GODS

6-bis.

VITTORIA: o Nike (in greco antico: Nίκη, Nike, anche Niche o Nice) è un personaggio della mitologia greca, personificazione della vittoria e figlia del titano Pallante e della ninfa Oceanina Stige.
Nike è strettamente legata alla dea Atena, infatti le due fanno spesso coppia (sono unite da un legame fortissimo), ed è una delle figure più ricorrenti sulle antiche monete greche.

Nel frattempo alcune ore dopo, nello studentato, Amaris e Victoria erano chiuse nella stanza di quest'ultima a prepararsi per la loro uscita. In realtà la ragazza avrebbe preferito di gran lunga rimanere nella sua stanza per poter leggere il suo libro, dal momento che aveva passato la mattinata a studiare in vista degli esami di metà semestre che si stavano svolgendo quella settimana, ma Victoria l'aveva sequestrata dalle cinque di quel pomeriggio trascinandola in giro per la città alla ricerca di qualcosa da indossare quella sera, come se il piccolo armadio presente nella stanza dello studentato non fosse già sul punto di esplodere da un momento all'altro.

Dopo non poche storie Victoria era riuscita a convincere Amaris a mollare i suoi libri e ad uscire assieme a lei promettendole che avrebbero fatto in fretta così avrebbe avuto il tempo di tornare nella sua stanza, finire di fare qualunque cosa stesse facendo e poi raggiungerla per prepararsi.

Inutile dire che Victoria non rispettò affatto la sua promessa dal momento che una volta arrivate finalmente nello studentato, si erano già fatte le otto di sera.

Come se non bastasse Amaris era già stanca morta dal momento che aveva passato la notte a rimuginare su quel maledettissimo libro e sul sogno fatto poco prima di svegliarsi. In realtà le capitava spesso di passare la notte insonne. Il più delle volte, al liceo, finiva per dormire tutto il pomeriggio e studiare di notte, ma da quando aveva iniziato il college, dovendo seguire corsi che spesso si svolgevano anche durante il pomeriggio, la situazione non era certo sostenibile. Ragion per cui faceva il possibile per tenersi sveglia durante il giorno in modo da riuscire ad addormentarsi più facilmente una volta arrivata la sera.

Purtroppo però questo metodo non sempre funzionava e spesso, nonostante passare la notte con Lux risultasse essere decisamente d'aiuto, motivo in più per il quale Amaris aveva scelto di continuare la sua storia con lui quell'anno, Amaris finiva per dormire solo un paio d'ore a notte e passare la giornata in una specie di stato di dormi veglia continuando a domandarsi come facesse ad essere arrivata al secondo anno in quelle condizioni. Per non parlare degli allenamenti.

-Lo sai, vero, che devo farmi assumere come barista, o al massimo come cantante e non come ballerina di pole dance? -Esclamò Amaris dopo che Victoria le aveva proposto di indossare l'ennesimo abito trasparente.

-Peccato, date le tue abilità ginniche non sarebbe stata una cattiva idea! Come hai detto che si chiama il posto? -Domandò poi legandosi i lunghi capelli biondi in una coda alta.

-Amentis. Lo hai mai sentito? -Chiese Amaris mettendosi la gonna rossa che si era portata dalla sua stanza sapendo già che non avrebbe mai messo piede nell'armadio di Victoria. Quella ragazza possedeva una quantità immensa di vestiti color oro o bianchi, colori che Amaris mai avrebbe indossato nella vita di sua spontanea volontà.

-Non è il locale dove lavora lo zio di Eros? Ne ho sentito parlare, quasi tutti i nostri compagni di corso vanno lì il sabato sera. Da come ne parlano sembra sia un posto magnifico.

-Lo zio di Eros? Quindi anche di Lux?

-Immagino di sì. Non ho ancora capito come siano imparentati quei due. Ad ogni modo se non sbaglio quel locale appartiene alla sua famiglia.

-Lux ha detto che era di un suo amico.

-Avrai capito male.

-Forse. -Rispose lei poco convinta. Non appena si voltò si ritrovò Victoria davanti alla porta in tutto il suo splendore con addosso un lungo abito bianco aderente che le lasciava completamente scoperta la schiena. -Lo sai vero che stiamo andando in un locale e non alla premiazione degli Oscar?