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HOURUS: Horus è figlio di Iside e Osiride, che simboleggia l'energia medianica. E' il signore della profezia, della musica, dell'arte e della bellezza. Horus era il dio dei cacciatori ed era rappresentato da un falco. Successivamente fu identificato con il sole, divenendo il simbolo della nobiltà, archetipo dei faraoni.

Nel frattempo Amaris, chiusa in una camera da letto, dall'altra parte della nave, aveva deciso che avrebbe letto ogni singolo libro di mitologia che sarebbe riuscita a trovare online. Tutto pur di non mettersi a dormire.

Credeva che l'ultimo sogno non l'avesse scossa molto.z

In fin dei conti, era solo un sogno, era questo che continuava a ripetersi, ma poi Loki aveva fatto a pezzi l'ultima certezza che le era rimasta dicendole che che si trattava di ricordi...
Che quello che aveva visto era successo per davvero. Aveva realmente assistito all'omicidio di Psiche, la sua amica e Dio solo sapeva cos'altro.

Questo era decisamente troppo anche per lei.

Come se l'aver visto, alcune ore prima, il suo gatto domestico trasformassi in una donna dalle labbra nere non fosse stato già abbastanza fuori dal normale... Ecco perché Lux non voleva che l'animale restasse nella sua stanza! Se solo Amaris pensava a tutte le volte in cui loro due... Grazie al cielo lui pretendeva che il felino uscisse ogni volta che c'era lui!

Ad ogni modo, Amaris non era intenzionata a chiudere occhio, non sapeva per quanto, ma di certo almeno quella notte l'avrebbe passata sveglia.

Era per questo che aveva domandato a Loki se credesse che Seth lo avesse fatto di nuovo. Era terrorizzata all'idea di andare a dormire ed assistere ad un'altra scena del genere.

Il modo in cui si era sentita... durante quell'incubo aveva sentito il suo legame con Psiche, l'affetto che provava per lei... e vederla svanire nel nulla, come un cumulo di polvere l'aveva fatta a pezzi nonostante lei fosse consapevole di non aver mai conosciuto quella ragazza.

"Almeno credo... spero."

Fortunatamente la sua insonnia l'avrebbe aiutata a restare sveglia, ma non avrebbe potuto smettere di dormire in eterno, anche se l'idea l'aveva sfiorata più volte nelle ultime due ore. 

Per prima cosa, decise di uscire dalla sua stanza per andare sul ponte di coperta. Non era mai stata su una nave e, per di più magica! Era curiosa di vedere cosa ci fosse lì fuori e se quella nave avesse realmente sempre il vento a favore come sostenevano le leggende.

Una volta giunta sul ponte decisamente più facilmente rispetto alla ricerca della sua stanza, Amaris rimase a osservare le onde del mare in silenzio, mentre sopra di lei si stagliava un cielo stellato che, grazie alla mancanza di luce artificiale, poteva essere ammirato nella sua magnificenza.

Per tutta risposta, la ragazza decise di stendersi sul legno umido del cassero, la parte più alta della nave, sulla quale si trovava il timone.

Chiuse gli occhi per qualche secondo lasciando che le onde del mare la cullassero, ma dopo appena pochi secondi li riaprì di colpo. "Non devo dormire!" si rimproverò, restando ancora stesa qualche minuto a fissare il cielo.

Aveva sempre trovato la notte affascinante e aveva sempre preferito il buio alla luce. Non ne aveva mai compreso il motivo, in fin dei conti la maggior parte della gente amava la luce, le giornate soleggiate, l'estate... Lei però aveva sempre preferito il crepuscolo o la notte, soprattutto quando era piena di stelle come quella sera.

Amava l'inverno, il freddo e il rumore della pioggia di notte, soprattutto quando sapeva che il mattino seguente non avrebbe dovuto studiare o andare in università, così poteva godersi a pieno quel croscio.

GODSOnde histórias criam vida. Descubra agora