Stay with me // hyunlix

SAND

Erano finalmente arrivati in Australia e i 30 gradi sembrarono destabilizzare solo Han, che sventolava con la mano il viso accaldato. Per Min-ho e Hyunjin sembrava quasi un clima piacevole anche se molto caldo mentre Felix cercava con lo sguardo il suo amico. Aiden si stava sbracciando per farsi notare e quando il biondo lo vide, corse verso di lui "Ei uomo pallido!" Lo salutò aprendo le braccia il ragazzo castano su cui si fiondò a capofitto.

Hyunjin lì fissava leggermente in disaccordo per quel contatto fisico anche se senza doppi fini. "In Corea nevicava è ovvio che sono pallido" lo colpì Felix non troppo forte alla spalla per poi voltarsi verso i veri turisti. Parlando in coreano presentò Aiden a tutti e in inglese fece il contrario.

Bene o male tutti conoscevano l'inglese e comunicare non sarebbe risultato poi così difficile. Una volta saliti in macchina dell'australiano i quattro erano pronti a conoscere i genitori di Felix, da cui sarebbero stati ospiti.

Hyunjin, che sedeva su un lato dei posti dietro della macchina con accanto Han che discuteva con Min-ho su quando andare al mare, fissava il paesaggio magnifico di Sidney così diverso da quello della Corea. Felix dallo specchietto della macchina lo fissava sorridente, mentre conversava con Aiden su come fosse andata in corea.

"Ok ragazzi siete arrivati" disse Aiden spegnando il motore della macchina "Vi do una mano a portare le valige" sorrise a Felix che annuì, ma Hyunjin non era così d'accordo e per la prima volta parlò da quando aveva messo piede in Australia, esibendo il suo ottimo inglese "Non ti preoccupare abbiamo una valigia a persona ci possiamo arrangiare" il sorriso che rivolse a Aiden era tutt'altro che amichevole e Felix lo notò.

"Oh beh posso portare quella di Felix, vorrei fare qualcosa per lui" ammise Aiden allungando la mano sulla valigia del biondo che Min-ho aveva tolto dalla macchina. Il primo ad afferrala fu Hyunjin "Me ne occupo io" esordì per poi camminare verso la casa.

Aiden confuso guardò Felix cercando una risposta nell'amico, che sorpreso sorrise imbarazzato sussurrandogli "Ti spiego dopo". Non pensava che il corvino fosse tanto geloso eppure era la prima volta a dimostrarlo, non sapeva come reagire e comportarsi ma Hyunjin non aveva nulla da tenere su Aiden.

Felix quando varcò la soglia di casa per primo, venne assalito dalla madre così bassa da arrivargli sotto il mento, ma la stretta potente gli avrebbe tolto il fiato se il padre non l'avesse mandata via per salutare il figlio. "Oh ma guarda come sei cresciuto" disse l'uomo mantenendo una presa ferrea sulle spalle. "Papà sono sempre uguale" Felix roteò gli occhi verso il soffitto sorridendo "comunque loro sono..." Iniziò Felix che fu subito interrotto dal padre. "Min- ho nostro nipote che siamo felici di vedere dopo tanti anni, Han Jisung conosco tuo padre e Hyunjin Hwang il ragazzo più giovane e in gamba della Corea" l'uomo si inchinò mostrando rispetto e Hyunjin che si sentì a disagio.

"Signore la prego non si inchini, non siamo in corea e ad ogni modo siete voi ad ospitarci quindi dovremmo essere noi a farlo" disse il corvino inchinandosi a sua volta è il signor Lee rise alzandosi "Felix lui mi piace molto" l'occhiolino rivolto al minore rese la situazione strana, Felix stava pensando da molto tempo se dire alla propria famiglia la sua omosessualità e la persona che amava.

Non sapeva realmente la loro relazione ma per sconfiggere lo zio questo era un ottimo primo passo. "La situazione è questa, per ospitarvi abbaiamo all'istinto due camere una è quella di Felix che ha un letto matrimoniale e l'altra è quella degli ospiti con due letti singoli. Decidete voi cosa fare io e mamma andiamo a prendere alcune cose per la cena" Felix ricevette una pacca sulla spalla dal padre e un pizzicotto sulla guancia dalla madre prima di vederli scomparire.

Le stanze ora erano un problema, si guardavano tra di loro e per tutti fu un momento di estrema concentrazione mentre studiavano come fare. Tutti tranne Hyunjin che alzando la valigia guardò Felix "Dormiamo noi sul letto matrimoniale, tanto sarà come abitare insieme" affermò salutando gli altri due con la mano libera.