perfezione. "Chi l'ha ricamato per te?" Chiese il biondo curioso, "Mia madre, diceva sempre che perdevo le mie cose o le scambiavo con quelle degli altri da piccolo, così ha deciso di mettere nel mio asciugamano il nome, ammetto che l'ho sempre trovato inutile ma ora che è lontana sono felice l'abbia fatto" vide con la coda dell'occhio il biondo affiancarlo e sedersi accanto a lui "Deve mancarti molto" affermò con voce bassa.

Senza che nemmeno se ne accorse una lacrima gli aveva rigato il volto "Ho proprio bisogno di un suo abbraccio ora" ammise sospirando e abbracciando l'asciugamano come un bimbo.

Stay with me // hyunlixWhere stories live. Discover now