COALITION

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La testa gli doleva e quando riaprì gli occhi Hyunjin vide sfocato, poi la voce di Han si fece nitida e lo stimolo di vomito pure. Con velocità fulminea arrivò al bagno e con la testa piegata sul wc si liberò di qualsiasi cosa. Han rideva dietro di lui e Hyunjin per vendetta lo mandò a fanculo.

"Principessa ubriacona Chan ha trovato qualcosa a casa di tua madre, in più ho scoperto che c'entra anche mio padre" Hyunjin mugugno in segno di presenza e Han posò un bicchiere di acqua sulla tavoletta.

"Dovevi fermarmi, sai che bere così tanto mi uccide" Han fece spallucce posato sullo stipite della porta del bagno "Sembrava aiutare la tua depressione non biasimarmi, a volte le sbronze aiutano a riprendersi" Hyunjin si massaggiò una tempia alzandosi e tirando lo sciacquone.

"Che ha trovato Chan?" Domandò Hyunjin muovendosi verso la cucina e Han rovisto tra le medicine cercando qualcosa da dare al corvino "Un progetto basato su campagne sensibilizzanti la LGBT comunity, sono stupito che mio padre contribuisse" Hyunjin rifletté un paio di secondi "Questo come può aiutarci?" Han rise per la testa ottusa del corvino passandogli il telefono.

"Guarda nel sito delle Hwang, sulla home è presente una bandiera della pace e c'è una piccolo centro aiuti per chi fosse LGBT. È presente anche un video." Hyunjin seguì le indicazioni di Han trovando tutto quello che gli era stato detto, eppure non se ne era mai accorto.

-Sono il fondatore delle Hwang Corporation e nella mia azienda si offre lavoro a tutte le persone, non limitarti per il tuo orientamento sessuale e per come ti senti. Se hai del potenziale, la Hwang ti vuole nella sua famiglia-

La voce del padre fece sorridere Hyunjin, quando aveva fatto tutto ciò? E per quelle motivi non aveva detto nulla?

"Hyun guarda il video dopo" Han fece scorrere lo schermo e un secondo video partì. Era il padre di Han.

-Sono Jisung, collaboro dalla fondazione di questo progetto con il signor Hwang, molti ragazzi hanno fatto affidamento su di noi, arrivando in alto e non nascondono chi sono, se hai bisogno contattaci o se vuoi unirti al progetto. Tu non sei strano tu sei solo umano.-

Han rise "Non sa proprio recitare, ma è fantastico" Hyunjin era leggermente sconvolto e si sentì sopraffatto dai sentimenti tanto che una lacrima gli rigò il viso.

"Hyunjin loro ti hanno solo fatto un po' di strada, ora che si sa del tuo orientamento sessuale le visualizzazioni dei due video sono salite e Chan dice che ci sono minimo 100 chiamate al giorno di persone." Hyunjin deglutì, era confuso e felice, anche se impaurito e insicuro.

Pensò per qualche istante a una mossa da fare e gli venne in mente IN, che chiamò in un attacco di panico. "Pronto capo? Come sta?" Il moro sembrava preoccupato e Han scomparve dalla vista di Hyunjin.

"Sto bene, ho bisogno che cerchi un giornalista importante e la documenti di un progetto iniziato da mio padre, lo voglio in prima pagina è spiegato bene. Chiama Chan e fatti dire i dettagli del progetto prima di rintracciare il giornalista, forse la scoperta della mia omosessualità renderà la nostra agenzia solo più famosa" sentì il ragazzo dall'altra parte del telefono esultare "Molto bene signore ci penso io" disse IN prima di salutare e riattaccare.

Han riapparve, doveva essere andato in camera e affianco Hyunjin "Ho sbirciato sul tuo telefono e ho chiamato Min-ho, non risponde nemmeno lui. Non lo trovi sospetto?" Il corvino portò lo sguardo sul ormai castano e sorrise con espressione di dispiacere.

"Penso solo che parlare con me ora danneggerebbe lui e ha un futuro davanti, non lo biasimo se non risponde" lo giustificò e Han rise confondendo il corvino "Mi ha baciato e non ha il coraggio di difendere un amico che è come lui, non me lo aspettavo".

Hyunjin comprendeva perché Han era diventato così nervoso, si erano baciati e ora che era successo tutto quel casino Lee Min-ho avrebbe portato più attenzione, sicuramente non avrebbe disubbidito al padre e così ora il castano era nel panico.

Hyunjin si alzò e raggiungendo Han gli sorrise dandogli una spintarella "Sistemiamo tutto te lo prometto, un giorno vi sfonderete a vicenda" Han arrossì tornado un pugneto al corvino che se la rideva "Sei indecente Hyun" sussurrò "Tu e Felix lo avete già fatto?" Chiese curioso.

Hyunjin tossì voltandosi e Han spalancò la bocca costringendolo poi a guardarlo "Tu sei veramente un approfittatore, lo hai obbligato ci scommetto" Hyunjin scosse la testa e Han non poté far altro che coprirsi la bocca sconvolto.

"Scusa ma quando tutto ciò?" Hyunjin si grattò la nuca sorridendo "Qualche giorno dopo essere tornati dall'Australia" Han si poso sulla parete dietro di lui e guardando il soffitto annuì, felice per quello che poteva ritenere il suo migliore amico. "Ok senti signorino ruba verginità io devo uscire per un po', tu resta pure qui e fa come a casa tua" il Castano raccolse le sue cose e salutò con la mano Hyunjin prima di andarsene.

Ora che era rimasto solo il Corvino si lasciò cadere sul divano e guardando il soffitto rimuginò su alcune cose. Non voleva tornare a casa, troppe cose gli ricordavano Felix e saperlo lontano da lui senza nemmeno avere sue notizie lo distraeva, aveva bisogno di concentrazione e rimanere lì da Han era la soluzione migliore. Era preoccupato per la Madre, sicuramente triste per il padre e timorosa per la sua situazione, non voleva vederla agitata e in qualche modo aveva affiancato Chan a lei apposta per rassicurarla. Le notizie su internet viaggiavano più velocemente di quanto si aspettasse e anche se cercava di evitare di tenere in mano il telefono aveva visto abbastanza. Il paese ora era diviso in due, chi lo rispettava e lo sosteneva e chi lo riteneva immaturo e disgustoso per il suo orientamento sessuale.

La cosa a dire il vero lo divertiva e dimostrava quanto ancora fosse arretrata una parte della popolazione, mentre, il progetto del padre lo rassicurava, sapeva che era una trovata per riuscire a far accettare prima lui nella società e ciò lo rendeva felice. Suo padre era incredibile, lo odiava perché a volte gli nascondeva ciò che faceva, ma lo amava perché in ogni modo possibile lo sosteneva e lo aiutava, pure ora che era passato a miglior vita.

Hyunjin passò una mano tra i capelli e sospirò, di colpo sgranò gli occhi e prese tra le mani il telefono controllando la data. 1 gennaio, aveva completamente scordato il funerale del padre, raccolse tutto ciò che aveva sparso in giro per la stanza e chiuse la porta a chiave. Dopo essere salito in auto si diresse a casa e imprecando tra se e se, mise l'abito che aveva scelto per quell'occasione.

Una volta in auto una chiamata attirò la sua attenzione, era Bang Chan e rispose titubante "Signore non so esattamente cosa stata facendo ma le conviene raggiungerci, sua madre è parecchio... Emmm ecco io non so come spieg" Hyunjin sospirò "Sto arrivando, scusati con lei e dille che sarò lì tra poco" sentì il moro annuire e chiuse la chiamata.

Era un imbecille, come aveva potuto dimenticare un giorno come quello, si massaggiò la tempia visto che ancora sentiva i postumi della sbronza, sua madre lo distruggerà sicuramente quando entrerà per dare la preghiera di accompagnamento del padre.

Hyunjin, che ora stava davanti alla porta di bambù, inspirò sfiorando i petali della ghirlanda di fiori, non gli piaceva la fragranza ma erano bellissimi, quando aprì la porta trovò sua madre ad accettare le condoglianze da alcuni clienti molto amici del marito. Quando i loro sguardi si incrociarono la madre sorrise e sia lui che Chan ne sembrarono sollevati, velocemente la accostò posandole una mano sulla schiena in segno di conforto "Pensavo non saresti venuto" sussurrò abbassando lo sguardo, sicuramente lucido e bagnato dalle lacrime.

"Scusa il ritardo" disse in tono serio e la donna lo guardò sorridendogli con le guance umide "Non ti preoccupare so che hai altri pensieri per la testa" Hyunjin sorrise alla madre prima di abbracciarla. La donna si guardò attorno come se si aspettasse di vedere qualcun altro con lui e sapeva esattamente che chi cercava era il biondo, divenne subito seria e preoccupata.

"Figliolo, mi dispiace" aveva capito tutto solo guardando lo sguardo di Hyunjin affranto e lui sorrise "Avrà le sue motivazioni" disse e la madre annuì per poi concentrarsi nuovamente su chi andava a portarle un saluto.

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-5

Sono un po' agitata, la mia prima storia è quasi alla fine...

Amo il rapporto che hanno Han e Hyunjin, è uno dei pochi che tratta Hyunjin come una persona normale e non un capo.

Detto ciò, siete pronti per il prossimo capitolo?

Stay with me // hyunlixWhere stories live. Discover now